Capitolo 15.

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Solo l'universo può sapere quanta bellezza contieni.
Il problema sta che la tua bellezza é infinita e l'universo si é dovuto dividere in tanti pianeti per sorreggere la tua perfezione.

-Me-

Harry

Mentre siamo di ritorno a casa non posso fare altro che pensare ad ogni momento passato con la ragazza che sta al mio fianco.
É una cosa da pazzi e ne sono consapevole, tanto che incoscientemente mi ritrovo a sorridere.

-"Come mai sorridi?" si accorge di ciò la mia bellissima ragazza.

-"Tu sei la causa dei miei sorrisi" dico tutto d'un fiato.

Le sue guance si colorano di un delizioso rosso e i suoi occhi mi scrutano incendiandomi.
Il compleanno é stato come avevo previsto, il divertimento non é mancato e l'affetto dei suoi genitori era sempre presente.
Max sorrideva sempre e questa cosa mi ha fatto riflettere, questo ragazzo mi ricorda me da giovane ribelle e non posso voltargli le spalle, si é aperto a me ed io ho accolto il momento per abbracciarlo.
Se ripenso a come ero prima di conoscere Hope non mi riconoscerei.
Ho dato un senso alla mia vita di merda e il ringraziamento va solo ad una stella, Hope.
Ora come ora l'unica cosa su cui posso contare e proprio lei, senza lei sarei come uno straccione.

-"Siamo arrivati" dico posteggiando la macchina di fronte casa nostra, credo siano le tre del mattino ed il cielo é sempre splenditamente buio.
Ho sempre amato il buio, molti amano la luce, la pace, io amo il buio e tutti i suoi derivati, penserete che sia un pazzo, ma la realtà é solo una, il buio non fa male, il buio non é una cosa brutta, il buio é solo soggettivo, si ritrova da solo dato che nessuna luce riesce a farlo brillare e in questo caso é proprio come me.
Sono il buio, ed Hope é la mia stella, riesce a farmi brillare di fronte a tutto quel nero.

-"Quindi adesso il mio migliore amico ed il mio ragazzo faranno dei tour?" scherza Hope, dandomi un bacio veloce.

-"Chi l'avrebbe mai detto" sento borbottare.

Una volta sceso dalla macchina mi precipito subito nell'altro sportello dove aiuto Hope a scendere.
Indossa ancora il mio vestito che le ho regalato e giuro che in tutta la mia vita non ho mai visto tanto splendore.
Come potrei lasciare questo diamante se la sua luce brilla più di tutte?

Mentre la aiuto a scendere il mio cervello inizia a elaborare vari modi di toglierle quel delicato vestito e sogghigno per i miei pensieri perversi.

-"Come vuoi che tolga questo vestito?" dico sussurrando nel suo orecchio.

La sua testa si sposta di pochi centimetri per poter incontrare i miei occhi infiammati di lei.

-"Lo scopriremo" sussurra vicino al mio collo iniziando a darmi piccoli baci.

La mia voglia di lei aumenta di centimetro in centimetro e mi ritrovo a prenderla in braccio e a far allacciare le sue braccia per il mio collo.

-"Haaarry" grida Hope ridendo di tanto in tanto.

-"Devo correre" dico aumentando il passo.

-"Tu sei pazzo" la sento gridare.

-"Pazzo di te" replico portandola dentro casa.

Arrivati nella nostra camera decido di chiudere la porta, ciò che succede deve essere custodito nel nostro tempio d'amore.
La lascio scendere e finalmente mette i piedi a terra.
Non le do il tempo di replicare che prendo la sua mano e la porto verso il letto.

-"Harry" dice con quella cazzo di voce che mi manda in paradiso.

-"Hope sto impazzendo" dico prendendo il suo viso fra le mie mani.

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