cap.6.

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Vic pov's
Dio che spavento mi aveva fatto prendere Kellin.
Quel giorno non lo vedevo tornare a casa.
1,2,3 ore.
Cazzo, non é possibile che ci metta cosí tanto.
E infatti, non era possibile.
Corro fino casa sua.
La porta aperta.
Entro.
L'unica cosa che non avrei voluto vedere, ma che mi immaginavo di vedere.
Kellin.
A terra.
Suo padre.
Continuava a picchiarlo nonostante avesse perso i sensi, che razza di uomo, ma soprattutto di padre, potrebbe fare questo al figlio?
Era un mostro.
Non capisco piú niente, ero seriamente impazzito.
Prendo la prima cosa che trovo su un tavolo in cucina e mi avvento sul padre, spaccandogliela in testa.
Chiamo la polizia.
E l'ambulanza.
Arrestano suo padre.
E portano via Kellin.
In ospedale, c'erano tutti.
Justin,Jack,Gabe, nick.
Perfino mio fratello.
Tutti erano lí per lui.
Sarà stato un paio di settimane in coma.
Sono sempre stato lí.
Accanto al letto.
Era impossibile dormire, tanto.
Con lui ridotto a quel modo,se gli succedesse qualcosa? Non potrei perdonarmelo.
Comunque, ora é qua, con me, che scrive sul suo diario.
Spero che scriva anche di me.
Spero che scriva di noi due, tra le cose piú belle.
Spero, solo, di averlo insieme a me, per tutta la vita.
Mi addormento, finalmente, di nuovo tra le braccia di Kellin.

Kellin pov's
La mattina dopo sveglio Vic, e insieme andiamo a fare colazione.
Sono affamato.
Credo di aver divorato qualcosa come 7 cornetti.
Vic ride mentre mi guarda.
Va be' certo, mangia come un elefante.
"Cos'hai da ridere eh?" chiedo, ridendo.
"Sei cosí bello, Kellin".
Smetto di mangiare, e mi avvicino.
Mi siedo sulle sue ginocchia.
Lo bacio.
É la cosa piú bella, baciarlo.
Sentire il sapore delle sue labbra.
Ho sempre scritto di lui, tra le cose belle.
Le giornate, le piú belle, sono con lui.
É bellissimo pensare a quanto mi abbia migliorato la vita Vic.
E a quanto me la stia rendendo migliore ogni giorno che passa.
Lo voglio tenere stretto a me, tutta la vita.
Decidiamo di andare a fare una passeggiata.
Ci vestiamo, entrambi con gli skinny, una t-shirt e le vans, e usciamo.
Non sappiamo dove andare, decidiamo di prendere e partire, senza sapere dove andiamo, andiamo e basta.
Tanto con lui io posso essere in qualunque posto, sia bello che brutto, l'unica cosa che mai guarderò,sarà lui.
Non so, alla fine, dove siamo andati a finire.
Non ci ero mai venuto.
Non sono mai uscito tanto, e quindi quel posto non l'avevo mai visto.
Trovo una panchina all'ombra, e ci andiamo a sedere lí.
A un certo punto vedo passare una ragazza, e la riconosco subito, era la mia migliore amica delle elementari, Alessia.
Ci eravamo allontanati perché lei doveva trasferirsi per gli studi.
La chiamo, veramente urlo proprio, sicuro che mi sentirà.
Si gira, alza la testa dal cellulare, e quando mi riconosce mi corre incontro.
"Kel, finalmente ti rivedo che felicità mi hai migliorato la giornata!"
"Perché non mi hai detto che venivi?"
"Volevo guardare se eri a casa per farti una sorpresa....e tu sei Vic, "l'amore della sua vita", vero?"
Dice rivolgendosi a Vic.
"Davvero ha detto questo?" risponde, sorridendo.
"Sí be' ha detto che sei l'amore della sua vita, la persona piú importante, che morirebbe per te...mi ha parlato cosí bene di te, spero che sia vero, Kellin é il mio fratellone, se qualcuno lo fa soffrire gli spacco il culo."
"Allora, finalmente, siamo in due." aggiunge Vic.
"Sí, certamente."
"Evviva siete già amici!" urlo io, sempre piú contento.
"Già"
"Esattamente."
Decidiamo di andare al cinema, tanto per fare qualcosa.
Decidiamo un film a caso, e lí, al cinema, troviamo oliver.
"Hey oli!" lo chiamiamo io e Vic.
"Ciao, ragazzi...e lei? Chi é?"
Dice, rivolgendo un sorriso a Alessia, che ricambia arrossendo...so che a lei piace Oliver da quando lo ha visto la prima volta, in foto.
"Lei é alessia."
"Piacere, oliver"
"P-p-piacere"

Alessia pov's
Dio, Oliver.
Oliver Sykes.
É bellissimo.
E mi ha sorriso.
E sto arrossendo come una cogliona.
'Piacere, oliver"
La sua voce é fantastica.
"P-p-piacere".
Cazzo anche meno ale.
"Ehi non preoccuparti non ti mangio" sorride, di nuovo, cazzo non puoi sorridere cosí.
"N-no no, lo so."
"Che film andate a vedere?" chiede rivolto a tutti, continuando a sorridermi.
"Liberaci dal male.." dice Vic.
"Ah sí, be' pure io."
"Ok, allora ci possiamo sedere vicino" dice Kellin, a cui scappa una risatina quando vede che sono diventata rosso peperone.
"Sí be', io mi siedo accanto a Ale, se le va bene, cosí facciamo conoscenza."Oliver continua a sorridere, e io penso che sto per diventare viola.
"S-sí, va bene."
Ci sediamo.
Io tra Kellin, che sta già baciando Vic, o meglio, divorando la faccia a vic.
E Oliver, che continua a sorridermi.
Non so se lo fa perché ha capito che mi piace o solo perché vuole.
Alla fine riesco a sciogliermi un po' e, all'intervallo di 10 minuti, riesco a parlare.
"Allora, Alessia"  il mio nome é piú bello quando esce dalla sua bocca.
"Raccontami un po' di te." aggiunge.
"Ehm...ho sedici anni...sono ritornata qua da 3 giorni.
Fino a domenica ero in Inghilterra, per studi.
Quando ho saputo che Kellin era stato picchiato sono venuta qua.
E ora, sono qui.
Senza lavoro.
Senza casa.
EVVIVA!"
oliver sorride.
" ho due camere in casa mia, e non sono uno stupratore, se vuoi venire a casa mia, a me va bene.
Tanto posso fidarmi di te se sei amica di Kells."
"Oh si va bene" rispondo senza pensarci due volte.
"Una cosa sola, la mia band viene due volte a settimana per le prove."
"Si ok, va bene, però assisterò anche io."
"Perfetto".
Sorride, e poi la stanza si rabbuia, e il film ricomincia.
Viva Kellin, che mi fa conoscere sempre persone meravgliose, penso, prima di tornare a guardare il film.


Spazio autrice: si comunque se ve lo chiedete, sono io alessia.
Volevo aggiungermi alla storia, scusate.
Ahhahaa, comunque.
Arrivederci al prossimo capitolo!

Your forever is all that I need.||Kellic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora