Capitolo 31

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"Perché stiamo facendo l'amore?" Questa frase continuava a ripetersi nella mia mente. "Perché sta succedendo? Perché sto facendo questo?" e poi anche i miei sensi di colpa "Con Ben hai aspettato dieci mesi Mia! Che stai facendo?! Cosa stai combinando adesso.." Ma non riuscivo a fermarmi.
Ricordo che lo volevo, lo desideravo con tutta me stessa, per la prima volta nella mia vita mi sentii bene in una situazione tanto complicata. Mi sentii di appartenerci a quella situazione, come se avessi trovato il posto perfetto per me, come in un puzzle.

Così alla fine di tutto ciò, ci alzammo e dopo qualche altro bacio mi accompagnò come ogni sera a casa

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Così alla fine di tutto ciò, ci alzammo e dopo qualche altro bacio mi accompagnò come ogni sera a casa.
Mi ricordo, che avevo una strana sensazione nello stomaco, qualcosa che mi metteva ansia, paura, avevo bisogno di scrivergli. Andai a letto, ma mi alzai e corsi davanti allo specchio.
Vidi una persona allo specchio che non avevo mai visto, una persona che non ero io, una ragazza che stava facendo cose sbagliate e probabilmente con la persona sbagliata, una ragazza che però sorrideva, sembrava così contenta.. Così normale, come tutti gli altri adolescenti. E così spensi la luce e decisi di scrivergli..

Mia

Buonanotte Austin, sappi che io ho fatto ciò che ho fatto sta notte perché provo qualcosa di forte, spero che tu non mi abbia presa per una facile..

Ricordo che mi addormentai con le lacrime al volto, ero sorridente ma quella sensazione d'ansia non andava via, chiamiamolo sesto senso femminile.
Mi svegliai con le valigie quasi completamente piene, mancavano le ultime cose da prendere ma prima decisi di andare in piscina per salutare tutti e fare almeno i miei ultimi balli di gruppo. Però ricordai il messaggio della notte prima (cazzo non era un sogno..) e andai a controllare il cellulare. Trovai un messaggio..

Austin

Tranquilla, io so cosa ho capito

Quel messaggio mi fece pensare..
Decisi di scrivergli e di dirgli che avevo il tempo di salutarlo, che mi rimaneva ancora qualche ora e che avevo ancora la sua felpa e avevo intenzione di restituirgliela, così venne in piscina ed io iniziai a fare le solite attività. Ma la felicità non c'era più, non sentivo più quel pensiero di spensieratezza di tutti gli altri giorni, cosa mi stava succedendo? E perché quella paura, quella strana forma di ansia era ancora presente?
Mio padre mi disse che dovevamo andare, ed io trattenni le lacrime.
Sentivo bruciare la gola, il naso e continuavo a ripetermi "non qui, non ora" così guardai Austin, e lui capì.
Io capii invece che nulla sarebbe tornato come prima. Andai a salutarlo e gli diedi la felpa (o almeno provai, non voleva proprio prenderla) ma lui continuò ad allontanarsi..

E scusate se avvolte interrompo il mio racconto.. Ho bisogno di riprendere fiato, perché non riesco a fermarmi, perché continuo a vomitare e vomitare questi ricordi che sembrano prendere possesso di me..

Vomito ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora