Quindicesimo Capitolo

354 22 8
                                    

Cosí il piano poteva iniziare.
Tommaso era in divisa a centrocampo e l'allenatore era lí che lo osservava.
Prese la palla ed iniziò a fare qualche palleggio, quando la divisa gli cadde di dosso e si sfilacció tutta quanta. Il pallone si sgonfiò lentamente.
L'allenatore era furioso:
"Cosa sono questi scherzetti da dilettante? Cambiati e fai qualche tiro in porta!!"
"No mister, li faccio subito"
Cosí, in mutande prese un altro pallone e tiró in porta... Lorenzo lí dietro scacciava tutti i palloni che tornavano indietro.
Cosí la prima,la seconda e anche la terza palla tornó indietro.
Le palle ormai erano tutte rotte e sgonfie... E non erano le uniche.
L'allenatore furioso non ne poteva più:
"Basta!! Non ti permetteró mai di giocare nella mia squadra!"
E se ne andó.
Appena uscì dalla porta, ecco partire i fuochi d'artificio.
"SEI FREGATO"
Che risate.
Tommaso in preda a panico corse a coprirsi ma non prima di avergli scattato una bella foto in mutande.
Lorenzo mi corse incontro:
"HAHAHAH TI PREGO DIMMI CHE HAI VISTO TUTTO"
"Si ahahaha, che figuraccia, gli ho scattato una foto in mutande."
"Devo essere geloso?"
"Nahh. Non fa per me"
"Va bene Elena, ma adesso ti vorrei portare da una parte"
Salii sull'auto di Lorenzo, rossa fiammante era davvero bellissima.
Arrivammo in un locale, era enorme e c'erano ballerine ovunque. Ero un po' gelosa. Lorenzo chiese i suoi soliti alcolici.
Io presi un bicchiere di coca cola.
"Bevi la coca cola in un pub?"
"Lorenzo, non bevo alcol e lo sai"
"Dovresti invece"
E così inizió a bere. Uno,due,tre bicchieri. Cercai di farlo smettere ma l'alcol prese il sopravvento.
Ero terrorizzata. Perchè beveva così tanto?
Ad un certo punto andó da una bionda in fondo alla sala.
Lei sembrava conoscerlo, io ero vicina e potevo ascoltare la loro conversazione:
"Amore sei tornato"
"Perchè dove ero andato?"
"Dai Lorenzo non fare così, baciami come hai fatto la settimana scorsa"

UN ATTIMO
COSA?

La settimana scorsa? La settimana scorsa lui era con me. Lui è sempre stato con me. Almeno credo

Si baciarono davanti ai miei occhi.

Lorenzo era ubriaco, ma se davvero aveva baciato quella stronza anche la settimana scorsa allora era finita.
Le labbra che poggiava sulle mie, cinque minuti prima le poggiava su una bionda che non ho mai visto prima.
Ero furiosa.
Ma anche disperata.
Corsi via piangendo.
Non avevo mai provato un dolore simile, mi chiedevo perchè, non ero abbastanza? Insomma. Non ero alla sua altezza.Tornai a casa piangendo e mi misi a dormire.

Il mio anno al liceoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora