Capitolo 2

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Ecco il giorno in cui l'avrei finalmente conosciuto arrivò , mio padre doveva andarlo a prenderlo alla comunità maria stella alle 5 quindi sarebbe arrivato a casa per le 7 per via di tutte le pratiche burocratiche e la comunità distava 30 minuti da casa nostra , il papà ci disse che ogni mercoledì doveva tornare in carcere per fare dei corsi di recupero e quindi visto che non sempre loro erano disponibili noi dovevamo accompagnarlo e chiamando il numero scritto in un bigliettino che teneva in mano , sarebbe arrivato il pulman comunale per disabili che lo avrebbero accompagnato

Sostanzialmente noi servivano per compagnia , la risposta di mia sorella fu :

" Non ci penso neanche " allora io mi offrì per quando loro non potevano e papà mi diede un bacio sulla fronte ,alle 4.30 papà partì da casa insieme alla mamma

Io aspettai con ansia che le ore passassero e pulì la casa 10 volte finché mia sorella non mi disse di smetterla poi alle 7 il mio cellulare squillò , era la mamma , io risposi e mi disse di far scendere mia sorella in strada perché papà la voleva allora maria scese ma non era molto contenta ,

Mi affacciai al balcone e vidi la macchina di mio padre una rang rover nera e la portiera posteriore si aprì , mio padre prese la sedia a rotelle dal bagagliaio e la mise vicino alla portiera e un ragazzo si sistemò con fatica per via del dislivello dell'altezza della macchina e poi si avviò al portone allora corsi subito ad aprire e lui entrò

Poi vidi che l'ascensore era stato chiamato e immaginavo di vedere insieme a lui mia madre e invece 10 secondi dopo vidi le porte dell'ascensore aprirsi e un ragazzo uscire .

Appena lo vidi rimasi a bocca aperta perché era bellissimo , occhi azzurri capelli neri rasati con il ciuffo scalato che cadeva sulla destra , cappellino nero girato al contrario della J,pearcing al sopracciglio sinistro ,

Aveva il tatuaggio di due stelle nella parte sinistra del collo a 3 cm dall'orecchio con dentro le iniziali A e G , era magro ma muscoloso , doveva essere alto circa 1.95 ma da seduto non riuscivo a capire la sua altezza e sotto una maglietta maniche corte nera si capiva che aveva gli addominali e dallo scollo della maglietta si intravedeva un'altro tatuaggio tipo una frase ma non riuscivo a leggerla ,

Aveva dei pantaloncini neri con le strisce laterali rosse che gli arrivavano al ginocchio e infine un paio di air force basse nere , aveva altri tatuaggi che gli ricoprivano le braccia, non riuscivo a distinguerli,senza volere le guardai e vidi che c'erano dei buchi di siringa e da questo si capiva che non da tanto aveva smesso di bucarsi forse non era stata neanche una sua scelta,

Lui notò che gliele stavo fissando allora le guardò e mi disse :

"belle vero ?! " Io distolsi lo sguardo e lo guardai negli occhi come per chiederli scusa poi disse :

" fa niente " con aria un po' scortese e infine aggiunse

" Bella mi fai entrare o dobbiamo stare qua tutto il giorno ?!" Io risposi

" A si scusa prego ti faccio vedere dove dormirai "

Poi entro con una spinta ma fece una smorfia di dolore e gli dissi

" Tutto ok ? "

" Si sono solo stanco " mi disse Fabrizio

Poi gli feci vedere la stanza

" Con chi la condividerò ?! "

" Bhe con me ... "

Allora mi sorrise e disse

"Mi sta bene bella "poi io risi e infine continuò col dire

" Senti bella ho finito le sigarette sta sera accompagnami al distributore che sto sclerando io senza fumare non riesco a stare , o un vizio o l'altro " allora io annui poi spostai la sedia a rotelle e il deambulatore per farlo avvicinare al letto , poi sentì la porta aprirsi e la voce di mia sorella che diceva a voce abbastanza alta

Amore tossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora