Capitolo 20

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POV JANE

Attraverso tutto il bosco di corsa . L'aria mi brucia gli occhi e muove tutti i miei capelli scompigliandoli .

Salto radici e sassi cercando di non rompermi niente altrimenti non riuscirei a portare a termine il mio piano ,e sarebbe un vero peccato .

Finalmente avrò la mia vendetta , li ucciderò tutti . Strapperò le loro anime pezzo per pezzo , svogandomi e liberandomi da tutto il male che mi hanno fatto .

Vedo soltanto loro, circondati da un'alone rosso che si allarga sempre di più man mano che il tempo passa. E sorrido pregustando il momento imminente .

Dopo qualche minuto arrivo a destinazione . Le luci sono tutte spente .Giro intorno alla casa cercando almeno una finestra aperta , ma non ne trovo nessuna , solo quella della soffitta , la mia vecchia camera .

'come diavolo avrà fatto Jeff a salire  quella volta ' mi chiedo .

Scuoto la testa rimproverandomi per aver solo sprecato un misero pensiero su di lui .

Mi avvicino al muro , studiandolo per capire come fare ad arrampicarmi . Trovo qualche sporgenza e piano piano riesco ad arrivare in cima .

la mia stanza e completamente andata a farsi benedire . Il letto è sparito come il mobile con tutti i miei coltelli e i miei disegni...... stringo le mani a pungo e mi mordo la lingua evitando così di urlare tutte quante le imprecazioni che in questo momento mi affollano la mente .

Come hanno potuto . Mi avvicino lentamente alla parete e mi chino verso quel grosso mucchio di fogli strappati e un po' bruciacchiati .

Il lavoro di tutta la mia vita distrutto per ... per un capriccio . Se io non avessi voluto andarmene, tutti i miei disegni , tutti i miei ricordi , tutte le mie passioni  sarebbero ancora con me . Ma io per puro egoismo desideravo essere libera , liberarmi da tutte le cattiverie che mi procuravano i miei parenti. Sono stata proprio una stupida ad andarmene con Jeff quella notte ,ma poi  perchè l'ho fatto ? Cosa mi ha colpito tanto di lui per seguirlo? . Manco lo conoscevo ! Sono proprio una stupida .

Il mio corpo è scosso dai singhiozzi mentre formulo questo pensiero . Un singhiozzo un po' più forte scappa dalle mie labbra e, per evitare che tutta la casa mi senta ,mi metto la mano davanti alla bocca.

Faccio un respiro profondo calmandomi , poi immergo le mani nel mucchio e le quando le tiro fuori stringono un foglio intatto : è un ritratto di Jeff . 

L'avevo fatto la mattina seguente , dopo che la notte me lo ero ritrovato spalmato sopra .

Guardando quel disegno ,inizio a ricoradare il perchè lo avevo seguito quando mi aveva proposto di andare con lui :ricordo che quelle poche volte che gli ero accanto stavo bene , mi sentivo al sicuro . Ogni volta che guardavo i suoi occhi gelati , il ghiaccio che circondava il mio cuore si scioglieva e la tristezza che provavo svaniva.

La rabbia mi invade e stringo talmente forte le mani a pugno che stropiccio il foglio .

Io non sono egoista , non è stata colpa mia se  tutto ciò a cui tenevo è andato distrutto . È colpa dei mie genitori e delle due stupide galline .

Piego il foglio in quattro e lo infilo in tasca mentre, lentamente, scendo le scale per arrivare al secondo piano .

Il corridoio é buio e posso sentire mio papà che russa .

'Ma ancora per poco ' mi fa notare la stessa voce che mi a fatto compagnia durante la morte della mia amica . Sorrido contenta di avere qualcuno dalla mia parte e entro nella prima stanza : quella di Molly .

Insieme a te posso || Jeff The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora