Capitolo 8

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Sì non pensavo di poterlo dire, ma io per una volta nella mia vita amai un lunedì. Perché cazzo fu forse il giorno più bello della mia vita, un inizio settimana magnifico. Ricordo ancora..

Era lunedì, passai la giornata in piscina come ero solita fare, giocai a carte con gli amici che mi rimanevano, quelli che non mi giudicavano, o che ancora non lo avevano fatto, quel giorno Austin avrebbe avuto una partita di football, sì perché era il periodo dell'anno in cui si svolgevano i tornei fra i villaggi, e lui era uno dei giocatori più bravi che io avessi mai visto. Si fecero le 20.05 di sera, la partita era alle 21.30 destinata a finire prima delle 23.00 orario in cui io dovevo essere presente all'appello (chiamiamolo così) in piscina per i balli di gruppo.
Sì perché ricordo che dopo quel litigio in pizzeria mio padre voleva sapere sempre dove ero, e con chi soprattutto. Ero controllata ventiquattro ore su ventiquattro e non era una bella cosa credetemi. Mangiai e verso le 21.00 ero già pronta, così affacciai al terrazzo..

Mia: Tyleeer devi venire ai campi?
Tyler: Mi sistemo e andiamo.
Mia: D'accordo.

L'appartamento di Tyler era al pian terreno davanti il mio che era un primo piano, da qualche giorno era arrivata anche la sorellastra di Tyler, figlia del compagno della madre, Mary, una ragazza alta mora di 16 anni, alla quale ricordo che mi affezionai parecchio.
Scesi, urlai il nome 'Tyler' non so quante volte, poi finalmente uscì con Mary, dicendomi che sarebbe venuta anche lei. Andammo ai campi, salutai Austin, sorridemmo entrambi imbarazzati, l'abbracciai. In quel momento volevo solo vederlo giocare e tifare per lui.. Quando l'addetta ai turni dei campi avverte che la partita avrebbe ritardato di un'ora (e che quindi io non avrei potuto vederlo giocare). Gli feci compagnia fino all'orario in cui dovevo essere presente per i balli, ricordo che Tyler offrì a me e ad Hanna dei drink, io presi della semplice Vodka alla pesca, Hanna una Capiroska (o come diavolo si scrive, qui c'è gente che vomita ricordi non nomi di cocktail.)
Ricordo che Tyler si era preso una bella cotta per Hanna, ricordo anche che però lei non ricambiava.
Dopo aver bevuto io ed Hanna eravamo di buon umore e ballammo così tanto che ci facevano male i piedi, ma nonostante tutto salii sopra il palco per ballare delle cose imparate l'anno passato, era bello stare sopra il palco, le persone ti guardavano e più mi guardavano più mi sentivo invincibile.
Penserete 'Mia sei uscita pazza? Non hai potuto vedere Austin giocare, hai solo bevuto e ballato, per questo sarebbe un fantastico lunedì?' beh calme, ho detto forse di aver finito i ricordi?..
Finirono i balli, era l'01.00 di notte, staccarono la musica, Tyler venne da me e Mary a dirci se ci andava di uscire con la macchina a fare un giro, ed ovviamente sarebbe venuto anche Austin. (Sì, Tyler fu il mio angelo custode quella sera, perché nonostante tutti lui mi aiutò.) dissi che era impazzito, scoppiai a ridere, i miei non mi avrebbero mai fatta uscire dal villaggio figuriamoci di notte con lui alla guida. Tyler mi guardò sorrise, e disse..

Tyler: Ci penso io. Chiama tuo padre.
Mia: Sei scemo. (Dissi prendendo il cellulare e chiamando mio padre)

Diedi il telefono a Tyler e lo guardai parlare al cellulare per cinque minuti, cinque lunghissimi minuti. Tornò e mi disse, 'preparati, preparatevi, si esce' ricordo che ringraziai il cielo, sarei stata con Austin senza nessuno che ci potesse giudicare o allontanare, ringraziai Tyler e con Mary andammo da me a vestirci, ci mettemmo circa mezz'ora (il drink e i balli.. Diciamo che non avevo un aspetto presentabile, dovevo per forza cambiare abiti.) ci preparammo e scendemmo da Tyler stufo di aspettare ancora..

Mia: Tyler mio padre non mi farà mai venire se scopre che c'è anche Austin lo sai vero?
Tyler: Sta tranquilla ho già detto ad Austin che lo prendo all'entrata dei campetti così non ci vede nessuno..
Mia: Grazie Tyler ma se qualcosa va male.. Se i nostri ne parlano?..
Tyler: Sta tranquilla.

Andai in piscina a dare le chiavi di casa ai miei, sprizzavo gioia da tutti i pori..

Papà: Mia guarda che se scopro che c'è anche Austin io ti spezzo le gambe. (Mi disse con uno sguardo pieno di rabbia.. Mi fece paura)
Mia: Ha organizzato Tyler, non so chi verrà (balbettai..)

Corsi in macchina, mi misi nei sedili posteriori, recuperammo Austin e partimmo.. Fu una serata fantastica, rimanemmo abbracciati e coricati per tutto il tempo, con sottofondo di musica che passava da house a pop (Tyler amava i remix) ricordo anche che entrambi non riuscivamo a fare nessun primo passo, ricordo che io alzavo la testa, che lui la abbassava, che le nostre labbra si sfioravano, ricordo gli occhi curiosi di Mary e Tyler che ci guardavano di nascosto dagli specchietti.. Ricordo le mie mani fra i suoi capelli ricci..

Austin: Ei chi ti avevo detto che poteva farlo? (Disse con voce antipatica)
Mia: Cristal (Dissi seccata e allontanandomi)
Austin: Stupida. (Riprendendomi e facendomi le coccole)

Arrivammo a destinazione.. Scendemmo dall'auto e.. Cazzo, mi prese la mano.

Vomito ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora