Capitolo 35

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6/9/2013.                    Torino

Ciao Chiara,
Non sono sicuro si inizi una lettera così ma che differenza fa io una lettera mica l'ho mai scritta, ma proverò ad arrangiarmi,nell'ultimo mese lo abbiamo fatto spesso e se stai leggendo la lettera allora sono morto oppure in coma,o semplicemente mi risveglierò e non la leggerai mai ma ora,chissà perché ho la brutta sensazione che questo sarà il mio ultimo schizzo,la mia ultima dose,così voglio raccontarti il perché di questa mia decisione dopo mesi.
Voglio incominciare col dirti subito che non è colpa tua amore,non centri assolutamente niente con questo e mi assumo tutte le colpe per avertici portato in questo mondo di merda fatto di spadina e ero,dottori e crisi di down,tu sei un fiore è solo ora mi sono accorto che mano a mano ti ho fatta appassire,sei stanca e dimagrita,a volte ti vedo scartare il cibo nel piatto o come i jeans che ti cadono e quindi devi mettere quel pantalone aderente che usate voi ragazze,non lo ricordo mai il cazzo di nome ,ho visto stamattina che hai lasciato i jeans sulla scrivania perché di stare su proprio non ne volevano sentire.
Questi mesi sono stati i più belli della mia vita,la vacanza,il nostro fidanzamento,ieri ero così felice quando hai detto che volevi sposarmi che sta notte non ho dormito,l'amore con te e le tue carezze,tutto,ho adorato tutto anzi ho amato tutto d'altronde amo te,
Ma non sono io questo.
Io non sono questo,mi sento inutile in questo corpo,non potersi mettere le scarpe Da solo o il dover farsi aiutare a vestire proprio non mi va giù,io non sono così,mi manca correre e camminare,andare sul motorino,fare sesso come si deve,fare la doccia da solo o semplicemente pisciare.
Io ho smesso di vivere quando Giuseppe è morto.ho smesso di respirare e piano piano sono morto,tu sei il mio unico incentivo che mi spinge la mattina ad alzarmi dal letto,a non bucarmi più anche quando  ne sento le necessità e scusa se ora non sono coerente con quello che scrivo ma non ce la faccio più.
Ho bisogno di farmi.
Ho litigato con mia madre.
Mi ha attirato a casa e dentro c'era quel figlio di puttana di mio padre sai...
Neanche la morte di Giuseppe è servita per farla svegliare e mandarlo a fanculo no...Giuseppe è solo un'altra vittima del sistema così ho capito che il mondo non cambierà mai e che io sono feccia proprio come lui,la genetica non mente. É stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ed eccomi qui seduto sul pavimento freddo con le gambe che stanno in posizioni anomale a scrivere questa lettera.
Amore mio io non c'è l'ho fatta ma tu,tu si,tu devi farcela e non ti ho abbandonato questo mai,sto solo cercando di chiudere gli occhi e dormire un po', sto solo cercando di proteggerti da me stesso e da quello che diventerò perché io non posso offrirti proprio nulla.
Ricordi quando mi dissi che prima di conoscermi avresti voluto andare a studiare a londra ? Bhe io penso che tu debba farlo,prendi una valigia e mettici tutti i tuoi sogni amore mio,qualsiasi cosa tu la puoi fare,non lasciare che la mia morte sia la cifra che ti definisca,vivi angelo mio,sposati,fai dei figli,visita terre sconosciute dal nome attraente,assaggia nuovi cibi e guarda le cose sempre con occhi diversi non con scetticismo perché anche se una cosa da fuori sembra brutta dentro magari è spettacolare,non ascoltare gli stupidi e neanche i sapientoni,decidi per te stessa perché sei tu il capitano della tua vita e a te,a te amore mio spetta deciderne la direzione.ti amerò sempre,e ti aspetterò in eterno ma tu promettimi di vivere la tua vita al meglio e a pieno delle tue possibilità.
Sempre tuo,
Fabrizio.

Oggi finalmente me ne andrò. Torino la mia città è diventata troppo stretta per me,la gente passa e dietro le spalle mi indica e sussurra"quella stata con un tossico,povera ragazza" ma io non voglio fare compassione a nessuno,così faccio finta di niente e cammino a testa alta,ma per quanto potrò reggere così ? Questa è una domanda che mi saltava nella mente da un po' finché  un giorno non mi sono impuntata e ho deciso per me stessa,per il mio futuro per la mia sanità mentale.

"Mamma,papà devo parlarvi"
"Stai bene?" Mia mamma mi chiede,
"Parto"
"Parti ?" Ripetono insieme
"Si,vi ricordate che prima di...Fabrizio io volevo andare studiare a londra..."
Annuirono confusi,
"Ho deciso che ci andrò così tre settimane fa ho chiamato il college e hanno detto che sarebbero felici di ammettermi e mi hanno offerto una borsa di studio completa pagata così andrò ho bisogno della firma, i soldi non sono un problema ho dei risparmi"
Mio padre tirò fuori il libretto degli assegni e mi disse solo
"quanto ti serve?" .
Ora sono su questo aereo pronta ad affrontare il mondo,pronta a dimenticare tutto perché ormai non so più chi sono ho bisogno di riscoprirmi,ho bisogno di iniziare la mia nuova vita senza Fabrizio e per farlo devo andarmene,in un posto in cui nessuno mi conosce.sarò invisibile.sarò quello che voglio essere ora basta,basta tutto voglio respirare.

Amore tossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora