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Come dice quel detto famoso? Due opposti si attraggono.

No, no, e ancora no. Io ero Amber Allen, la tipica 'figlia di papà', non avrei mai potuto provare attrazione per un ragazzo del genere. Che fine avrebbe fatto la mia reputazione?

E se era proprio quella che volevo cambiare?

Ero in strada, tornando dal centro dove avevo appena pranzato con Ally, che era rientrata a casa pochi minuti prima. Sulla strada di ritorno presi un frullato, alla solita gelateria all'angolo.

Angolo.

Gelateria.

Frullato.

Harry.

Scossi la testa, come per scacciare tutti quei pensieri e per distrarmi mi infilai le cuffiette e avviai la musica sul telefono.

Camminavo a testa bassa con lo sguardo fisso sul telefono e non mi accorsi subito che qualcuno mi aveva letteralmente travolta, facendomi cadere il cellulare a terra con ancora gli auricolari attaccati. Mi rialzai, spostandomi i capelli da davanti che mi impedivano di vedere e guardai avanti a me il ragazzo che mi era venuto addosso.

Un momento.

"Scusa, non ti ho vista. E' tuo questo?" Mi porse il mio telefono e lo presi.

"Ehm, si, grazie." Ci guardammo in modo strano entrambi finchè non sentii delle voci o meglio, delle urla farsi sempre più vicine.

Il ragazzo si voltò. "Ehi, Styles, c'è la tipa dell'altro giorno qui."

Harry mi si avvicinò con mia grande sorpresa.

"Styles?" Chiesi divertita.

"Si, non mi chiamano spesso per nome. Che ci facevi in giro?"

"Tornavo dal centro." Non gli chiesi nulla, era ovvio quello che stesse facendo.

L'idea di frequentare quel ragazzo non mi entusiasmava molto.

Mi sentivo strana a stargli vicino. Lui era strano di sé.

Anche se quegli occhi chiari e la faccia da angioletto dicevano esattamente l'opposto.

"Ti và di venire con me?"

"Con te e i tuoi am..."

"No, solo noi due."

"Dove?"

"In spiaggia. E' da tempo che volevo andarci ma ai ragazzi non piace."

"Ah."

"Allora, ti và?"

"Si, perché no!"

"Vieni." Mi prese il polso e ci avviamo verso...sinceramente non lo sapevo.

"Ma i tuoi amici?"

"Stanno bene anche senza di me."

Lo osservai da dietro; i suoi ricci avevano una forma strana, e mi venne da sorridere.

Ci fermammo di colpo.

"Eccoci."

"Dove?" Con un dito mi indicò alla mia sinistra quella che sarebbe dovuta essere una moto.

"Cos'è?"

"Il mio scooter."

"Andiamo con questo?"

"Fai troppe domande, sai?" Rise.

"Io non ci salgo su questo coso!" Risi anche io.

"Non è una limousine, ma ancora cammina, quindi accontentati, principessa."

Hopeless {Harry Styles, One Direction}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora