HOPE 3

Capitolo 20

SE POTESSI VENDEREI LA MIA ANIMA ANCHE AL MALE PER TE,
PER SENTIRE LA DOLCEZZA DEL TUO AMORE E LA BELLEZZA DEL TUO CUORE.

.

Mi avvicino verso lo sconosciuto abito sopra al letto e quando leggo il foglio un cipiglio si forma sul mio viso.

-Questo sarà il tuo vestito per il matrimonio-

Alzo la pellicola che avvolge il tessuto e quando i miei occhi cadono sull'abito rimango allibita.
Un fragoroso vestito di un turchese acceso si presenta sotto ai miei occhi.
Il luccichio del corpetto e illuminato da splendidi diamanti e sotto riporta una gonna morbida e semplice.
Sono ammaliata dal vestito e non riesco ancora a razionare il mio pensiero.
Tutto il tempo che ho speso per cercare un vestito adatto é stato spezzato da questo semplice, ma splendido vestito che é comparso in camera mia.

Digito in fretta il numero di mia madre per sapere chi abbia avuto la splendida idea di scegliere questo vestito per me.

*Pronto tesoro* risponde delicatamente mia madre al telefono.

*Mamma devi dirmi niente* tento umoristicamente.

*Oh bhe forse che ho trovato il vestito adatto a te* mi prende in giro mia madre.

*Ma come hai fatto a capire che era quello giusto* chiedo sorpresa.

*Lo sapevo e basta* continua mia madre sorridendo.

*Grazie mamma é davvero bellissimo* le dico ringraziandola davvero.

*Di niente tesoro* mi riscalda il cuore mia madre.

*Ci vediamo domani mamma* la saluto amorevolmente.

*Ciao amore*.

Osservo felice il mio vestito e sento un clacson rimbombare per le strade, capisco subito che si tratta di Judi e Jennifer, e di fretta appendo il vestito nel mio armadio per recuperare il portafogli e raggiungerle giù.

Quando sono dentro l'abitacolo racconto tutto alle mie amiche, e anche loro rimangono sbalordita.

-"Qualcosa mi dice che non era sola tua madre quando ha scelto il tuo abito" sorride Jennifer, mentre beve un frappé dalla sua cannuccia.

-"Non penso Harry faccia una cosa del genere, per adesso è arrabbiato" dico riportando lo sguardo fuori.

-"Si sistemerà tutto, il vostro amore é troppo forte" mi consola Judi.

Decido di cambiare discorso e in poco tempo la cameriera ci porta i nostri menù con tanto di patatine fritte.
Tra una patatina e l'altra abbiamo finito il nostro pranzo e abbiamo perfino pagato il nostro conto.

-"Penso che dovrò regolarmi se voglio entrare nel vestito" dico divertita toccandomi la pancia.

-"Anche io" dice Jennifer smettendo di mangiare, anche se ha quasi finito tutto.

-"Pff, siete perfetta così" mi schernisce Judi sbuffando.

Per fortuna la guerra che c'era tra le due è finita, e adesso posso stare tranquilla con entrambe.

-"Lo dici perché sei mia amica" dico ruotando gli occhi una volta dentro la macchina.

-"Se foste state grossa non mi sarei fermata nel dirvelo comunque, sapete che sono sempre sincera" diventa subito seria.

-"Hai ragione" ammettiamo entrambe.

Sistemo quei capelli che non hanno voglia di stare al suo posto, e un'idea mi passa per la mente.