Capitolo 9

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POV chiara

Era giovedì e oggi fortunatamente non c'era scuola per colpa di uno sciopero, anche se potevo dormire decisi comunque di alzarmi presto verso le 8, Fabrizio dormiva ancora e verso le 11.30 sarebbe dovuto andare a fare fisioterapia in ospedale .

"CHIARA !" sentii la voce di mio padre chiamare il mio nome dalla cucina , mi diressi e disse

"Tesoro oggi dovrai andare tu con Fabrizio io vi accompagno e vi vengo a prendere perché alle 12.00 ho un'appuntamento , per le 13.30 vi verrò a prendere "

Grandioso avrei dovuto accompagnalo io, annuì soltanto a mio padre e andai a prepararmi , mi misi un paio di jeans a vita alta skinny e una mogliettina color sabbia del tessuto dei maglioncini , ormai iniziava a far freddo , mi truccai leggera giusto un po' di mascara e lucida labbra pesca , si fecero le 10.45 decisi di svegliare Fabrizio , gli appoggiai una mano sulla spalla e dolcemente lo scrollai ,

"Alzati "

A quella parola un po' fredda si stiracchiò e stropicciò gli occhi poi con uno scatto di mise seduto sulla sedia a rotelle , io decisi di uscire dalla camera per andare a prendere le medicine , ci misi un po' per darli il tempo di vestirsi, 15 minuti dopo tornai con tutte le cose e bussai prima di entrare disse un semplice avanti , era vestito come sempre tutto di nero, i soliti jeans skinny strappati sulle ginocchia e maglietta a manche corte nera attillata che lasciava vedere tutti i suoi tatuaggi presenti sulle braccia e air force nere basse , presi uno sgabello e mi sedetti vicino a lui ,

" Posso?" gli chiesi mostrandoli la medicine e la siringa , fece cenno di si è mi porse il braccio , picchiettai sulla vena e feci uscire l'aria dalla siringa poi gliela feci , tolta con un pezzo di cotone gli tolsi la goccia di sangue che era uscita e pulita mi soffermai a guardare il braccio e il buco era presente e ben evidente , gli passai sopra le dita dolcemente poi alzai la testa e lui mi stava guardando ma non diceva nulla ,

"S-scusa i-io non dovevo " balbettai prima di alzarmi ma una mano mi prese il braccio

"Ehi non preoccuparti" disse francamente poi buttai tutta la roba e ci dirigemmo verso l'uscita , in ascensore gli dissi

"Spero non ti dispiaccia ma oggi papà non potrà venire con te così verrò io , ti aspetterò in sala d'aspetto" lui fece si con la testa , solo perché avevamo avuto uno scambio breve di parola non significa che mi sia passato tutto e che sia tutto come prima quindi aspettarlo fuori mi sembra la cosa giusta.

Uscimmo dall'ascensore e ci dirigemmo alla macchina, ci sedemmo e mio padre ci portò all'ospedale , il viaggio ? bhe è stato silenzioso , qualche volta senza farmi vedere lo guardavo , sul suo volto notavo preoccupazione e per quanto ero incazzata avrei voluto abbracciarlo e dirli che sarebbe andato tutto bene ma non lo feci .

Arrivati ci fecero aspettare in una sala , aveva la testa bassa,le mani sulla testa e i gomiti sulle ginocchia , sembrava preoccupato , 20 minuti dopo un'infermiera annunciò il cognome di Fabrizio e disse rivolta a me che potevamo seguirla per andarsi a cambiare , io gli seguii poi sarei rimasta fuori dalla stanza , entrammo in questo camerino e passai lo zaino a Fabrizio , si sfilò la maglietta , rivelando il suo corpo perfetto con gli addominali e tutti i suoi tatuaggi , poi si tolse le scarpe , sarebbe rimasto in calzini per farla , ed erano totalmente neri come al solito e in fine si sfilò anche i pantaloni , poi si infilò una t-shirt nera come al solito e arrivato a i pantaloncini neri ,faceva fatica a tirarli su tanto che si stava innervosendo lo potevo vedere dalla vena pulsante sul suo collo

"Ehi ti aiuto io , metti le braccia intorno al mio collo , tre due uno " e lo alzai , con una mossa gli alzai i pantaloni poi alzai lo sguardo e lo vidi li , alto come pochi , non era neanche con le gambe del tutto dritte , era veramente alto , abbassò la testa e ci ritrovammo faccia a faccia , per fortuna a non farmi cadere c'era un'armadio , poteva sostenere la mia schiena , vedo i suoi muscoli tirati , cercava di non poggiare tutto il suo peso su di me infatti non era pesantissimo , ad un certo punto quando eravamo tanto vicini da sentirlo buttare fuori l'aria dal naso , una smorfia di dolore comparve sul suo volta , abbassai lo sguardo e notai le gambe che gli tremavano , con dolcezza lo feci sedere e si sistemò comodo , un minuto dopo l'infermiera entrò

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