Mi svegliai per colpa della luce,che filtrava attraverso le tende della finestra.
Aprì gli occhi e non capì dove mi trovassi,quella non era la mia stanza.
Ma subito dopo la voce della dottoressa che diceva che mio padre era morto e mia madre era in coma,e le immaggini di lei su quel letto di ospedale ,mi ricordavano che adesso ero sola.
Cercai di alzarmi ma qualcuno me lo impediva.
Mi girai e vidi Cameron che mi abbracciava ,tenendomi dai fianchi ,e le nostre gambe intrecciate.
Cercai di nuovo di alzarmi ma fu del tutto inutile.
Mi arresi e vidi che ore erano , all'orologio appeso al muro: 6:05.
Era molto presto ,ma io non avevo sonno.
Mi sdraiai ancora più vicina a Cameron e lo abbracciai ,mettendo la mia testa sul suo petto.
Respirai il suo profumo ,un misto perfetto di menta e tabacco.
Misi le gambe intorno al suo busto ,e lo abbracciai ancora più forte.
E cominciai a piangere silenziosamente, per non svegliarlo.
Erano anni che non piangevo ,l'ultima volta che mi ero messa a piangere era stato a otto anni,quando Cascai dalla bicicletta.
Oramai l'unica cosa che mi era rimasta era pregare .
Pregare per mia madre.
Pregare che si possa svegliare .
Pregare per me.
Pregare che tutto torni come prima,e che questo sia solo un brutto sogno.
Ma purtroppo è la realtà.
E nessuno mi può ridare mio padre,ne la mai vecchia vita ,e l'unica cosa che mi è rimasta è mia madre.
Mi sentì stringere ,segno che Cameron si era svegliato e mi stava abbracciando.
Mi uscì un singhiozzo, soffocato per via della mia faccia spiaccicata al petto di Cameron.
"Shh"disse accarezzandomi la schiena.
È così dolce, ma adesso il mio pensiero ers rivolto solo ai miei genitori.
Mi staccai lentamente da lui ,e lo guardai negli occhi.
"Come stai?"chiese accarezzandomi la guancia.
Questo lato dolce di lui mi piace ,e non poco.
"Come se mi avessero investito e poi avessero fatto la retromarcia " dissi singhiozzando .
"In poche parole una merda " dissi io lasciando che un altra lacrima mi passasse sulla guancia.
Mi strinse a lui ,abbracciandomi forte,come nessuno aveva mai fatto .
Come se mi potesse capire,se potesse capire il dolore che sto provando in questo momento,come se anche lui lo avesse provato.
Ma questo era impossibile .
"Dai andiamo a fare colazione "mi disse dandomi un bacio sulla fronte.
"Okay " dissi io sussurrando ,non avevo nemmeno le forse per parlare in questo momento.
Mi aiutò ad alzarmi ,e insieme andammo al piano di sotto,dove c'era giá sua madre in pigiama che preparava la colazione.
E anche struccata e con un pigiama ,Lucia era davvero bella.
Con quei capelli castani e gli occhi del medesimo colore ,e quel corpo snello e alto.
"Ciao,come stai Joy?"disse appena si accorse di noi.
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Il Mio Nuovo Vicino.
De TodoJoy,è una ragazza non molto femminile,ama andare sullo skate ,il suo colore preferito è il nero,non ha amici ,e il suo unico e migliore amico è il suo Husky,Rocky. Joy,si trasferisce insieme a I suoi genitori e Rocky a New York, dove incontrerà i su...