capitolo 11

188 20 1
                                    

Erano passate due settimane,nelle quali  ero andata al funerale di mio padre,ma durante la cerimonia e anche dopo non avevo pianto era come se le lacrime mi fossero finite.

Al funerale eravamo solo io ,mia zia ,mio zio e mia nonna.

Non eravamo una di quelle famiglie con 20 zii ,36 cugini e 24 nonni,ed era anche per questo che in quel momento non avevo nessuno che mi darebbe una mano a superare questo trauma.

Orami vivevo da Cameron,lui non mi parlalava più ,o mi rispondeva a monosillabe.

Mia madre non migliorava di una virgola,era sempre su quel letto d'ospedale,ogni volta che l'andavo a trovare gli parlavo della mia giornate e gli facevo domande come se lei potesse sentirmi e rispondermi,patetico..io ero patetica a parlargli ,ma lo facevo  perchè il dottore aveva detto che poteva  sentirmi anche se io non gli credevo,ma che mi costava? Così mi sfogoavo anche.

avevo ripreso ad andare a scuola,ma andavo parecchio male,queste ultime settimane,ma i professori capivano la mia situazione e quindi cercavano di aiutarmi...

Mi mancava Cameron ,tantissimo,non pensavo che mi potesse mancare e mi sentivo in colpa.

Per giunta stavo trascurando molto Rocky,lo portavo raramente ,circa due volte a settimana a fare una passeggiata,e mi dispiaceva non poter stare con lui come una volta ma con il funerale ,mia madre, la scuola ecc..non potevo farlo uscire spesso.

Continuavo ad andare sullo skate ,sempre più spesso per non pensare, e deprimermi ulteriormente..e questo in un certo senso mi aiutava,il vento che mi scompigliava I capelli, alla velocità con cui andavo,le ruote che striusciavano sull'asfalto.

Se non lo facevo mi ritrovavo ad immaginare la mia vita se non ci fosse stato quell'incidente ,se i miei fossero vivi,ma non si può tornare indietro,quel che è fatto è fatto...

-

Ero stesa sul letto a guardare il soffitto, mentre pensavo.

Ormai non faccevo che pensare...

Non ce la la faccevo più ,volevo chiarire con cameron.
E allora perchè non lo faccio?

Mi chiesi.

Mi alzai dal letto,e mi specchiai .

Avevo una maglietta grigia ,che copriva i pantaloncini.

Misi le ciabbatte legai i capelli in una crocchia e aprì la porta.

Mi diressi verso la porta della camera di Cameron,e bussai.

Non rispose,allora decisi di entrare lo stesso.

Era sdraiato sul letto,ed era senza maglietta.

Mi avvicinai e ,cercando di non svegliarlo ,mi sdraiai vicino a lui.

Il suo viso era rilassato,e i capelli gli ricadevano disordinati sulla fronte.

Mi avvicinai e lo abbracciai.

Lo strinsi forte a me.

E poi gli lascai un bacio sul collo.

Dopo qualche minuto ,Cameron cominciò a muoversi ,e capì che stava sognado anzi stava facendo un incubo.

Mi misi seduta è gli accarezzai piano la fronte,per calmarlo. 

Lui aprì gli occhi, e mi guardò.

Sembrava confuso.

"Mi dispiace ,Cameron ,mi dispiace tanto " dissi io abbracciandolo.

"Oh, Joy io non ce l'ho con te ,forse sono un po arrabbiato ma perchè mi hai ricordato la morte dei miei genitori " disse ricambiando l'abbraccio.

"Mi dispiace di averlo fatto " dissi io staccandomi

"Mi sei mancato "dissi io senza pensarci.

Lui rise .

"Dai smettila idiota " dissi io sorridendo.

"Idiota?adesso ti faccio vedere io!"disse e cominciò a farmi il solletico.

"No...il sol...letico n....o! "Dissi io dimenandomi.

Con il risultato di cadere per terra.

Lui era sopra di me ,e le nostre facce  erano a tre centimetri di distanza.

Dentro di me c'era uno zoo.

Era come se un elefante stesse ballando la samba.

Lui aveva smesso di farmi il solletico e adesso mi guardava negli occhi.

Lo feci io ,al posto suo.

Lo baciai ,e lui ricambiò.

Mi misi sopra di lui,e continuammo a baciarci.

Ero felice,dopo tanto tempo lo ero.

Ci staccammo ,e io posai la mia fronte sulla sua.

"Comunque mi sei mancata anche tu " disse e riprese a baciarmi. 

Il Mio Nuovo Vicino.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora