7. Money and Martini

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Tiffany si svegliò con un mal di testa fortissimo.
Aprì gli occhi.
Fini gocce di pioggia rigavano i vetri delle finestre.
Poi il suo telefono iniziò a squillare insistentemente.

Era Adrian.

-Pronto?- Sussurrò la ragazza con voce roca mentre una voce eccitata parlava dall'altra parte della cornetta.
-Ei piccola! Mi manchi da morire.-
Tiffany grugnì stancamente.
-Adrian. Ma ti rendi conto? Sono le sette di mattina! Tu sei fuori di testa!- Dopodiché riattaccò bruscamente.

Il ragazzo non si arrese. Il telefono squillò per cinque volte consecutive ed alla sesta Tiffany lanciò il telefono a terra con un 'espressione assonnata del viso ed un brutto rumore la fece saltare sul letto.

Il suo preziosissimo telefono si era rotto. I suoi resti erano sparpagliati sul parquet.
Urlò fortissimo ed un cane da qualche parte iniziò ad ululare.
Miranda che stranamente era ancora a casa, salì velocemente le scale per soccorrere la sua principessina.

-Amore mio, cosa succede?-

Miranda indossava un grembiule rosa con la scritta Chanel ed una spatola in una mano, rigorosamente in tacchi a spillo.
-Mamma!!!- Esclamò disperatamente Tiffany con le lacrime agli occhi.
-Il mio telefono è andato in frantumi!-
-Oh tesorino!- Esclamò formando una O con le labbra, sembrava una di quelle faccine che si usano negli sms.

-Ma come è successo?-

-Lasciamo perdere.- Si alzò in piedi ed infilò ai piedi le espadrillas firmate anch'esse Chanel.
-Chiama qualcuno e digli di pulire la mia stanza. Io esco.-

-Tesorino ascoltami. Calmati, non è così grave come sembra. Hai bisogno di rilllassarti. Vuoi che ti prenoti un appuntamento al centro benessere "Benefits 4 Everyone"?-

Tiffany ci pensò -Sì grazie, sarebbe fantastico. Vado a prepararmi.-
Un'ora e mezza dopo Hugo stava aspettando Tiffany sotto casa e Miranda nel frattempo aveva chiamato la sua governante per pulire la stanza di sua figlia.


L'atmosfera in auto era piuttosto tesa ed imbarazzata.

Hugo tentò di attaccare bottone: -Allora...come mai non vai a scuola stamattina?-

Tiffany gli rivolse un'occhiata veloce inalando il suo buon profumo. Era da un po' che si chiedeva quale marca usasse.

-Come si chiama il tuo profumo? E' una colonia, un dopo-barba, o cosa?-

Hugo si schiarì la voce evidentemente imbarazzato.

-Veramente io non uso nulla del genere, è solo un bagnoschiuma con cui mi lavo, mi dispiace se le da fastidio, so bene che ha una fragranza un tantino forte.-

-Niente affatto.- Tiffany scosse la testa ammaliata. -Non preoccuparti non mi da alcun fastidio...anzi, mi piace davvero tanto.- Aveva quasi sussurrato.

Hugo accennò un sorriso impacciato tenendo lo sguardo ben fisso sulla strada e Tiffany si volse a guardare il mondo che scorreva affianco lei.

"Impossibile che un semplice bagnoschiuma emani un odore tanto virile, dolce e nel contempo elegante. Allora deve essere lui, deve essere l'odore stesso della sua pelle..." Pensò tra sé e sé.

C'era qualcosa in lui che la incuriosiva e la affascinava.

Per tutta la durata del viaggio in auto non fece altro che scrutarlo con la coda dell'occhio e lui parve non accorgersene.

-Siamo arrivati, signorina Preston. Vuole che la accompagni fino all'entrata?- Annunciò Hugo fermandosi di fronte un moderno edificio bianco con le vetrate che decoravano la facciata.

My Name Is EnvyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora