POV chiara
Appena uscita dal quel maledetto posto notavo lo sguardo vuoto di Fabrizio perdersi in mezzo all'asfalto del marciapiede , chi era quella donna , questa era la domanda che mi perseguitava , mi accorsi che di lui non sapevo niente , avevo bisogno di delle risposte , troppe domande , troppi pensieri , il mio cellulare squillò erano le 2 del pomeriggio , Fabrizio ci aveva messo di più perché avevamo incontrato quella donna , risposi era mio padre ,
"Amore non c'è la faccio a venirti a prendere , scusami ma questo cliente mi sta trattenendo dovrete andare a piedi scusa bambina a dopo" e senza avere il tempo di parlare , di ribattere , mi attaccò in faccia
"Merda !" dissi Fabrizio girò la testa con aria interrogativa
"Mio padre non può venire ci tocca passeggiare " feci un sorrisetto che lui ricambiò ,
"Ti porto in un parco ti va ?" Gli chiesi , non avevo proprio voglia di tornare a casa anche perché sapevo che se saremmo ritornati tutto era di nuovo come prima , ci saremmo ignorati ,
"Eh andiamo in sto parco " rispose con tono giocoso .
Il parco distava poco dall'ospedale ma il tragitto che fecimo fu silenzioso così lo rese più lungo , ci posizionammo in una panchina e iniziammo a parlare su quanto mia sorella fosse odiosa , ad un certo punto disse
"Mia madre"
"Cosa ?" Dissi perplessa
"Quella donna era mia madre"
Rimasi poco scioccata ,
"E il bambino?"
"Mio fratello , quel bambino l'ho cresciuto io"
"Mi dispiace "
"Anche a me , pensa lo aiutavo sempre a scuola perché non voglio che faccia la mia stessa fine , lui deve avere un futuro migliore"
"Perché hai incominciato ?"
Quella frase mi scappò ma ero troppo curiosa , lo vidi pensare per un po' poi disse
"Mio padre usciva ed entrava dalla galera e quando c'era picchiava mia madre , ero piccolo e non ero forte , quindi subivo e mi nascondevo in camera e iniziavo a cantare per non sentire le urla , un giorno rientrò in galera ,avevo 13 anni , i soldi mancavano , mio fratello era nato così altre spese allora decisi di spacciare , facevo soldi facili e tanti , poi me la offrirono e iniziai a sniffarla e all'età di 15 mi bucavo già , scopavo ogni giorno con ragazze diverse e mi sentivo il re poi mi beccarono , l'incidente e nessuno venne a trovarmi dovetti affrontare tutto da solo si perché sono sempre stato da solo , prima di andare in carcere raccontai a mio fratello che andavo in una casa a fare una missione speciale e appena avevo sconfitto i cattivi sarei andato da lui ."
"Bhe ora hai me, non sei più da solo e qualsiasi cosa la affronteremo insieme nel bene e nel male ok ?"
"Grazie " , Mi prese e mi sistemò sulle sue gambe e iniziammo a baciarci , mi erano mancate le sue labbra .
Tornammo a casa tra una risata e l'altra , l'aria tra noi due ora era più leggera , entrati ci dirigemmo in cucina io presi un sorso d'acqua visto che non bevevo dal mattino ed era quasi l'ora di cena , avevamo passato tutto il pomeriggio in quel parco
"Dove diavolo siete stati ?! vi ho cercati per ore e tu il telefono sempre spento lo tieni ?!"
Mia mamma mi rimproverò come sempre , mi avvicinai e gli lasciai un dolce bacio sulle guancia poi le dissi
"Scusa mammina era scarico "
"Sei perdonata ma la prossima volta mi arrabbio , sul serio chiara non puoi fare di testa tua " si rivolgeva a Fabrizio
"Dai ora sedetevi che è pronta la cena "
L'aria in casa era stranamente calma , la mamma sorrideva , papà sorrideva , Fabrizio sorrideva e persino mia sorella , ci sedemmo ognuno al proprio posto , ed era così bello passare una serata in tranquillità , ognuno parlava si se stesso e poi Fabrizio fece quella battuta è calò il silenzio in stanza
"Prima o poi apposta delle iniezioni di antidolorifico che mi fate , la scambierò con una siringa con l'eroina tanto l'effetto che fa è simile"
Tutti zitti io ero rimasta a bocca aperta la mamma fece cadere la forchetta e mia sorella continuava a fissare il piatto , mio papà di schiarì la voce e poi mi girai da Fabrizio
"Non preoccupatevi davvero scherzavo era solo una battuta è ok , rilassatevi " disse in fine e tutti fecimo un sorriso debole rivolto a Fabrizio .
La cena continuò con un velo di imbarazzo poi verso le 10 tra una risata e l'altra diedimo la buona notte a tutti e ci ritirammo in camera , dopo aver svolto tutti i servizi , vidi Fabrizio tenersi un fianco
"Ehi va tutti bene ?"
Lui fece delle smorfie di dolore e per quanto vedo cercasse di mascherare erano presenti
"Alza la maglia "
Non rispose , girò solo la testa verso la finestra , sdraiato nel suo letto , mi avvicinai e mi posizionai al suo fianco sedendomi , alzai lentamente la maglia e lo vidi , il sacchetti o della pipì con il tubicino sul fianco , non ci avevo mai fatto caso , sapevo che lo portava ma non ho mai pensavo a chi lo cambiasse e quando lo vedevo nudo non guardavo mai il suo corpo solo in faccia per paura di svelare il mio imbarazzo , la pelle attorno al tubicino era arrossata e sembrava dare abbastanza fastidio , lui non mi guardava e io non sapevo che dire , poi presi coraggio
"Quando lo hai cambiato l'ultima volta ?"
"Sta mattina prima di andare in ospedale" mentre lo diceva la sua voce era fredda e distante e con una nota di imbarazzo non mi guardava neanche in faccia e lo potevo capire , io stavo vedendo i suoi punti del corpo più deboli ma lo trovavo bellissimo comunque
"Fabrizio la pelle è infiammata dobbiamo disinfettare tutto e svuotare il sacchetto , vado a chiamare papà "
Lui mi pregò disperatamente prendendomi da un braccio
"No ti prego non lo fare , questa cosa la faccio sempre io , non ho potuto cambiarlo perché eravamo in giro e ci stavamo divertendo , non volevo rovinare tutto per colpa di uno stupido sachettino "
"Da quanto ti fa male ?!" non rispose e io alzai decisamente la voce
"Rispondimi !"
"dalle 4 del pomeriggio io di solito lo cambio quando tu sei in cucina appena tornati da scuola" e fece un'altra smorfia ,
"Merda perché non me lo hai detto , eravamo a casa , potevamo alzarci un attimo dal tavolo"
"Non ho detto niente perché ti saresti preoccupata ma ehi ora aggiusto tutto prendi il disinfettante " feci come mi aveva chiesto e gli portai il tutto , iniziò con la parte più vicina a se ma non riusciva ad arrivare sotto il tubicino perché andava sollevato ,
"Dai faccio io aspetta " presi dei guanti e mi avvicinai a lui , con le mani tremanti gli sollevai il tubicino e gli passai il disinfettante , lui non mi guardava , era molto imbarazzato ed era visibile nel suo viso , gli costava molto essere aiutato , finito l'operazione ora era il turno di togliere il sacchetto ,
"Bene ora cosa dovrei fare ?"
"Gira il tubicino e poi staccalo , devi tirare leggermente "
Merda e se gli faccio male, come se mi stesse leggendo nella mente disse
"Non mi farai male , ormai sono abituato a tutto "
Annuì semplicemente e feci come mi aveva detto , appena lo tolsi vidi una smorfia sul suo volto , doveva essere molto imbarazzante per un ragazzo di 17 anni farlo ma era per il suo bene , svuotai il tutto e poi glielo rimisi ,abbassai la maglia e appoggiai il tutto sul gancetto di. Fianco al suo letto , lo abbracciai e ci baciammo , sdraiati a letto finché non ci addormentammo insieme
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Amore tossico
Chick-LitÈ vero lui è troppo diverso da me ma sono sicura che il destino ci ha fatti incontrare per una ragione e probabilmente sono pazza al sol pensare di cambiarlo ma io e lui siamo una cosa sola noi ci completiamo come un puzzle , lui una volta mi disse...