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Venerdì.

7.45. Ed io ero tremendamente in ritardo.

Cosa alquanto strana dato che in 14 anni di scuola non avevo mai tardato.

Ma quella mattina, la mia apparentemente funzionante piastra professionale da 300 £ sembrava aver preso il sopravvento e di conseguenza bruciò gran parte delle punte dei miei capelli biondo cenere, che alla fine legai in un'alta coda.

Afferrai la mia borsa a tracolla ed a due passi dall'angolo di casa mia, vidi fermarsi alla fermata il bus che portava a scuola.

Corsi nella sua direzione dopo qualche attimo di esitazione, ma in quel momento volevo solamente arrivare puntuale.

Davanti le porte del bus, la vecchia autista mi guardò male continuando a mostrarmi una piacevole visuale della sua gomma da masticare nella bocca.

"Da quand'è che una come te prende il bus?" Salii, sfoggiando il mio sorriso 'snob' e ignorando la sua maleducazione, mi sedetti al primo posto.

"Non si preoccupi, oggi è un eccezione."

Arrivai davanti scuola alle 8.05 e ringraziai che il cancello principale fosse ancora aperto. Mi sbrigai ad arrivare in classe e mi accomodai al posto libero vicino ad Ally.

"Ragazzi, chi di voi sa dirmi che cos'è un elemento chimico?"

Alzai automaticamente il braccio, sperando che il professore mi notasse, nonostante fossi l'unica che seguiva.

"Allora? Nessuno? Devo chiamare io?" Sventolai la mano a destra e sinistra e finalmente il prof. si decise a degnarmi di uno sguardo

. "Io, io!"

"Allen, lo so che lo sai. Voglio sentirlo dire da qualcun altro."

"Ma io lo so."

Percepii immediatamente dietro di me dei compagni parlare sottovoce e poco dopo un 'lecchina' da parte di Josh, che si trovava alla mia destra.

D'impulso mi alzai dalla sedia e mi rivolsi verso di lui. "Taci, coglione!"

Nell'aula calò un silenzio tombale, a malapena si sentiva lo sfregare della penna di gente che ancora scriveva sui quaderni.

Mi voltai verso il professore che mi osservava esterrefatto per poi scrivere qualcosa su un pezzo di carta gialla rettangolare.

"Prof, io...scusi, non era mia intenzione, ma..."

"Mi dispiace Allen, ma le punizioni sono uguali per tutti. Che non ricapiti più, da studentessa modello qual è, intesi?" Presi la mia ammonizione, la mia prima ammonizione e sbuffando uscii dalla classe.

Mi diressi alle macchinette, presi la solita barretta e, come scritto sul foglietto, lasciai la scuola.

HARRY.

Ero fuori, con Liam, Zayn e Matt, dato che in casa non avevo nulla da fare se girarmi i pollici o scegliere di sbattere la testa contro il muro per il rompimento di palle.

I discorsi senza senso di Zayn e Liam mi stravano decisamente annoiando e per spezzare (ancora) il tempo, accesi la terza sigaretta.

"Ehi nanetto, sicuro di reggere tutto quel fumo in così poco tempo?" Mi limitai a lanciargli un'occhiataccia mentre davo un altro tiro. "Scherzavo, ma come siamo permalosi!"

Odiavo Liam, quando faceva così. Non ero un bambino.

E a fargli un occhio nero non mi costava niente.

Hopeless {Harry Styles, One Direction}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora