The Vandales - capitolo 11

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Capitolo 11 – una fidanzata per Schillaci


Sabato 12 Settembre – ore 13.40


"Ragazzi io purtroppo devo andare a un appuntamento con una ragazza" "Ma Schilla non puoi lasciarci da soli in queste condizioni" disse Manu "Arrangiatevi, magari questa è quella giusta, ciao ciao" "Schilla vai a Fan****!" urlarono tutti in coro, Schilla uscì dalla stanza "Abbandona i propri compagni per il sacro buchetto, è tipico di Schillaci" disse Zan "Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è che ho finito i manga e non posso andare a prenderne altri" "Ragazzi io mi sento molto meglio, devo solo camminare con le stampelle" disse Max "Chi di voi ha fame?" ovviamente tutti avevano fame "Vado a ordinare le pizze".

Mentre Max aspettava le pizze arrivò il postino, ritirò la posta e tornò giù "E' arrivata la posta, è una lettera della Mediaset" "Come della Mediaset?" disse Mich "Si, siamo stati invitati a un programma" "E che programma sarebbe?" "Non posso dirlo" "Come non puoi dirlo?" "Ma è ovvio, per creare la suspanse, quindi ora la storia passerà a Schillaci" rispose Max

"Prometti che la nostra relazione non sarà basata unicamente sul sesso" "Promesso" "Prometti di non tradirmi" "Promesso" "Promettimi di non farmi fare brutta figura con i tuoi amici" "Oh hai rotto le palle! Dai finiamola con sto promettimi!" urlò Schillaci "Eh va bene, ti amo Alessandro" "Ti amo anche io Claudia" i due si baciarono e si promisero """"eterno""" amore


Andrea (ovvero io che scrivo) "Ahahahah ora che ho scritto cose romantiche posso fare visualizzazioni e follower facili ahahahah"

Utente medio di Wattpad "Eh no, non c'è il solito vampiro arrapato o un membro dei One Direction quindi non è una storia d'amore, scordati visualizzazioni e follower"

Andrea "Ah già hai ragione.... oh scusate ora torniamo alla vera storia"


Schillaci rincasò verso cena, entrando trovò Max in tenuta casalinga (pantaloncini corti, canottiera bianca ovviamente sporca, birra e rutto libero) "Schilla ci hai lasciato per andare da una brutta Magorscia! Vergogna!" "Cosa vuole dire Magorscia?" chiese Claudia "Oh niente tranquilla, aspettami un attimo" disse Schillaci tutto imbarazzato "Max dopo me la paghi" "Se se vai a mungere le galline!" Schillaci portò la sua donna dai suoi amici "Ragazzi lei è Claudia, la mia nuova fidanzata!" tutti la salutarono, lei rimase impassibile "Bene lei si trasferisce qua, cerchiamo di essere più civili da oggi in poi" "In che senso civili" disse Mich "Cerchiamo di contenere il più possibile rutti, scoregge e pezzi di kebab che volano per casa, non è educato farlo davanti a una signora" "Claudia a te frega se volano rutti o scoregge oppure pezzi di kebab?" disse Zan, lei rimase impassibile "Va be noi andiamo in camera" i due andarono via "Cavolo è di molte parole sta ragazza" disse Mich "A me sta già antipatica" ribadì Manuel "Anche a me, a te Zan?" "Ma si, basta che non tocca i miei fumetti.


Domenica 13 Settembre – ora di colazione


Tutti si riunirono in sala medica per fare colazione insieme "Max allora qual'era sto programma televisivo?" "Ma cosa stai dicendo Michele" "Ma allora sei veramente scemo, ieri ci hai detto che è arrivata una lettera dalla Mediaset" Max mise in funzione il suo cervello "Ah si, andiamo a Pomeriggio Cinque per essere intervistati da Barbara D'Urso" "Oh santi lumi" urlò Zan "Ah Andre ieri sera Claudia ha preso qualche tuo fumetto da leggere, poi non so se ti ha messi in ordine, è un problema?" "Li hai messi in ordine?" "No, non avevo voglia" le prime parole emesse da Claudia non piacquero a Zan che iniziò a urlare, dalla rabbia emise una scoreggia talmente forte da far esplodere il lettino, rimesso in piedi corse il più veloce possibile verso camera sua "I MIEI MANGAAAAA" "Direi tre su tre" disse Mich guardando Manuel che si mise a ridere copiosamente "Ma perché ride?" "Niente, un giorno lo saprai anche te Schilla".


Verso mezzogiorno Zan si calmò "Anni che li metto in ordine e in una notte tutto va a quel paese" pensò, tornò dai suoi amici che erano sul divano "Bene ci siamo ripresi tutti" continuò a pensare per altri minuti "Cavolo Claudia se lo hai fatto arrabbiare" disse Mich, lei rimase impassibile "Raga c'è un'elicottero che sta atterrando" disse Zan, tutti corsero in giardino, dall'elicottero scese Barbara D'Urso "Sono venuta a prendervi, forza che siete i primi oggi" "Può venire anche lamia ragazza?" "No, non c'è posto" "Ah, allora a dopo amore" lei rimase impassibile come sempre, un bacio (anzi cinque minuti di limonata) e i nostri eroi partirono verso gli studi della Mediaset "Mi sa che andrò a leggere qualche fumetto di Zan" pensò Claudia, peccato che lui aveva chiuso a chiave camera sua.


Sull'elicottero Barbara spiegava cosa dovevano fare i The Vandales "Allora voi parlate di quello che volete, io dopo qualche minuto mi metto a correre e urlare verso il pubblico per annunciare un nuovo omicidio o robe del genere, qualche domanda?" "Ma perché devi correre verso il pubblico senza un'apparente motivo?" disse Manu "Ma è semplice, vicino al pubblico ci sono le telecamere, se mi metto a correre faccio saltare le tette e aumentano gli spettatori" "Ah ok capito".


Atterrarono tra gli studios di Mediaset, in centro c'era una statua in oro massiccio raffigurante Berlusconi con una scritta "IL PRESIDENTE"il gruppo si diresse allo studio di Pomeriggio Cinque "Ma come mai c'è già il pubblico?" chiese Manuel "Il pubblico è composto da robot, se ci fate caso ci sono sempre le stesse persone in ogni puntata" rispose Barbara, arrivò il tecnico " Tra mezz'ora si inizia" "Bene, ah dopo fatti trovare nel mio camerino" disse Barbara con sguardo da porcona "Si mia padrona" rispose il tecnico.


Intanto in Giappone...


"Oh mio dio!" "Cosa le succedere Iruka-Sensei?" "I vostri colleghi europei sono in pericolo, forza dovete salvarli" "Cos'è successo Sensei?" "Loro sono stati rapiti da Barbara D'Urso, se non li salvate diverranno i suoi schiavi sessuali, Seiji, Ryuu usate il mio portale per arrivare a Milano in un batter d'occhio" "SI IRUKA-SENSEI!" Seiji e Ryuu entrarono nel portale per Milano "Spero che facciano in tempo" "Ne stia certo Sensei". 

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