<<dimmi che è uno scherzo, che non ci hanno davvero lasciato qui...>> Sussurrò Jason con un filo di voce, sentiva la gola secca e chiaramente avrebbe preferito trovarsi a kilometri di distanza da lì.
La regna si avvicinò affabilmente ai due ragazzi <<come siete cresciuti figli miei>>. Aprì le braccia, come per accoglierli in un abbraccio, ma nessuno le andò in contro. Trattenendo una punta d'irritazione incrociò le braccia al petto e fissò gli occhi in quelli di sua figlia.
<<voi di certo sapete perché una fata deve tener segreto il suo nome, vero?>>
I ragazzi annuirono e lei continuò <<i mortali possono costringerci, pronunciando il nostro nome, a fare cose che normalmente non vorremmo fare. Voi, in quanto nephilim per parte dominante, avete questo effetto su di me.>>
I ragazzi si guardarono dubbiosi, non sapendo dove la regina volesse andare a parare.
<<voi certamente saprete che il mio regno dopo la guerra oscura si è indebolito molto e che numerosi ormai sono i miei nemici>>
I ragazzi annuirono di nuovo.
<<c'è qui, qualcuno che conosce il mio nome. Ho dovuto abbandonarvi, l'ho fatto per voi e per il bene del mio regno.>>
<<sarebbero delle scuse?>> Chiese Miranda.
La regina congedò la servitù e le guardie con un cenno della mano, poi tornò a rivolgersi a loro.
<<una regina non chiede mai scusa, Vasilissa. Una regina non sbaglia, ma agisce secondo logiche che vanno al di là della sua sfera personale: il suo amante è il potere e il regno è suo figlio>>
<<che significa tutto questo?>> Chiese Jason confuso <<perché l'hai chiamata Vasilissa? Il suo nome è Miranda>>
<<miranda Morgernstern è il suo nome da nephilim, come il suo è Jason, ma i vostri veri nomi sono Vasilissa e Serafen, quelli che vi ho dato quando siete nati e che appartengono al nostro popolo. Voi siete Miei figli ed eredi>>.
<<perché allora ora ci tieni con te? Perché hai preso Kai?>> Continuò Jason.
<<ogni cosa a suo tempo, più avanti tutto vi sarà chiaro. Sono vostra madre, appena vi ho sentito arrivare ho capito che eravate voi. Siete forti, siete belli e siete cresciuti senza di me. Voi non sapete come ci si sente e spero che non lo scoprirete mai>>. Gli occhi le si inumidirono e i ragazzi furono scossi da un moto di compassione. In tutti questi anni avevano creduto di essere stati rifiutati dalla loro madre, ma forse le cose erano diverse.
<<ci vuoi bene?>> Chiese Miranda, con un filo di voce. Jason si voltò verso la sorella e vide delle piccole lacrime che si affacciavano dai suoi occhioni verdi. La regina tornò a guardare sua figlia, in tutto così simile a lei e corse ad abbracciarla forte. Subito dopo accolse tra le sue braccia anche Jason, che era rimasto per un attimo ad osservare la scena.
<<certo che vi voglio bene, non avrei mai voluto mandarvi via. In tutti questi anni vi ho osservati, figli miei, e non aspettavo altro che di rivedervi...>>
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<<che ne pensi di tutto questo?>> Chiese Jax a sua sorella non appena la sovrana li lasciò soli nella sua stanza. Erano seduti sul suo letto cosparso di innumerevoli petali di rose rosse e altrettanti pendevano in drappi a mo' di tende, insieme a farfalle multicolore. Uno spettacolo tanto bello quanto spettrale che fece rabbrividire Miranda. <<non lo so>> Ammise lei <<non ha risposto alle nostre domande su Kai, però...>>
<<non mi dirai che le credi>>
<<forse>> Jason ora la guardava esterrefatto, con tanto di bocca aperta <<oh andiamo, voglio solo darle una possibilità. Per anni abbiamo sentito solo una versione della storia e dalle stesse persone che ci giudicano solo per il fatto di essere Morgernstern o per il sangue di fata! Non credi che sia giusto concederle almeno il beneficio del dubbio?>>
<<vorrei potermi concedere questo lusso e sperare di poter avere un rapporto con nostra madre, ma la mia famiglia sei tu e tutta questa situazione è troppo sopra le righe per essere vera. E poi non sei preoccupata per Kai? Non ce l'hanno ancora fatto vedere eppure è qui>>
<<si starà divertendo...>>
<<non ci credi nemmeno tu. Vorrei vivere nel tuo bel sogno di una famiglia amorevole, ma non possiamo permettercelo Mir>>
<<dove vai?>> Chiese lei vedendolo uscire dalla stanza a grandi passi.
<<a cercarlo, mi pare ovvio. Almeno uno di noi due deve darsi da fare>>
Miranda avrebbe voluto fermarlo, prenderlo per il giubbotto nero della tenuta e farlo restare con lei ma una forza la teneva ancorata a quel letto: se andava con lui allora avrebbe dovuto rinunciare al nuovo capitolo della sua vita che si stava aprendo davanti a lei, avrebbe dovuto rinunciare a conoscere la sua vera madre e a creare un legame con lei e tante altre cose che in cuor suo aveva sempre sognato. L'indecisione s'impadronì di lei e quando la regina tornò la trovò ancora seduta sul letto.
<<dov'è tuo fratello?>>
<<oh, e andato a fare un giro>> La buttò lì cercando di coprirlo.
<<e come mai non sei andata con lui?>>
<<ci avevi detto di aspettarti qui...>>
La regina sorrise e le accarezzò la testa <>
La ragazza scosse la testa mentre la madre le si sedeva a fianco <<vasilissa significa regina. Vorrei che un giorno tu regnassi al mio fianco>>
Miranda arrossì <<davvero? Ma io non sono una fata, io...>>
<<in parte si e ce lo faremo bastare, potresti mangiare uno dei nostri frutti così ti manterresti immortale e potresti restare per sempre qui>>
<<e Jason? E gli altri? Non posso lasciarli così...>>
<<temo che questo posto stia stretto a tuo fratello, lui somiglia di più a vostro padre, ma se vuole restare anche lui ne sarei più che felice. L'offerta è sempre valida, non ti chiedo di farlo subito, pensaci su>>
Miranda abbassò lo sguardo imbarazzata all'idea di diventare davvero una principessa e di essere amata e rispettata invece di combattere ogni giorno contro gli altri nephilim per farsi rispettare o rischiare la vita in battaglia. Mentre non guardava, la regina le poggiò qualcosa sulla testa.
<<voltati Vasilissa, ammira ciò che potresti essere>>
Miranda guardò la sua figura allo specchio e le si gelò il sangue nelle vene: una corona poco più piccola si quella della madre era intrecciata fra i suoi capelli, semi raccolti per mostrare le orecchie a punta. Non indossava più la tenuta da shadowhunter ma uno splendido abito di seta azzurra, con lo scollo rettangolare, le maniche lunghe che si annodavano al dito medio e la gonna ampia.
<<pensaci su>>
<<non posso restare senza Jason>> Rispose lei dopo un lungo attimo di silenzio.
<<ne sei sicura?>>
La ragazza annuì.
<<e se ti dicessi che c'è un modo per rendere tutti felici?>>
<<di che stai parlando?>>
<<no... non è niente. Scusami ancora, devo assentarmi per qualche minuto. Riprenderemo questo discorso in seguito>>
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Under the rain
FanficTutto sembrava tornato alla normalità dopo la morte di Sebastian Morgernstern, ma nessuno avrebbe potuto prevedere cosa si fosse lasciato indietro. 15 anni dopo i suoi figli, Miranda e Jason, dovranno combattere per la loro vita, per amore e per lor...