Capitolo 17

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Torniamo indietro di una settimana.

Ero lì davanti lo specchio, a casa mia, stavo sistemando i miei capelli, ero così emozionata, fra poche ore sarei stata al villaggio ed avrei rivisto Austin e nella mia testa pensavo 'grazie comico, mi stai aiutando a vederlo, ti amerò per sempre' (sì so di essere stupida).
Così andammo in macchina, ed arrivata al villaggio davanti la piscina lo vidi sopra il motore, ricordo di avergli sussurrato 'vieni più in qua che se no mio padre ci vede' ero imbarazzata (eh già mio padre non sapeva nulla di noi) così dopo averlo salutato, come vi raccontai tempo fa, passai tutta la notte con lui per poi tornare a casa.

Vi starete chiedendo 'perché ci stai raccontando tutto questo' beh..
Quando andai al villaggio, nelle due settimane di luglio, conobbi un ragazzo, soprannominiamolo 'panda'.
Panda era il migliore amico di un ragazzo del villaggio (che conobbi l'anno passato), era un ragazzo strano, scuro di capelli e di occhi, occhi che aveva quasi vuoti e spenti, era in carne e nonostante il caldo indossava sempre felpe pesanti. Lo conobbi una sera, io sono quel tipo di ragazza che deve stare simpatica a tutti o non è contenta, così cercai di farci amicizia quando il suo migliore amico (soprannominiamolo 'nigga')..

Nigga: Non lo guardare! (Spingendomi il braccio)
Mia: Perché non dovrei? (Seccata e incuriosita)
Nigga: Fidati per una volta Cristo.

Arrivarono una flotta di persone nelle sdraio in cui eravamo noi, così Panda si allontanò, ed io e Benny (il mio amico bisex) lo seguimmo.
Non so spiegarvi il perché, ma io continuavo insistentemente a fissarlo negli occhi, non mi andava giù ciò che lui mi avesse detto pochi minuti prima

'Io sono indifferente alle persone, amo vederle soffrire, piangere. Non dico a nessuno che lo voglio bene, a malapena lo dico a mia sorella o alla mia famiglia.
Figuriamoci se dovessi affezionarmi a te.'

Ricordo anche che mentre lo guardavo..

Panda: Finiscila (fumando la sigaretta)
Mia: Perché non posso guardarti negli occhi?
Panda: Perché no.
Mia: Perché no? Non è una risposta.
Panda: Sei una ragazza con gli occhi pieni di speranza, ti hanno deluso tante volte eppure continui a dare fiducia alle persone come se fosse niente. Nonostante i tuoi anni di depressione fai la ragazza solare, quella allegra, quella che sorride sempre mentre dentro stai male, e se non ti tagli, se non ti fai del male è un miracolo. Non lasci il tuo ragazzo (parlando per Ben) perché lui ha sofferto molto nella sua vita, per questioni familiari, perché è solo e perché tu vuoi fargli da scudo e proteggerlo, perché sai che sei tutto per lui. Ma non durerà. Non durerà.
Mia: Chi ti ha detto tutto ciò? (Rimasi bloccata.. Scioccata e Benny con me..)
Panda: Lo so e basta.
Mia: Tu..?
Panda: (fece un cenno.. Mi fece capire che ebbi ragione)

Capii che quel ragazzo era uno dei pochi miracolati che possedeva uno dei 'doni di Dio' anche se lui era un non credente.

-Cardiognosi, dono che permetteva alla persona di vedere scorrere la vita della persona che si sta guardando negli occhi, passato e presente ma non il futuro-

Torniamo a quella sera in cui ci fu lo spettacolo del comico..

Dopo aver passato la notte a baciarmi con Austin decisi di tornare in piscina (andiamo mio padre non mi vedeva da troppo e dopo si sarebbe infuriato) tornai e li rincontrai Panda..

Panda: Io cosa ti avevo detto? (Scoppiando a ridere)
Mia: Non ha funzionato..tutto qui.
Panda: Già ti opprimevano i tuoi, non potevi vivere anche con lui che ti opprimeva.

"Ma non durerà. Non durerà."
Torniamo al presente..

Quella notte, quelle parole sembravano riecheggiarmi nella testa, pensai 'cazzo.. Panda aveva ragione, non è durata con lui.. E adesso sto con Austin.. Ed ho bisogno che vada tutto bene..' Quella notte la passai abbracciando la felpa di Austin. Sperando che tutto sarebbe andato liscio nella mia vita d'ora in poi. Pregando che lui non fosse un periodo e che io per lui non fossi un passatempo estivo.

Vomito ricordiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora