Non potevo crederci!
Perché era qui!
La scrutai per bene..
Portava una mini gonna di jeans ,e un top rosa,con dei trampoli al posto delle scarpe.
I capelli erano piastrati con cura,mentre il viso era ricoperto di trucco.
Si sedette ad un tavolo vicino al nostro,e guardò cam.
Lui la saluto con un cenno della mano,e lei si alzò dal suo tavolo raggungendoci al nostro.
"Ciao Cam " disse con voce stridula.
Cam guardò me ,nervoso,ma io non lo degnai neanche di uno sguardo troppo concentrata a fulminare con lo sguardo la troia.
"Ciao " disse cam alla fine.
"Posso sedermi con te " disse come se io non ci fossi.
"No " dissi io prima che cam potesse dire qualcosa.
Lei in risposta sbuffò ,e roteò gli occhi,poi guardò cam.
Lui fece spallucce.
Perchè non po dire semplicemente di no!.Gli diedi un calcio da sotto il tavolo,incitandolo a cacciarla.
"Non credo sia il caso " disse con timore.
Giuly non sembrò rimanerci male ,come se se lo aspettasse,e si mise di nuovo al tavolo da prima occupato.
Subito dopo venne un cameriere a chiederci le ordinazioni.
Era un ragazzo sui 19 anni ,molto alto ,magro e aveva delle possenti braccia, capelli biondi leggermente spettinati,e gli occhi di un blu notte,magnetici.
"Io una margherita " dissi sorridendogli.
Lui scrisse su un foglio l'ordinazione, e ricambiò il sorriso.
"Io una capricciosa " disse cam ,lasciandogli un'occhiataccia.
Lui non sembrò dargli peso,come se ci fosse abituato, e disse "da bere?".
"Acqua naturale " dissi in risposta, lui annuì sorridendo mostrando un piccola fossetta sulla guancia destra.
Amavo le fossette.Dopo avergli sorriso,lui andò via.
"Non farlo più!"disse cam ,guardandomi male.
"Cosa?"chiesi io ,facendo la finta ingenua.
"Lo sai di cosa sto parlando " disse .
"Qualcuno qui è geloso!"escalmai ridendo.
Lui sbuffò e incrociò le braccia ,"Io non sono geloso" disse cam , sembrava un bambino.
Risi divertita,e poi Arrivarono le nostre ordinazioni.
Il ragazzo mi sorrise e mi fece l'occhiolino,prima di andarsene.
"Ora lo picchio " disse cam , sbuffando.
Risi di nuovo,e mi avvicinai e gli baciai la guancia.
Cominciammo a mangiare, e parlare.
"Oggi voglio andare a trovare mia madre " dissi ad un tratto,guardando il nulla,mente la tristezza si impossessava di me.
Cam annuì e mi guardò negli occhi.
"Cam,posso farti una domanda?"dissi un po titurbante.
"Si " disse lui accigliato.
"Non sei mai..andat-o a trovare i tuoi..si ecco genitori " dissi balbettando leggermente.
Si irrigidì smettendo di masticare.
"No " disse lui ,si era incupito.
Annuì impercettibilmente.
Il resto del pranzo fu tranquillo,apparte qualche sguardo malizioso da parte di Giuly per cam,e del cameriere per me.
Dopo aver pagato andammo a farci una passeggiata.
"Comunque" cominciai a dire "quella c'è l'ha troviamo ovunque "conclusi alzando gli occhi al cielo.
Lui ridacchió, e io gli tirai una gomitata.
"Ehi!"disse facendo finta di essersi fatto male.
"Idiota!"dissi sorridendo.
Dopo una mezz'ora andammo in ospedale,da mia madre.
Appena entrati,qull'odore di disinfettante,e di medicinali mi prevase e feci una smorfia.
L'Ospedale era silenziosissimo, le pareti erano dipinte di bianco e c'erano delle sedie attaccate al muro,azzurre.
Camminai verso la stanza di mia madre,con una sorta di ansia addosso.
Arrivata davanti alla porta,feci un lungo respiro per poi aprirla.
Era sempre uguale.
Come l'avevo lasciata.
Mia madre era sempre su quel letto.
Mi feci forza,e mi sedetti vicino a lei,prendendogli la mano.
"Ciao mamma!
È da un po che non ti vengo a trovare, mi dispiace.
Come stai?
Io benino.
Mi manchi tanto però.
Per fortuna c'è Cameron che mi aiuta a superare la cosa.
Ho scoperto che lui non è mai andando a trovare,al cimitero,i suoi genitori.
Mi rattrista un po questa situazione, che lui non è mai riuscito a superare in qualche modo la loro morte,ma chi è che ci riesce.
Io non riesco ad accettare la morte di papá,e bhè il tuo coma."sospirai,e mi scese una lacrima ,l'asciugai subito ,e forza un sorriso.
"Ah è venuta a trovarci, cioè a trovare cam,la sua ex!
Mamma mai quanto mi sta sul c..avolo! Ce l'ha ritroviamo dappertutto,oggi siamo andati a mangiare la pizza e lei è apparsa magicamente! "Dissi gesticolando,e probabilmente lei si sarebbe messa a ridere vedendomi così gelosa,anche se non lo sono,sorrisi.
Passi un altra oretta con lei ,e poi dovetti andare via.
Cameron era rimasto fuori tutto il tempo a giocare al telefono.
Quando uscì alzò gli occhi,e mi sorrise un po teso.
"Hey che succede?"chiesi incarcando le sopracciglia.
"Ho pensato..e deciso di andare in un posto mi accompagneresti?"chiese speranzoso.
"Ma certo, dove?"dissi sorridendogli leggermente.
Sospirò,e mi prese per mano.
Entrammo in macchina,lui era super teso come se dovesse dare un esame,e stringeva forte il volante.
Io ero curiosa, ma non gli chiesi niente.
Accesi la radio,per mettere fine a quel silenzio assordante.
Poggiai la testa al finestrino ,guardando fuori.
Dopo circa 1 ora ,si fermò.
Vidi fuori dal finestrino un grande cancello, vecchio e maleandato.
Sopra c'era scritto 'cimitero'.
All'inizio non capì perché ci trovavamo lì,ma poi ricordai.
"Sei sicuro? "Dissi verso cam,preoccupata.
"Basta che tu vieni con me " disse prendendomi la mano ,annuì.
Scendemmo dalla macchina ,e lui mi strinse forte a se.
Chissà cosa stará pensando ora.
Aprì il cancello, accostato, e quest'ultimo cigolò in un modo davvero inquetante.
Rabbrividì.
Entrammo,nessuno dei sue fiatava, si sentivano solo le foglie che scricchiolavano sotto di noi.
Ci fermammo davanti a due lapidi.
Alla prima c'era scritto :Gioanna moore,e sopra una piccola foto di una donna ,sui 35 anni,in banco e nero.
Su l'altra invece: Kim Clark,e una foto di un uomo ,con i lineamenti duri,sui 39 anni.
Cam si inginocchiò vicino alle lapidi.
"Mamma ,papá" disse con la voce tremante.
Gli misi una mano sulla spalla,e lui fece un respiro profondo.
"Mi mancate!
Mi dispiace, non essere venuto a trovarvi, a portarvi dei fiori,ma avevo paura.
Paura di soffrire di nuovo,come quel giorno,che me lo dissero,me lo dissero io ero solo un bambino e me lo dissero.
L'infanzia distrutta.
La vostra vita ,e anche la mia,distrutta.
Vorrei almeno avervi detto che vi volevo bene,un ultimo saluto,un abbraccio.
Ma niente.
Quanto è strana la vita,il giorno prima hai tutto, e quello dopo sei sbattuto all'orfanotrofio. "Fece una pausa e lo sentì singhiozzare, mente a me scendevano calde lacrime sulle guance.
Aveva ragione,dannatamente ragione.
"In tutti questi anni ho cercato di non pensare più a voi,lo so ho sbagliato,ma non riuscivo a vivere pensando che non avrei potuto più vedere i miei genitori.
Volevo che voi foste presenti nella mia adolescenza,e che un giorno sareste stati al mio matrimonio magari e che avreste accudito i vostri futuri nipoti" il mio cuore batteva forse, davvero vorrebbe sposarsi?e avere dei figli?
Bhè che è che non lo vuole?
"Vi voglio davvero bene,verrò a trovarvi presto "disse in fine ,asciugandosi le lacrime ,e alzandosi.
Camminammo fino ad uscire da quel posto,maledettamente triste .
Poi lo guardai ,e lui mi sorrise.
Un sorriso vero.
"Mi sento meglio, non ho più quel peso che mi opprimeva da anni,che non mi faceva andare avanti,e grazie " disse abbracciandomi.
Lo strinsi forte a me,sperano che quel momento durasse per sempre.
~~
Ciao!
Oggi è ufficialmente un giornata di merda,vi saluto lasciate un stellina se vi è piaciuto il capitolo,grazie!
Ciaooo❤
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Il Mio Nuovo Vicino.
RandomJoy,è una ragazza non molto femminile,ama andare sullo skate ,il suo colore preferito è il nero,non ha amici ,e il suo unico e migliore amico è il suo Husky,Rocky. Joy,si trasferisce insieme a I suoi genitori e Rocky a New York, dove incontrerà i su...