La luce del sole mi costringe ad aprire gli occhi.
Credo di aver dormito quasi un giorno.
Louis mi ha stancato parecchio.
Penso a ieri mattina e mi giro per vedere se lui è ancora nel letto, ma non c'è.
Una punta di disagio si impossessa di me.
Ma al posto del suo meraviglioso corpo nudo, ritrovo un foglio poggiato sul cuscino.
'Se l'essere incazzato con me ti fa venire voglia di scopare, ti prego litighiamo più spesso :)
Oggi ho delle cose da fare, quindi non posso stare con te.
Grazie di tutto, ti amo.Tuo Lou.'
Rido per la sua stupidità.
Sono stato così bene e credo che valga anche per lui.
Mi alzo dal letto, raccolgo i miei vestiti da terra e vado subito in bagno a farmi una doccia.
Il getto caldo mi rilassa e ne ho davvero bisogno.
Penso a tutto il tempo che ho passato con Louis e non riesco a smettere di sorridere.
Come posso dipendere così tanto da lui?
Esco dalla doccia e realizzo che è domenica mattina.
Non sento Niall da venerdì, anche perché me ne sono andato da scuola senza dirgli nulla.
Ho voglia di vederlo e di raccontargli tutto, così mi vesto velocemente ed esco di casa per andare a trovare il mio amico.
È già metà settembre, ma il freddo si fa sentire.
Amo il colore cupo del cielo prima di un temporale, amo il vento che si porta via le foglie, amo tutto di questa stagione.
Il caldo non ha mai fatto per me.
Il sole, il mare, i viaggi.Sarà perché questo tempo mi rispecchia molto di più.
Niall abita a pochi isolati da casa mia, infatti sono già arrivato davanti alla sua umile villetta.
Suono il campanello e attendo qualche minuto.
"Harry entra!" Esulta tutto felice appena mi vede.
"Stai meglio? Non volevo trattarti in quel modo l'altro giorno, perdonami."
Abbassa lo sguardo diventando tutto rosso.
Quando fa così mi viene solo voglia di prenderlo e di abbracciarlo all'infinito.
"Hey, guarda che non sono arrabbiato con te."
Scoppio a ridere perché la sua faccia è un misto di preoccupazione e sollievo.
"Stronzo non ridere, ero seriamente preoccupato per la nostra amicizia.." Dice sciogliendosi in una risata.
Ci mettiamo seduti sul divano a giocare ai videogiochi e a mangiare schifezze.
Sono nervoso, devo parlargli di Louis.
"Lou, vorrebbe conoscerti." La butto lì.
"Lou..?" Mi chiede alzando il sopracciglio incredulo.
"Si ecco..Louis."
"Vi siete visti?"
Mette in pausa la partita di calcio a cui stavamo giocando e posa il joystick prepotentemente sul tavolino dove ho le gambe appoggiate.
"Venerdi sera è venuto a casa mia per scusarsi e mi ha riportato il diario."
Lo vedo agitarsi sotto i miei occhi, non gli è mai andato a genio Louis con tutto quello che mi ha fatto.
"E tu l'hai perdonato?"
Il suo tono è palesemente incazzato ed ora sono io quello che abbassa lo sguardo imbarazzato.
Niall capisce il mio gesto, come al solito senza avergli detto nulla.
"HARRY DOPO TUTTO QUELLO CHE TI HA FATTO TU SEI STATO IN GRADO DI PERDONARLO IMMEDIATAMENTE, TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI!"
Solitamente non si incazzata, specialmente con me, ma quando lo fa è perché davvero la situazione non gli va giù.
"Ha detto di amarmi, cosa potevo fare? L'ho aspettato per otto anni, solo tu sai quanto ho sofferto..ma ho continuato ad amarlo senza nessuna riserva."
"Siete andati a letto insieme?"
La sua voce si è pacata, ma so che è deluso dal mio comportamento.
Non so nemmeno perché me l'ha chiesto.
"Si.."
Rispondo con una voce poco udibile, ma lui mi ha sentito benissimo
"Perfetto, esci fuori da casa mia e vattene dal tuo Louis!"
Il suo volto si vela di lacrime.
Non l'ho mai visto così, e mi distrugge dato che è tutta colpa mia.
"Perché mi tratti così, dopo quello che sai che provo per lui?"
"Quell'essere che tu dici di amare e che lui dice di ricambiarti è solo un viscido che ti farà di nuovo soffrire!"
Come si permette di parlare in questo modo di Louis se neanche lo conosce?
Non capisce un cazzo nemmeno lui.
"Che ne sai di com'è Louis? Non osare parlare male di lui in mia presenza altrimenti finisce male."
"Perfetto, stai tranquillo che non ti rivolgerò nemmeno più la parola!" Sbotta.
Quelle parole mi fanno tremendamente male.
Ho perso anche lui.
Per una volta voglio essere superiore, il mio orgoglio prende il sopravvento uscendo da casa di Niall sbattendo la porta.
Prendo un respiro profondo e il freddo inonda il mio viso.
Mi incammino il più velocemente possibile verso casa.
Ho una rabbia addosso.
Svolto nella mia via e come faccio di solito do uno sguardo a casa di Lou, ma noto che non è ancora arrivato.
Arrivo davanti al mio cancello e vedo che la porta di casa è aperta.
Attraverso il piccolo giardino ed entro cautamente dentro.
Mi dirigo senza far rumore verso le scale, ma un'ombra seduta sul divano del soggiorno cattura la mia attenzione.
Non appena i miei occhi incontrano i suoi so già di dover scappare.
Eppure le mie gambe in questo momento non vogliono saperne di muoversi.
Sono piantate al pavimento, mentre il mio corpo comincia a tremare visibilmente.Lucas lo nota e alzandosi dal divano fa qualche passo verso di me.
Spostando lo sguardo noto che nella mano impugna un coltello preso dalla mia cucina.
"Ciao Harry." Sussurra divertito.
"Credo proprio che sia arrivato il momento di divertirci un po' insieme, non trovi?"
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Before the cancer // Larry Stylinson
FanfictionSi può scegliere come raccontare una storia triste, nulla che una canzone di Ed Sheeran non possa spiegare. A me piace ascoltare le sue canzoni, ma non raccontano la verità a pieno. Questa è la verità.