[diciotto]

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*NIALL'S POV*

"Niall.."

Una voce mi chiama, ma non riesco ad aprire bene gli occhi.
Mi fanno male, tutto mi fa male.
Sento ogni parte del mio corpo urlare di dolore e vorrei urlare anch'io, ma non posso.
È come se venti elefanti mi fossero passati sopra, ed effettivamente è stato così.
Gli elefanti avevano preso la forma dei tre amici di Lucas e mi avevano picchiato fino a farmi svenire, non so nemmeno da quanto sono in queste condizioni.
Un giorno, due, un mese oppure un anno.
Ma costatando i miei dolori, non penso di essere qui da molto.

Nonostante i miei sforzi non riesco prorio ad aprire gli occhi, ma sento che vicino a me c'è ancora la persona che poco fa ha sussurrato il mio nome.

"Mi sento abbastanza stupido, non so nemmeno perché sono qui.
Non ci conosciamo, ma sei l'unico con cui posso parlare liberamente credo."

Ora lo riconosco, è Louis.

Ma perché è qui?

Cosa vuole da me?

Ma Harry? Lucas avrà fatto qualcosa anche a lui?

Troppe domande mi passano per la testa e vorrei ricevere una risposta, ma non riesco nemmeno a muovermi.

"Ho un problema con me stesso, con mia madre, con la mia famiglia, con Harry.."

Che cazzo hai combinato ancora? Harry non ti merita.

A proposito di questo pensiero, tu brutto stronzo sei il motivo di tutto questo.

Cioè, non proprio.

Ma prima che Harry se ne andasse da casa mia, abbiamo litigato per colpa tua.

Quanto ti odio.

Non me ne frega un cazzo dei tuoi problemi, ho i miei a cui pensare.

"Leucemia mieloide acuta."

Come scusa?

"Questo è quello che ho, molto probabilmente.
Questo è ciò che mi riserva la vita."

Ah.

"Non mi sono mai ritrovato in una situazione del genere, ho paura di morire."

Merda.

"Mia madre è disperata e lo sono anch'io. Devo fare ancora altre analisi, ma sto male comunque."

"E poi c'è Harry, gli ho già raccontato un mucchio di balle. Non voglio dirgli nulla, non adesso almeno.
Niall io lo amo e l'ho appena ritrovato."

Mi sento un verme per tutto ciò che ho pensato su di lui.
Ama Harry più di quanto lo ami io stesso.

Si, sono innamorato di Harry Styles.
Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo sapendo il suo amore verso Louis e direi che ho fatto bene.

"E mi dispiace così tanto."

Sta piangendo ed è cosi vicino a me che una lacrima è caduta sulla mia mano, provocandomi un brivido che me la fa spostare leggermente.

Riesco a muovermi allora.

Provo di nuovo a spostare la mano e anche se faccio fatica, riesco nell'intento.

Faccio uno sforzo e riesco anche ad aprire leggermente gli occhi, anche se la luce mi fa così male da farmeli richiudere subito.

"L-louis.."

La mia voce risulta un suono sconnesso, quasi privo di significato.

"Niall, hai parlato?"

La sua voce è un misto di felicità e preoccupazione.

Muovo la testa per fargli capire di si.

"Chiamo subito un'infermiera."

E la stanza si ricopre di un silenzio assordante.

*LOUIS'S POV*

Da quando ho chiamato l'infermiera, la stanza di Niall è un via vai di medici che gli fanno controlli.
Non mi è permesso più di entrare.

Forse dovrei chiamare Harry.
Ma con che coraggio, dopo che l'ho lasciato solo?
E molto probabilmente ora sarà a scuola.

Meglio provarci comunque.

"Pronto.."

La voce profonda di Harry risuona nel mio orecchio e mi sento libero da ogni cosa brutta.

"Harry, sono in ospedale e Niall si è svegliato."

"Arrivo subito."

Nonostante la bella notizia, sento un velo di tristezza nella sua voce.

"Harry io.."

"Qualsiasi cosa, ne parliamo dopo." Mi dice freddamente, staccando la chiamata.

Non potevo non dirglielo, anche se questo ora comporterà a tante sue domande.
Mi chiederà perché invece di andare a scuola con lui, mi trovo qui dentro e non sono pronto a rispondere a questa domanda.
Tornerò in questo schifo di posto tante, troppe volte.

Venti minuti dopo la chiamata con Harry, lo vedo arrivare davanti ai miei occhi.
Si siede vicino a me e resta in silenzio.

"Novità?" Mi chiede dopo un po'.

"No, non hanno ancora detto nulla."

"Tu c'eri quando si è svegliato?"

La sua freddezza mi spaventa.

"Si, ero andato a trovarlo e dopo un po' che ero lì si è svegliato."

Lui mi guarda impassbile, ma io non riesco a farlo ed è il motivo per cui guardo fisso il pavimento.

"Perché eri qui Louis? E non dirmi per Niall perché non ti crederei per nulla."

Ora cosa ti inventi Louis Tomlinson?

Resto in silenzio, come se fosse la cosa che so fare meglio.

"No, non ti permetto di stare in silenzio. Merito una spiegazione, merito la verità.
Perché stamattina non c'eri? Perché non mi hai detto niente? Perché sei qui Louis? Per che cazzo di motivo sei qui?"

"Ho bisogno di un po' d'aria.."

Senza dargli più retta, mi alzo in piedi e mi dirigo alle scale.
Sento Harry venirmi dietro ed io faccio il più in fretta possibile per uscire fuori da quell'inferno.

"FERMATI TI PREGO!"

Sento la sua voce in preda al panico e non riesco a non ascoltarlo, così mi fermo e mi giro verso di lui.

Piange, nuovamente per colpa mia.

"Voglio che tu mia stia lontano Harry."

Devo farlo.
Devo mandarlo fuori dalla mia vita.

"Ma che cosa ti ho fatto?"

Assolutamente niente.
Che cosa ti sto facendo io?

"Non ti amo e non voglio più vederti."

Non so nemmeno con quale forza sono riuscito a pronunciare questa frase.

Before the cancer // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora