Le settimane passano e Louis continua ad ignorarmi, nonostante condividiamo quattro corsi insieme.
Non ci siamo più rivolti la parola dopo quella sera.
Io lo cerco con lo sguardo, ma a lui non interessa.
Poso il mio quaderno di letteratura per prendere quello di scienze, ma qualcuno mi prende dal cappuccio della felpa e mi sbatte la schiena conto la fila di armadietti opposta alla mia.
Sento un dolore atroce.
"Allora, come sta oggi questo bel frocio?" Dice Lucas in una risata da brivido.
"Ti prego lasciami stare, non ti ho fatto nulla." Affermo impaurito.
Lo so cosa vuole farmi, vuole picchiarmi fino a farmi sanguinare.
È una cosa che lo soddisfa."Oh, la signorina che implora pietà.
Non meriti nemmeno di essere chiamato uomo!"Mi sputa in un occhio e poi mi tira un pugno sulla faccia.
I suoi amici cominciano a strattonarmi e a tirarmi tutto fuori dalla borsa.
"Abbiamo un diario qui, sei proprio una ragazzina. Louis prendilo!" Gli ordina.
Merda, il diario no.
Louis lo raccoglie senza nemmeno guardarmi.
Ora ti picchierò ancora un po' per bene e poi andrò a leggermi le tue stronzate.
Mi tira un calcio in pancia ed io mi accascio atterra, incapace di reagire.
Arrivano un'altra serie di pugni, seguiti da calci.
Nessuno osa aiutarmi.
Sento solo la gente tutta intorno che incita la rissa.
Io continuo a stare a terra, immobile.
"Harry, cristo santo!"
Niall mi arriva addosso.
"Lucas, sei un viscido!" Grida il mio amico.
E poi non sento più nulla.
Mi sveglio nella piccola infermeria della scuola e vedo il biondo seduto sulla sedia.
"A..amico." Dico con una voce impastata.
"Hey, Harry mi hai fatto preoccupare."
Si precipita subito su di me.
Lui è così premuroso nei miei confronti.
"Grazie, se non fossi arrivato tu lui avrebbe continuato.."
"Basta, non importa. Devi solo stare alla larga da tutta quella merda. Louis compreso."
Il suo nome mi fa ricordare che lui si è impossessato del mio diario.
"Niall, Louis ha preso il mio diario. Ho scritto di tutto là dentro. Quel diario parla di lui, di ogni minima cosa."
Sono disperato.
"Anche tu però, potresti lasciare le tue cose private a casa. Almeno a quest'ora non saresti qui a lamentarti con me e dovresti smetterla di cacciarti sempre in queste situazioni della minchia!" Dice incazzato.
"Scusa.."
Mi saluta e se ne va a lezione, io ho ancora il permesso di stare qui dentro.
Sono uscito prima da scuola perché mi sento a pezzi.
Mando un messaggio a Niall per dirgli di non aspettarmi.
L'aria fresca mi fa stare già meglio.
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Before the cancer // Larry Stylinson
FanfictionSi può scegliere come raccontare una storia triste, nulla che una canzone di Ed Sheeran non possa spiegare. A me piace ascoltare le sue canzoni, ma non raccontano la verità a pieno. Questa è la verità.