Chapter 8

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- Jordan! Buongiorno - mi saluta Tracy quando entro nel locale. È una ragazza davvero dolce, lavora qui da poco ma ho avuto modo di parlarle diverse volte. Mi sorride da dietro il suo apparecchio della quale si vergogna tanto, anche se non dovrebbe perché è davvero bellissima. Ha dei bellissimi capelli lisci, castani chiari, che si è fatta schiarire, le arrivano alle spalle e si addicono perfettamente ai suoi occhi azzurri/verdi. Tutti l'adoriamo qua. Sa sempre come fare ridere la gente, con la sua semplicità sembra aver donato un po' di luce a questo posto.

- Buongiorno anche a te, Tracy - non sono solita salutare e sorridere al mattino, ma ultimamente mi riesce piuttosto facilmente.

- Ancora questo sorriso? È da sabato che non fai altro che sorridere - sabato. Oh già, quel mattino era stato davvero perfetto. Il risveglio con dei ricci che mi solleticavano il collo, Edward e la sua voce roca, i pancake di Charlie, tutto perfetto. Come promesso, Harry mi aveva portata al lavoro puntuale con la promessa che mi sarebbe venuto a prendere. E così ha fatto, e ha continuato a farlo ogni giorno. Fortunatamente Tracy non l'ha mai visto, altrimenti mi sommergerebbe di domande e si offenderebbe.

- Tracy, Oliver ha bisogno di te nel retro - dico per evitare alte insinuazioni da parte sua. Sapendo che ha una cotta segreta per il nostro capo, è stato piuttosto semplice farla sparire dalla circolazione.

Mi metto la divisa del locale ed inizio a lavare i tavoli, canticchiando sulle note di Marvin Gaye di Charlie Puth. È ancora vuoto, per ora siamo solamente io, Tracy, Lucas, Martin, Joy e Celine.

Il nome di quest'ultima mi ricorda qualcuno, ma non ricordo chi. Decido di non farci troppo caso e mi giro di scatto appena sento la porta d'ingresso aprirsi.

Sono quattro ragazzi, molto carini oserei dire, e Celine non aspetta due volte a dirigersi al loro tavolo per 'prendere gli ordini'. Continuo a guardare divertita come cerca di flirtare, quando uno dei quattro apre bocca, lei spalanca gli occhi ed inizia a sudare freddo. Rido mentalmente a quella scena, capendo che i quattro ragazzi non parlano la nostra lingua.

- Jordan! Tua mamma è tedesca? - urla Celine dal tavolo, annuisco anche se non voglio pensare a mia madre, non è mai stata corretta nei miei confronti nè tantomeno nei confronti di Louis. In realtà mia nonna era tedesca, mentre mia madre lo è solo per metà. Abbiamo passato diverse estati in Germania, e il tedesco è come la mia seconda lingua. Mi piacerebbe tornarci a Monaco.

Mi avvicino al tavolo e saluto i ragazzi.
- Halo, wie geht's? - chiedo per cortesia come stanno, - Gut und du? - mi risponde uno di loro di rimando.
- sehr gut, danke - rispondo e prendo i loro ordini. - Ehi! - mi richiama uno di loro, è biondo e ha un piercing al labbro.

- Scusa, non siamo davvero tedeschi, ma quella ragazza era davvero appiccicosa, ed abbiamo approfittato del fatto che Michael conosce il tedesco - ride indicando il suo amico dai capelli verdi.

- Nessun problema - rido - Vi porto gli ordini -
Celine li sta guardando stranita, adoro vederla rosicare. È una tale puttana, nel vero senso della parola. Ci prova con qualunque essere vivente maschio che entri in questo locale.

Preparo due birre, un bicchiere d'acqua e un the alla pesca e li metto sul vassoio.
- Grazie - mi sorridono quando li servo.

- Io sono Lucas - si presenta il biondino, e a turno indica il ragazzo coi capelli verdi, uno dai lineamenti asiatici e un ragazzo riccio che mi ricorda vagamente Harry - Loro sono Michael, Calum e Ashton - mi sorridono tutti e io mi presento a mia volta.

- Io sono Jordan - stringo loro la mano e mi allontano. Tracy mi si avvicina.

- Chi erano quelli? -
- Dei ragazzi che si sono finti tedeschi per non parlare con Celine - Tracy scoppia a ridere seguita a ruota da me.

Sometimes - harry stylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora