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HARRY.

"Devo scappare, è tardissimo, scusami."

"Fa nulla. Allora, ci si vede."

"Ehm, si, ci si vede...Harry."

La vidi allontanarsi correndo, portandosi di tanto in tanto la mano sulla gonna per evitare che le si alzasse.

La osservai finchè non sparì in un angolo alla fine di un marciapiede e continuai a bere il mio frullato come se niente fosse.

Mi incuriosiva quella ragazza, infondo. Come ha detto che si chiamava? Iniziava con la 'A'...Al,An,Amber...Si, Amber.

L'unica cosa era che mi avesse scambiato per un poveraccio.

Poveraccio si, ma non in quel senso. I ricchi sfondati li ho sempre odiati.

A me bastava una semplice maglietta bianca, i miei jeans comodi e le converse che avevo quasi consumato del tutto.

Mi aveva 'colpito' già un paio di giorni fa, quando si sedette accanto a me sul marciapiede mentre suonavo. Il rosa acceso della sua maglia mi diede subito all'occhio.

L'avevo vista anche oggi, mentre passavo di lì, che fino a ieri non sapevo nemmeno che quella fosse una scuola.

Era in mezzo ad un gruppo di ragazzi e cercava di farsi spazio tra la folla, fino a che non la persi di vista quando evidentemente andò da quel John, o come si chiamava.

Adesso che fai bastardo, ti interessi? Ad una ragazza?

Ero un tipo parecchio solitario, e menefreghista, aggiungerei. Non mi piaceva cercare le persone, e non avevo intenzione di cominciare in quel momento.

Io non ho bisogno di nessuno.

Vivevo da solo ad un isolato da lì, e di dove erano i miei genitori non mi interessava nulla. Ogni tanto lavoravo, un vecchio amico di mio padre aveva un'officina e gli davo una mano, il resto del tempo lo passavo con tre deficienti che consideravo i miei amici.

Tirai fuori dalla tasca della felpa il mio pacchetto da dieci di Camel e lo zippo nero di Zayn.

Accesi la sigaretta, mi tirai su il cappuccio e mi alzai da quella panchina.

A vedermi sembravo un angioletto, così mi chiamavano a scuola, prima che la lasciassi.

Fumavo si, e non solo, quando ero in compagnia ci scappavano delle canne e qualche alcolico di troppo, consapevole che non avevo per niente la faccia di uno che faceva certe cose, ma me ne sbattevo.

Il mio ubriacarmi e drogarmi, era come un dispetto verso il mondo, e come fino a poco prima mi fece finire in mezzo alla strada, e quello era l'unico modo se volevo avere uno spazio tutto per me senza nessuno tra le palle.

Raramente, io e i miei amici il sabato sera andavamo in qualche locale e ci rimanevamo per tutta la notte, tornando poi a casa stra-fatti come non mai e trovandoci nei sedili della macchina le mutande di qualche ragazza finita lì dentro.

A metà della mia sigaretta intravidi in lontananza Zayn, Liam e Matt, i tre deficienti, come li chiamavo io. Gli andai incontro.

"Ragazzi." Mi avvicinai dando una pacca sulla spalla a Liam.

"Stronzo, fammi fare un tiro."

"Ciao anche a te Zayn." subito dopo mi accesi un'altra sigaretta consapevole che l'altra non mi sarebbe più tornata indietro.

"Non provocarmi Styles." Alzai le mani e continuai a fumare.

"Che facevi da queste parti?" Chiese Matt.

"Ho preso un frullato." Subito dopo mi ritrovai sei occhi allucinati a guardarmi stupiti.

"Un...Frullato?" Domandò Liam, ormai vicino alla risata.

"Non ci diventerai mica una femminuccia eh, Styles?"

"Stai zitto, Liam."

Ero il più piccolo del gruppo, gli altri avevano un anno più di me e si divertivano a sfottermi quando ne avevano l'occasione. Ecco perché mi tenevo spesso alla larga da loro, e dagli enormi guai che erano esperti a portarsi dietro, non a caso siamo stati sbattuti dentro almeno due volte tutti quanti, tranne il signorino Payne.

"Codardo di merda, non ti sei più fatto vedere, che c'è, sei corso dalla mammina?"

"Non rompere Liam, ho lavorato." Mentii.

Sapevo quello che volevano, ma io non ero disposto a procurargli un bel niente.

Mi pizzicò un braccio, costringendomi a girarmi e avvicinarmi a lui.

"Allora, ce l'hai?" Ero sicuro che prima o poi me lo avrebbero chiesto, e se non mi fossi fatto più vedere, mi sarebbero venuti a cercare, ossessionati com'erano.

"Cosa?" Mi mollò uno schiaffo dietro il collo.

"Non fare finta di niente, sai benissimo di cosa parlo."

Droga.

Fumo.

"Allora?"

"Ti ho detto che ho lavorato, Liam."

Gettai la cicca della sigaretta a terra e la spensi con il piede.

"Porca puttana Harry, è possibile che non ne fai una giusta?"

"Mi dispiace, rimedierò."

"Ti conviene." Aggiunse Matt.

"Hai altri dieci giorni Styles, capito?"

Hopeless {Harry Styles, One Direction}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora