Capitolo 1

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A l'inizio di luglio mio papà disse a me e a mia sorella più grande di due anni che alla fine di agosto precisamente tre settimane prima dell'inizio della scuola , avremmo ospitato un ragazzo di 17 anni , che veniva da una comunità di recupero per tossici dipendenti poi aggiunse che era in sedia a rotelle quindi ci raccomandò che avremmo dovuto aiutarlo tanto .

Io rimasi sbalordita quando c'è lo disse perché in passato avevamo già ospitato dei ragazzi che venivano dalle comunità ma nessuno di loro era disabile quindi questa era una cosa nuova per tutti poi il papà continuò a dire che lui sarebbe restato con noi in prova per 1 anno ma se non sarebbe cambiato allora avrebbe dovuto fare ritorno al carcere minorile neanche in comunità .

Io quella notte non chiusi occhio e mi immaginavo il ragazzo, mi immaginavo il suo volto , i suoi capelli, il suo carattere , il suo modo di vestire quindi se era un tipo alla moda o no , se ascoltava musica rap o se non l'ascoltava proprio e sopratutto se era bello !

Finalmente un mese dopo mi accorsi che l'indomani sarebbe arrivato il ragazzo a cui avevo pensato molto e sopratutto che all'inizio della scuola mancavano 3 settimane . Io avrei dovuto frequentare il secondo anno di superiore in un'istituto tecnico con indirizzo turistico .

Uscii il pomeriggio con le amiche e tornai alle 6 precise a casa con il solito pulman . La fermata distava 30 metri da casa mia quindi ci misi meno di cinque minuti ad arrivare e nel frattempo mentre camminavo ascoltavo con le mie cuffiette una canzone di lana del rey molto conosciuta che davano spesso alla radio .

Presi le chiavi dalla borsa e aprì il portone poi presi l'asciensore perché non avevo proprio voglia di fare cinque piani a piedi con il caldo che faceva , apri la porta di casa e vidi subito nell'entrata degli oggetti come un deambulatore , una sedia rotelle senza l'appoggia piedi , un'armadio bianco di plastica , stampelle e scatoloni con la chiusura ermetica con scritto a pennarello su ogni scatolone medicine , garze , punture , flebo , guanti, sedia e sacche Poi sentii la voce di mio padre arrivare dalla cucina e li mi diressi poi mi disse :

" Chiara siediti che dobbiamo parlare"

Io lo feci e poi lui continuò dicendo

" Maria tu dormirai nella stanza degli ospiti perché per la roba di Fabrizio è troppo piccola "

Io pensai che almeno sapevo il suo nome è che Fabrizio era un bel nome da duro poi mio padre continuò col dire

" tu chiara dormirai in camera con Fabrizio e dopo mi aiuterai a sistemare la roba in camera tua e voglio che voi due fate amicizia perché a settembre abbiamo deciso io e la mamma di scriverlo alla tua scuola , nella tua classe "

A mia sorella andava bene la sistemazione perché non andavamo d'accordo quindi non condividere la stanza con me per lei era una cosa bellissima e io pensai invece che avrei dovuto dormire insieme a uno sconosciuto e la cosa mi intrigava , poi

Mettemmo tutto in ordine il contenuto degli scatoloni nell'armadio bianco e lo posizionammo in camera mia , la sedia nella doccia e la sedia a rotelle e il deambulatore vicino al letto di Fabrizio .

Alle 10.00 uscii di casa con le mie amiche e a inizio serata carola mi disse :

" Sei felice di incontrarlo ? "

" sono soltanto curiosa "

Poi non mi fecero altre domande .

Tornai verso mezzanotte a casa e andai subito a letto anche se ci misi molto ad addormentarmi ...

Amore tossicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora