Vic pov's
Arrivo a casa.
Poso lo zaino.
Mio padre mi viene incontro.
Mi tira uno schiaffo.
'No, non mi saluta mai'
Penso.
Eh già, ormai va cosí.
D'altronde sono un disastro, e me lo dicono in tanti.
Fuori sono un "popolare" o cose del genere.
Che schifo di parola, la odio.
Anche perché essere "popolari" non é bello.
Tutti ti conoscono, non puoi cercare di essere qualcun altro.
Le persone mi scansano, perché hanno paura di quello che posso fare.
Che poi cazzo posso fare io?
Ma sai, sono popolare,deve essere cosí, i popolari sono solo un gruppo di ragazzi senza cervello, di solito.
Quando vorrei non essere popolare fuori e tornare a casa ed essere "un bravo figlio".
Porto solo delusioni ai miei, ai professori, agli amici.
Solo delusioni.
Vado in bagno, ormai é cosí.
Prendo la lametta di mio padre.
La passo sul braccio.
'Incapace.'
'Stronzo'.
'Fallimento.'
'Staremmo tutti meglio se tu morissi.'
Forse é proprio quello che vogliono.
Sangue, tanto sangue.
Non so come fare.
Sono andato troppo a fondo.Mi sveglio urlando.
Cristo meno male era solo un sogno.
Kellin si sveglia subito.
"Hey, Amore, che é successo?"
"Solo...solo un sogno..."
I sogni non mi piacciono.
Proprio per niente.
"Tranquillo, sono qua io, che hai sognato?"
"Niente di cui voglia parlare, Kellin." rispondo acido.
Perché lui riesce ad essere carino e coccoloso anche da sconvolto e io sembra una diva mestruata?
"Okkey calmati ora peró non sono tua madre."
"Scusa Kells.."
"Sí ok.."
"Dai non fare il permaloso, per favore.."
Mi abbraccia.
Uno di quegli abbracci che vorresti durassero per sempre.
"Non mi lasciare Kellin."
"Sdraiati, dai.."
Mi sdraio e lui continua ad abbracciarmi.
Mi sento sicuro, in quelle braccia tatuate.
É il posto dove devo stare.
Accanto a lui.Kellin pov's
Lo amo troppo, credo.
Ci resterò male? Ancora?
Mi lascerà per qualcun altro? Si stuferà di me?
Di questo non importa, mentre lo abbraccio.
Passo tutta la notte a guardarlo dormire, a stare attento ai suoi movimenti, cercando di capire se ha di nuovo gli incubi o no, ma fila tutto liscio.
La mattina mi addormento, e sento lui che si alza.
Mi chiama solo all'ora di pranzo.
Giú Alessia e Oliver mi aspettano per mangiare.
"Notiziona per voi, amici!" dice Oliver.
"Quale?" domando, ancora un po' addormentato.
"Ci leviamo dai coglioni per due giorni..." aggiunge Alessia.
"..sfruttateli eh mi raccomando, torniamo sabato sera."dice oliver, facendo l'occhiolino dalla mia parte.
"Dove andate?"chiede Vic.
"Io non lo so.." risponde Alessia, ridendo.
"Ho preparato una cosina, ma é una sorpresa."
"Ookey e quando partite?"
"Subito dopo pranzo."
"Ci mancheretee!!"
"Anche voii!"
Dopo pranzo prendono le valige e se ne vanno.
"Chi può sapere cazzo ha preparato Oliver?" chiedo a Vic.
"Oh be', non lo so, lui é capace di tutto!" risponde.
"Vero.."
"Che hai Kellin.."
Cosa ho? Ho paura che tu te ne vada, ecco cosa ho.
"Niente"
"Non é vero."
"SI INVECE!"
"No."
"E COME FAI A SAPERE CHE NON VA BENE MI LEGGI NEL CERVELLO?"
Non voglio dirgli che ho paura che tutto finisca, perché significherebbe che non mi fido di lui.
"Perché non avresti mai alzato la voce, se fosse stato 'niente'."
Scoppio a piangere.
Piango per me, per quello che sono, non riesco a godermi nulla?
Piango per mio padre, e mia madre.
"Kellin spiegami cos'hai per favore.." gli trema la voce.
"Non..n-on ti merito.."
"Cristo Kells tu meriti di meglio di me!"
Mi abbraccia forte.
Cerco di calmarmi.
Cerco di pensare al suo profumo.
"Vic.."
"Che c'é?"
"Ti amo troppo."
"Anche io Kells."
Mi calmo un po', e la tristezza si trasforma in 'quella voglia di stuprare Vic che conosco benissimo'.
Gli salto letteralmente addosso.
E gli sfilo la maglietta con una velocità che nemmeno io credevo di avere.
"Kells, ora sei tu la dodicenne arrapata!"
"Ahahaha, sí"
Quando Vic mi morde il collo, infilo le mani tra i suoi capelli.
Mi sfila la maglietta, morde sui lividi viola lasciati dalla nostra ultima volta.
Lo butto sul divano, e gli salgo sopra.
Gli mordo il labbro fortissimo, quasi grida.
"Cazzo KELLIN SCOPAMI!"
"Obbedisco!"
Sfilo pantaloni e boxer in una volta sola, e lui fa lo stesso.
Lo faccio girari, e si appoggia le mani al divano.
Entro dentro di lui quando meno se lo aspetta, e intanto gli tiro indietro la testa.
"CRISTO" urla, a pieni polmoni.
Gli lascio i capelli.
Continua a muovermi e a farlo ansimare, finché non tocco quel punto.
Ansima piú forte, e in quel momento gli prendo il membro e comincio a muovere la mano al ritmo delle spinte.
Vengo dentro di lui, e subito dopo lui viene sul divano.
"Kells, tu devi sempre ammazzarmi quando mi scopi?"
Lo dice, ma si vede che gli piace da morire.
"Sí, certo."
"Bene!"
Puliamo il divano, e ci andiamo a fare una doccia.
Ecco come trasformare una giornata di merda in una bella giornata.
STAI LEGGENDO
Your forever is all that I need.||Kellic.
Fanfiction"Parlare di me? Parlare di me.. sono un ragazzo di 16 anni. Ho pochi amici. Davvero pochi. Con questi pochi amici abbiamo deciso di formare una band. Gli 'sleeping with sirens'. io mi chiamo kellin. e questa é la storia di un amore. un amore vero." ...