Ho passato tutto il pomeriggio rintanato dentro starbucks con Niall.
Abbiamo mangiato e bevuto schifezze a non finire e in qualche modo la compagnia del biondo mi ha fatto stare bene.Ma ora sono solo.
E sto tornando a casa.
È quasi ora di cena e quindi le stradine sono poco affollate.
Amo stare in solitudine, essere lasciato in pace, stare un po' per conto mio, ma non amo quando sono solo e i miei pensieri si rivolgono tutti su di lui.
Louis Tomlinson.Ogni minima cosa mi ricorda lui, mi ricorda noi insieme da piccoli.
Per esempio, su questo marciapiede giocavamo sempre a calcio.
Non amavo e non amo tutt'ora quello sport, ma a Lou ha sempre fatto impazzire.
Visto che lui dava tanto a me, perché non dare qualcosa anche a lui?Cammino più in fretta perché non do cenni di vita da questa mattina e mamma sarà piuttosto preoccupata, ma l'insegna di una panetteria infondo alla strada mi fa bloccare un attimo.
La nostra panetteria.
Ogni mattina io e Louis, prima di andare a scuola passavano in quella piccola panetteria e Barbara, la panettiera, ci lasciava in sacchettino con due brioche ripiene di Nutella appena sfornate.
Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire l'odore paradisiaco.
Non ci passo da tanto, chissà se Barbara lavora ancora lì.
A quest'ora è chiusa, ma domani prometto di farci un salto.Nonostante fossi piccolo, ho davvero tanti ricordi che riguardano me e Louis.
Svolto l'angolo e mi ritrovo nella mia stradina, fatta da tante villette a schiera mediamente tutte uguali.
Percorro il marciapiede immerso nei miei ricordi, ma il rumore di un cancello che sbatte forte richiama la mia attenzione.
Mi giro e lui mi sta guardando immobile.
Ma cristo.
È in ombra, ma la luce del lampione fa risaltare i suo occhi blu mare.
Non so se girarmi e andare per la mia strada, continuare a stare fermo o salutarlo.
Ma pensa a tutto lui.
"Harry.." Dice avvicinandosi di più a me.
Non male come inizio eh.
"Louis." Dico freddo, ma la voce mi tradisce tremando leggermente.
Harry calmati, mi ripeto nella testa.
"Perché non mi hai salutato stamattina?" Rincomincia a parlare.
Tutto qui stronzo? Non sai fare di meglio dopo otto anni che non ci vediamo di persona?
"L'ho detto a tua madre, dovevo andare a scuola. Ero di fretta."
"Okay."
Restiamo in silenzio.
"Come stai?" Chiede dopo un po'.
"Forse stavo meglio prima..tu?" Dico abbassando la testa per non incontrare i suoi occhi.
Che cazzo fai Harry? La devi smettere di mostrarti debole agli occhi di tutti, specialmente ai suoi.
"Tutto bene." Alza le spalle.
Il silenzio prende di nuovo parte di noi.
Quando sto per dire che forse è meglio che me ne vada, lui fa uno scatto e mi rifugia nelle sue braccia.
E non è lo stesso abbraccio che ho ricevuto da sua madre stamattina o quello di Niall per rassicurarmi, ma è un abbraccio totalmente diverso.
Mi sento bene.
Mi sento a casa.
Al sicuro.Il mio cuore comincia a battere all'impazzata e mi viene da piangere.
Mi stacco da lui per paura che possa sentire il mio battito ed il mio corpo tremare.
Louis Tomlinson e i miei sentimenti devono stare molto lontani.
Resta a fissarmi impassibile.
A differenza mia che sono un libro aperto, non sono mai riuscito a decifrare nulla di lui e dei suoi sentimenti.
Anche adesso vedo che non è cambiato nulla."Io..ecco è meglio che vada. Mi stanno aspettando, scusa." Mi affretto a dire.
"Ciao." Dice in un sussurro.
Corro verso casa mia, con il suo abbraccio ancora incastrato nel petto e lasciandolo da solo.
Solo come ero io, prima che irrompesse di nuovo nel mio cammino.
Proprio come otto anni fa.Entro in casa e sento mia mamma dalla cucina che mi saluta vivacemente.
Ricambio il saluto con meno felicità e salgo in camera mia.
So già che lei ha capito tutto, lei sa che qualcosa che non va.
Non mi meraviglierei se tra poco la vedessi seduta sul mio letto con due tazze di cioccolata calda in mano.Ma in questo momento una doccia bollente è tutto ciò di cui ho bisogno.
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Before the cancer // Larry Stylinson
FanfictionSi può scegliere come raccontare una storia triste, nulla che una canzone di Ed Sheeran non possa spiegare. A me piace ascoltare le sue canzoni, ma non raccontano la verità a pieno. Questa è la verità.