Capitolo 21

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"Yo solo quiero darte un beso"

Quando rientrammo in piscina c'erano i miei, erano appena tornati dalla città, avevano finito le loro commissioni, insomma c'erano. Ci videro mano nella mano, stavano iniziando i balli di gruppo così lasciai Austin al biliardino dove c'erano tutti i ragazzi, gli diedi un bacio e corsi a ballare (sapevo che anche da lontano avrebbe sbirciato per vedermi ballare). I miei videro tutto, ma non dissero nulla, ero così felice che ballai con un'energia mai vista.
Finiti i balli di gruppo andai da Austin ed andammo insieme nelle sdraio infondo alla piscina, volevamo finalmente tornare a sdraiarci insieme senza che nessuno mi rimproverasse.

_Flashback_

Ero lì, con Austin ma eravamo ancora solo amici (anche se ci piacevamo..), con Ben eravamo ancora in pausa ed io ed Austin andammo nelle sdraio infondo alla piscina per giocare un po' con Mario & Luigi (il gioco che gli avevo installato nel cellulare) così ci coricammo insieme ed iniziammo, ricordo che lui aveva il telefono a terra, così decidemmo di restare lì a parlare, isolati dal mondo. Non mi resi conto però.. Che avevo il telefono in modalità non disturbare, così..

Mamma: Mia alzati, ti vuole tuo padre. Non ti vedevamo. (Con aria severa ma anche quasi dispiaciuta, mi preoccupai, loro erano qualche sdraio davanti a noi.. E non me ne resi conto)
Mia: Va bene.. (Ero agitatissima, guardai Austin, anche lui era preoccupato)
Papà: (era nero, mi faceva paura.. Guardandomi negli occhi con uno sguardo orrendo..) Vedi se ti ritrovo così? Ti scordi tutto. Ti spezzo le gambe Mia. Te lo giuro su quanto ti voglio bene che se quell'altra famiglia parla di te e ti guarda io ti uccido. Manco al telefono rispondi.
Mia: (cercai di spiegare la situazione e che io ed Austin stavamo solo parlando ma nulla.. Non ci fu verso) d'accordo..

Ricordo che tornai da Austin che era dispiaciuto per ciò che avevo passato..

_Torniamo a noi_

Eravamo lì nelle sdraio insieme che ci coccolavamo, che parlavamo di quanto fosse bello essere usciti allo scoperto, non doverci più nascondere, quando guardammo l'orario e decidemmo di tornare a casa per cenare e lavarci così da poter tornare insieme la sera.
Quella sera fu una delle sere più belle passate al villaggio. Perché? Beh, avete notato la frase all'inizio del mio racconto no? Vi sembra che io dica frasi senza senso? No.

Ora immaginate con me, Prince Royce Darte un beso, bachata. Io ero lì, dopo aver finito di ballare i miei amatissimi balli di gruppo cominciarono a mettere dei balli di coppia, fino ad arrivare a questa canzone, una bachata.
Iniziai a guardarmi intorno, avevo voglia di ballarla, ma Austin non ne era capace e quindi non si sarebbe mai alzato dalla sedia, quando ad un certo punto, Tony mi prende per ballare con lui. Tony era un animatore, con lui avevo un magnifico rapporto ricordo, lui aveva occhi azzurri, capelli neri, un bel ragazzo con il pearcyng alla lingua.
Così cominciammo a ballare.
Era magnifico ballare con lui, lui era un ballerino quindi sapeva muoversi e sapeva cosa farmi fare, ricordo anche gli occhi di Austin su di me.. Io e lui chiamavamo la 'Bachata' la 'Stricata' (un modo carino per dire che era un ballo in cui i due partner non facevano altro che premere l'uno contro l'altro), ricordo anche che quando finii di ballare lui mi disse scherzando..

Austin: No non mi baciare, levati, vai a ballare la bachata vai.

Come sempre andammo al muretto, tutti avevano bisogno di fumare, compreso Austin. Questa volta eravamo in compagnia, c'erano tanti di noi. È qui che arriva il bello.
Ricordo che quella mattina era arrivato il cugino di Austin, Jake (che scoprii d'aver già conosciuto ad un progetto fra scuole). Jake ricordo che era un ballerino di caraibico da anni, e guardandolo, credetemi, non si sarebbe mai detto. Lui era un ragazzo robusto, aveva occhi e capelli castani ed un carattere un po' strano, non era per niente il tipo di ragazzo che quando lo vedi dici 'balla?'.
Così Austin mi fece una sorpresa.
Prese il cellulare, mise 'Darte un beso', mi prese per le mani facendomi alzare (stavo seduta per terra sul marciapiede) e comincio a ballare con me, davanti a tutti che ci guardavano.
D'accordo, non era un gran ballerino, ma cosa importava? Era lì, lo stava facendo per me, ed era dolcissimo. Era una delle cose più belle che qualcuno avesse mai fatto per me.
Ricordo anche quei 'colpi d'anca' che dava.. Rido ancora solo a pensarci, avevo provato a dirgli che dovevano farlo solo le ragazze, ma era inutile non mi sentiva ahahah..

E parola dopo parola, vado diventando sempre più un corpo senza vita..

Vomito ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora