Capitolo 11

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<<no...>> Sussurrò Miranda col fiato spezzato mentre i suoi occhi si spostavano da Lilith alla nebbia scura. Sentiva il terrore scorrerle nelle vene, ma subito si raddrizzò ricordandosi che anche nelle situazioni peggiori, anche di fronte alla morte, uno shadowhunter dev'essere sempre coraggioso.
Non c'era modo di chiamare aiuto, avrebbe dovuto attendere lo scadere delle 24 ore per avere almeno qualche speranza in più... Senza contare che Lilith poteva chiamare a raccolta centinaia di demoni.
Miranda rabbrividì <<che sta succedendo?>>
<<doveva succedere più in là ma visto che siete venuti qui non potevamo lasciarvi andare così... e poi abbiamo uno stregone di talento, finalmente>> Rispose la regina ostentando un sorriso compiaciuto.
<<lasciatelo andare!>>
<<non temere, sarà solo una cosa temporanea finchè Jonathan non avrà il corpo che vuole davvero>>
Miranda sgranò gli occhi <<non toccate mio fratello!>>
<<vattene Mir, non pensare a me!>> Gridò lui
<<no...>> Rispose lei con la voce spezzata, sentendo le lacrime che le pungevano gli occhi per uscire <<non ti lascio qui>> Sussurrò lei avvicinandosi al pentagono. Subito Lilith la spinse via con un gesto e Miranda cadde a terra. La regina represse una smorfia irritata, non poteva inimicarsi il demone, ma non le andava neanche che sua figlia, la principessa, fosse trattata a quel modo.
<<vasilissa ora sei confusa e arrabbiata>> Le disse avvicinandosi a lei. La regina si chinò a terra e accarezzò la fronte insanguinata della figlia mentre lei si disegnava velocemente un iratze, come se non avesse sentito il colpo <<ma ti giuro che non siamo noi i cattivi e se solo->>
Miranda saltò addosso alla madre, senza nemmeno lasciarle finire la frase. Sapeva benissimo che non aveva speranza di salvare suo fratello, che lilith poteva chiamare a raccolta centinaia di demoni e che era sola e nessuno sarebbe corso in suo aiuto, ma non se ne sarebbe restata lì a piangersi addosso senza fare niente, senza combattere. E la prima persona che doveva pagarla era proprio sua madre.
<<io TI ODIO!>> Urlò una volta sopra di lei, con la spada in mano.
<<vasilissa, ti prego->>
Ma Miranda non voleva ascoltare nessuno e fece cadere un fendente che se la regina non avesse evitato le avrebbe tranciato la testa di netto... "fortunatamente" a pagarla erano stati solo i suoi capelli.
La regina sgranò gli occhi scioccata e riuscì a sfuggire alla presa della figlia. Una voce dietro di lei rideva, una voce familiare ed estranea che le fece voltare entrambe. Era Jason, ma allo stesso tempo non lo era.
La nebbia era scomparsa e Lilith era tornata al suo posto vicino a Kai.
<<ben tornato figlio mio>>
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Quando Miranda aprì gli occhi era a casa di Luke, nella sua camera e a fianco a lei c'era Jason. Era addormentato, aveva la fronte perlata di sudore come quando faceva gli incubi e fuori sembrava notte fonda.
Era stato tutto un sogno? Era davvero lui?
Ci sperava, ma in fondo non sapeva cosa aspettarsi. Restò a guardarlo dormire per un po'.
<<sono bello?>> Chiese lui a un tratto, mantenendo gli occhi chiusi.
La ragazza non sapeva che dire: chi aveva di fronte? Il suo parabatai o suo padre? Era decisa a scoprirlo.
<<non sei male, ma ti manca qualcosa...>> Rispose lei, allungandosi verso il comodino. Aprì il primo cassetto e tirò fuori, senza farla vedere, la collana con la piuma di Ithuriel.
Strinse il ciondolo nella mano, ma quando si voltò per metterglielo addosso si ritrovò la mano di suo fratello in bocca e il viso a un centimetro dal suo. Jason aveva gli occhi aperti stavolta e nonostante il buio Miranda non avrebbe mai potuto sbagliarsi: erano neri.
<<non gridare>> Le ordinò lui sottovoce. La ragazza annuì, stringendo la collana fino a farsi diventare le nocche bianche.
<<non voglio farti del male>> Continuò lui << Sai, ora ho accesso a tutti i ricordi e i pensieri di mio figlio... è molto più divertente viverli in prima persona che osservarli dall'al di là, non trovi?>>
Miranda annuì confusa.
<<e come potresti... Sai lui ti ammira molto e ha paura che possa metterti nei guai adesso che sono nel suo corpo... Infatti lotta senza sosta per tornare in superficie>>
<<bastardo, lascialo andare>> Ringhiò lei, ma lui la ignorò proseguendo nel suo monologo.
<<vorrei che anche la mia di sorella si fosse comportata così con me... ma ora sono tornato e le insegnerò ad amarmi.>>
<<cosa vuoi fare?>>
<<non ti riguarda. Almeno per ora, ma ostacolami e ti prometto che renderò la tua vita e quella di Jason un inferno. Tieni la bocca chiusa e in cambio mi dedicherò a risolvere i vostri problemi. In fin dei conti sono vostro padre e voi siete sangue del mio sangue.>>
Miranda rabbrividì, odiava essere paragonata a quel mostro.
<<come puoi risolvere i nostri problemi se uno di questi sei tu?!>>
<<lo vedrai>> Sorrise. <<posso vivere nel corpo di Jason in disparte, rimanere nascosto e venire fuori solo quel tanto che basta per adempiere ai miei scopi e poi andarmene... oppure mantenere il possesso del suo copro 24 ore su 24 e mettervi nei guai. Sta a te decidere>>
<<credi davvero che ti renderà la vita così facile?>>
Sebastian sorrise di nuovo <<posso fare in modo che non ricordi>>
Miranda non disse niente, stava riflettendo e nel frattempo lui ne approfittò per raccontarle come erano finiti lì: Dopo il rituale Lilith le aveva fatto perdere i sensi e lui l'aveva portata a casa senza aspettare gli altri shadowhunters, che sicuramente si sarebbero insospettiti vedendola così. Era anche plausibile che se ne fossero andati prima e per questo nessuno fece troppe domande. Ad ogni modo se qualcuno le avesse chiesto qualcosa doveva far rispondere lui o restare vaga.
Kai era stato fatto tornare a casa qualche ora dopo, una volta curate le sue ferite e grazie ad alcune magie delle fate i suoi ricordi erano stati alterati (anche se non bene come sapevano fare gli stregoni), ma non sapeva in che modo di preciso.
Nessun nephilim era tornato a prenderli perché Jason si era preoccupato di avvertirli del loro ritorno a casa. Un piano che non faceva una piega.
<<miranda>> La chiamò alla fine del suo discorso <<pensi davvero che valga la pena difendere i nephilim?>>
<<sono la mia famiglia...>>
<<jason è la tua famiglia, io... sono sicuro che ci sarà qualcuno di salvabile fra questa accozzaglia di guerrieri ma credi davvero che gente come Robert Lightwood non debba pagarla?>>
Il corpo di Miranda fu percorso da brividi e i suoi occhi si spalancarono al ricordo di quell'orribile giorno.
Lui sapeva.

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