1. Meet Tiffany Preston

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Rosso.
Ancora Rosso.
Miranda Bradshaw tamburellò nervosamente sul volante in pelle in attesa che scattasse il verde.
Nel frattempo controllò velocemente i messaggi sul telefono ed abbassò di poco di volume della radio.
-Tiffany, stella della mamma.- Con voce acuta richiamò l'attenzione della figlia maggiore Tiffany Preston che era seduta al suo fianco, intenta a controllare il suo profilo Instagram dall' iPad della madre.
-Guarda Miranda: che ne pensi di questa foto?-
Posizionò l'iPad verticalmente cosicché la madre potesse vederla meglio.
-Molto bella amore, sembri proprio una modella. Chi te l'ha scattata?-
-Debby.- Rispose distrattamente.
-Principessa fai un favore alla mamma: controlla la mia casella postale.-
-Ok.-
Il verde iniziò a lampeggiare sul semaforo e la Range Rover Evoque bianca di Miranda sfrecciò elegantemente sulla strada in direzione del liceo che frequentava la sua adorata figliola.
Arrivati a destinazione l'auto rallentò accanto al marciapiede costeggiato da bellissimi alberi che stavano assumendo colorazioni autunnali. I colori arancioni, rossi e marroni si riflettevano sul parabrezza incontrandosi con la luce del mattino, in un vero e proprio bacio d'amore tra terra ed aria. Miranda infastidita indossò gli occhiali da sole.
-Ci vediamo mio tesoro.-
Tiffany scese dall'auto e posò l'iPad della madre sul sedile dov'era stata seduta. Tirò fuori dalla borsa lo specchietto, e velocemente passò sulle labbra una quantità sufficiente di rossetto. Rimise tutto al proprio posto e rivolse lo sguardo alla madre -Va bene ci vediamo. Pranzi con noi?-
-No tesoro, Stefano mi ha prenotato un tavolo al NY City in centro.-
-Oh... Ok.- Sorrise velocemente per nascondere il dispiacere.
-Allora vado, stanno per iniziare le lezioni.-
-Un'altra cosa Tiffany.-
-Dimmi.- Disse distrattamente mentre controllava qualcosa sul telefono.
-Ti ricordi che ti avevo detto che avrei assunto un nuovo assistente?-
Tiffany alzò lo sguardo sulla madre -Sì, quindi?-
-Oggi verrà a casa. Dato che io non ci sarò, vorrei che fossi tu ad accoglierlo.-
-Sì va bene non c'è problema. Soltanto non pretendere che stia con questo assistente tutto il pomeriggio, io ho da fare.-
-Certo tesoro, poi mi racconti.-
Detto questo, sorrise come una diva di Hollywood e sfrecciò via.
Tiffany si avviò verso l'ingresso della scuola con passo leggero e mento leggermente rivolto all'insú, ben consapevole del suo fascino e del suo magnetico e persuasivo potere.
Aveva ancora qualche minuto per sé, così ne approfittò per fermarsi alla caffetteria della scuola ed ordinare un cappuccino con panna.
Quando entrò in classe era ben consapevole degli sguardi che tutti le lanciavano, tutti avrebbero voluto che lei rivolgesse loro la parola; tutti avrebbero voluto uscire con lei, ma solo pochi avevano questo privilegio, ed erano le sue quattro migliori amiche: Debby, Lope, Kara e Ginevra.
Erano sedute tutte vicine, in fondo alla classe ovviamente. Lope e Tiffany sedevano vicine, mentre dietro di loro c'erano Kara, Debby e Ginevra.
La ammirarono con velata invidia mentre posava borsa e telefono sul banco e finiva di sorseggiare il suo cappuccino.
-Ciao Tiffany.- Esclamò esageratamente entusiasta Debby.
-Com'è andato ieri l'esame di danza?-
Chiese Kara interessata.
-Oh ragazze ero emozionantissima! Hanno bocciato quasi tutte, c'era un giudice che era una vera stronza, una di quelle che vengono da Parigi e se la tirano da morire. Ma io per fortuna ce l'ho fatta. Mi sono impegnata così tanto!-
-Già.- Le fece eco Lope -Non so come tu abbia fatto a conciliare la scuola con la danza.-
-Ed ora cosa farai?- Chiese Debby notando quanto il suo corpo fosse snello e atletico e bruciando di invidia.
La professoressa entrò invitando tutti a prendere posto.
-Beh adesso a Maggio vado a fare lo stage a Barcellona.- Affermò felice.
-Fate silenzio prego! Signorine lí in fondo!-
Alle tredici del pomeriggio, dopo l'ultima lezione della giornata, Debby riaccompagnò Tiffany a casa con la sua auto.
Tiffany Preston viveva in una villa dallo stile estremamente moderno. Totalmente bianca, l'abitazione si sviluppava su tre piani ed era dotata di due ampi terrazzi ed una piscina nel giardino sul retro.
Al piano terra c'era un ampio e luminoso open-space provvisto di un'enorme e super tecnologica televisione, mentre al primo piano erano situate le stanze da letto e due bagni e l'ultimo piano era dedicato allo svago.
Girò la chiave nella serratura e quando aprì la porta lo vide: un ragazzo davvero affascinante con la pelle bruna ed un completo molto elegante che aderiva perfettamente al suo fisico atletico.
-Salve, lei deve essere la signorina Preston.- Disse con voce profonda e tono estremamente professionale.
-Si, tu chi sei?- Disse con tono scocciato.
-Io sono il nuovo assistente della signora Bradshaw. Il mio nome è Hugo.-
-Ah sì già. Bene...-
Che imbarazzo. Come avrebbe fatto ora a pranzare con quel tipo in giro per casa? Tentò di fare finta che non esistesse e lui fortunatamente salì al piano di sopra.
Tiffany accese la tv a schermo piatto e preparò un piatto di spaghetti al sugo, e decise di consumarlo sul divano mentre guardava la sua serie televisiva preferita: i Simpson.
Aveva appena iniziato a gustare quella delizia quando Hugo scese al piano di sotto portando con sé alcuni capi d'abbigliamento di Miranda.
-Arrivederci signorina Preston.-
-Oh mio Dio ti prego Hugo, chiamami Tiffany.- Disse ridendo un pochino.
Lui spalancò di poco le labbra e restò fermo immobile davanti la porta con un'espressione confusa.
-Io non credo sia il caso...-
-Perrrr faaavore.-
-Ma certo sign... Ehm Tiffany.-
Detto ciò si chiuse la porta alle spalle.

My Name Is EnvyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora