Presentazione

352 12 0
                                    

Era un giorno come tanti, forse non come tanti per tutti ma almeno per me.
Era finita la scuola, appena finita, ricordo nei corridoi voci assordanti di ragazzi e ragazze in festa che si accordavano per uscire, vedersi, e altri che nonostante la gioia si preparavano psicologicamente a rivedere questo carcere anche d'estate (sapevano di non essere stati proprio dei geni durante l'anno). Ricordo i professori che sembravano quasi essersi liberati di un peso insopportabile, quando non capiscono che per noi studenti, il grande peso sono loro il 90% delle volte e non la loro materia.
Era finita la scuola, ricordo questo, ricordo che salutai i miei compagni, non sapevo se li avrei rivisti tutti l'anno successivo, ricordo che piansi con la mia migliore amica perché sapevo che con i suoi vari viaggi non l'avrei potuta vedere, lei e sua madre amavano viaggiare, giravano il mondo ed io la invidiavo parecchio per questo.. anche per il rapporto madre figlia che aveva ma di questo ne parleremo un'altra volta, quindi scesi di corsa per le scale, la mia scuola non era una delle più belle e conosciute ma c'era sempre odore di colore ovunque, sì se ve lo state chiedendo io frequento un liceo artistico, ovunque mi voltavo vedevo colore e graffiti e questo rendeva più bella ogni mia giornata, ricordo che solo la vista della prima parete, all'entrata, mi faceva passare ogni ansia pre-compito .. Certo la fregatura è che passata la prima parete, l'ansia tornava. Sì perché dovete sapere che io e l'ansia siamo un'unica cosa, forse è l'unica che per me c'è sempre stata, anche se in quei giorni devo ammettere che non andava troppo male, ma tornando a noi.. Correvo per le scale, uscii dalla scuola sorridendo e salutando i miei ultimi amici girai a destra, come sempre lui mi stava aspettando..
Come potrei parlarvi di lui se voi non avete la più pallida idea di come sia io?
Piacere di conoscervi, sono Mia Wosh, ho 16 anni e non sono una ragazza 'perfetta'.
Vi dirò che io ho sempre pensato di essere l'anti-perfezione, sì perché in questa società la 'perfezione' è tutto tranne che una ragazza come le altre, che cerca affetto, in questa società la 'perfezione' non sono le ragazze serie, in questa società la 'perfezione' non sono le felpe, un jeans e un paio di converse.
Smettetela di sperarci amiche mie, che restate in camera a piangere con le cuffiette nelle orecchie, perché la società non cambierà mai, bisogna sopravvivere alle critiche, perché di queste il mondo vive.
Sono Mia Wosh, e questo è l'inizio di un grande numero di ricordi, un numero infinito di ricordi.
Ricordi che mi hanno strappato l'anima.

Vomito ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora