Capitolo 29

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Mi addormentai in quello stato di totale confusione e tristezza. Ero stanca, arrabbiata, piena di vuoti dentro. Avevo bisogno di urlare, urlare che non ne potevo più di trovare la felicità e subito dopo perderla, urlare che volevo qualcosa di certo, urlare che non ero abbastanza forte da sopportare tutta quell'incertezza.
In piscina quel giorno fu tutta un'altra cosa, trovai Austin. All'inizio misi il muso, ma dato che lui sapeva già come 'funzionavo' ci mise un attimo a farsi perdonare.

Ricordo.. E sono esausta di ricordare..

Quel giorno in piscina si sarebbe svolto il concorso di 'Miss Wet T-Shirt' (Miss Maglietta Bagnata). Ricordo che mentre eravamo nelle sdraio con i nostri amici, Marc l'animatore sportivo si avvicinò a noi e disse..

Marc: Austin ti va di partecipare al concorso? Faresti da spalla a ragazze, che comunque ti ballerebbero di sopra (mettendosi a ridere)

Iniziai a fissare Austin come a dire 'sfidami. Fallo su.' Ma sempre con aria vaga e menefreghista (non potevo dargli troppo piacere).

Austin: (Fissandomi e cercando di nascondere un sorriso) Mh penso che verrò. (Girandosi verso di me)
Mia: Cosa vuoi? Vai pure. (Spostandomi dalla sdraio)
Austin: Sei stupida. Lo sai che non lo faccio. (Tirandomi a se e baciandomi)
Mia: Tu sei stupido..
Austin: Fra poco vado a casa a studiare ok? Il tempo dell'ultimo bagno
Mia: D'accordo però studia, non dormire. (Scoppiando a ridere e scompigliandogli i capelli)

Austin andò a fare un bagno quando io continuavo a fissare il palco della piscina, e sì. Avevo voglia di partecipare al concorso, solo che avevo un problema.. La grave mancanza di tette. (Pensavate Austin eh? Ammettetelo.) così mi avvicinai per capire qualcosa, lì venni stravolta da Hanna che con la sua capacità di confondere la gente in men che non si dica mi convinse a partecipare al concorso.
Iniziai a cercare una maglia da mettere, a chiedere alle amiche e alla fine Iry, la sorella di Austin, mi prestò la sua maglia bianca bucherellata.
(Fortunatamente quel giorno avevo messo il costume buono)
Arrivai alla cabina musica eh.. Hanna. Dov'è Hanna? Merda. Iniziai a cercarla e quando la trovai..

Hanna: No Mia ho cambiato idea..
Mia: Coome scusa?! (Restai di pietra) no allora non lo faccio neanche i... (Stavo per finire la frase ma..)
Moisés: Mia dai su andiamo.
Mia: No Moisés non voglio più partecipare mi vergogno..
Moisés: Ma cosa dici! Mi servi. Impossibile, andiamo.

Venni trascinata dietro le quinte con altre ragazze e Moisés iniziò a spiegarci cosa avremmo dovuto fare passo per passo in maniera un po' troppo veloce..

Moisés: Allora adesso scendete, andate nel ponte, fate la sfilata ad una ad una, vi mettete in posizione sotto il palco, quando salite scegliete il partner e lì farete quattro sfide. Finito ciò metterete le maglie ed una alla volta andrete sotto il tubo, giù dal palco. Poi tornerete al ponte e farete la sfilata con il partner. Durante tutto ci sarà un fotografo quindi sorridete!
Mia: (inutile dirvi che non avevo capito nulla di ciò che aveva detto, non parlava perfettamente l'italiano e poi andava di fretta perché dovevamo iniziare, così imbarazzata dissi) Okay va bene Moisés! Lo puoi rispiegare?
Moisés: Non c'è tempo Mia! Dai su andate!

In un secondo mi ritrovai sopra il ponte ed io ero la prima ad iniziare! (Nemmeno la fortuna di iniziare dopo per vedere ciò che dovevo fare!) Feci la sfilata in costume e salite sul palco salirono altrettanti partner tra cui Pier, da cui corsi subito (pensate se avessi dovuto fare le sfide con una persona estranea, se devo fare una brutta figura meglio farla con un amico!).
Le quattro sfide erano, fortunatamente parlando per me, di ballo.
1) Ballare come se fossi in discoteca
2) Tuca Tuca
3) Bachata con tre figure
4) Lap dance
Ricordo che durante queste sfide controllavo se c'era Austin, non lo vedevo da quando mi aveva detto dell'ultimo bagno, non gli avevo neanche detto che avrei partecipato! Ma lui non era il mio unico pensiero, durante tutte le sfide, durante soprattutto la lap dance su Pier, avevo gli occhi di mio padre addosso (okay avevamo un grande pubblico, c'erano tantissimi miei amici, ma mio padre. Cioè, MIO PADRE).
Finite le sfide andai a mettere la maglia, mi infilai sotto il tubo ed iniziai a ballare. Lì tantissimi fischi di ragazzi mi incoraggiarono a muovermi ancora.
Ricordo che Moisés dovette fermarne alcuni che mi si stavano gettando addosso. Feci l'ultima sfilata con il mio partner, ero fradicia. Arrivai seconda a quel concorso, a me non importava vincere ma scendere da quel palco e sentire l'intero pubblico lamentarsi e dirmi che dovevo vincere io fu una grandissima soddisfazione, gli animatori inoltre mi riferirono che nei giudici si trovava il fidanzato della vincitrice e che quindi fu una cosa ingiusta.
Ero così contenta di quella giornata, mi ero divertita, non avevo avuto nessun problema o pensiero negativo, adesso dovevo solo andare a cenare e poi vedermi con Austin la sera..
Ma Austin? Austin non mi rispondeva ai messaggi da ore.. Fino a che..

Austin
Non mi va di parlarti

-

Mia
Perché scusa?

-

Austin
Non mi va.

Non capivo cosa fosse successo. Andai in piscina con l'ansia in corpo che continuava a spingere dentro di me. Lo vidi e decisi impulsivamente di andare da lui..

Mia: Austin possiamo parlare? (Prendendolo per un braccio)
Austin: (spingendomi via) levati sto bene. Non mi va.

Mi aveva spinta ed allontanata più di una volta, non voleva parlarmi ed io mi andai a sedere nelle sdraio dove arrivarono tutti, ma non riuscendomi a trattenere, ed avendo gli occhi lucidi decisi di andare nelle sdraio più isolate della piscina, mi seguì 'nigga' (quel mio amico, ricordate?)

Nigga: Mia tutto bene?
Mia: No (fissando il cielo)
Nigga: Se vuoi piangere fallo, ti sfoghi..
Mia: Non voglio.. (Iniziando a piangere)
Nigga: (abbracciandomi) dai che andrà bene.

Gli raccontai ciò che era successo, fra una lacrima e l'altra guardavamo in lontananza il palco dove stava avvenendo un'esibizione di ballo, quando davanti alle nostre sdraio arrivarono gli altri (cazzo mi ero spostata per voi.) ed Austin faceva avanti e indietro dal bar a quelle cazzo di sdraio davanti a noi.
Più lo vedevo più scoppiavo in lacrime, al punto che Nigga si fece dare un pacco di fazzoletti da una famiglia due sdraio più avanti che mi guardava dall'inizio del mio pianto (gli facevo pena? Chissà).
Piangevo, ed arrivò una mia amica, una delle gemelle albanesi, Klea, che parlandomi in inglese mi disse..

Klea: Babe don't cry. Is an idiot. Kill him! // Piccola non piangere, è un idiota. Uccidilo!
Mia: (stavo per risponderle quando..)
Austin: Possiamo parlare?
Mia: No, poco fa hai detto di no tu. (Finendo di piangere e girandomi verso la palma nana, almeno lì non avrei visto nessun volto)
Austin: Okay. (Infilandosi sotto la palma nana, e lui era altissimo) adesso possiamo andare a parlare?
Mia: (okay era riuscito a farmi sorridere lo ammetto. Stavo per rispondere quando..)
Klea: Aaaw, kiss him! // Aaaw, bacialo!

Mi alzai dalla sdraio e andai in un'altra sdraio isolata con Austin..

Austin: Perché piangi?
Mia: Io non piango.
Austin: Sì, d'accordo. Allora abbracciami e poi dimmi perché piangi.
Mia: (abbracciandolo) ..
Austin: Mia io la gelosia non la dimostro a nessuno capito? Perché piangevi.
Mia: Mi hai spinta. E così comunque me l'hai dimostrata non pensi?

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, in quei minuti iniziai a pensare 'lo ha fatto per gelosia.. È geloso! È geloso di me!' E mi avvicinai di più a lui cercandolo di baciare.
Ricordo che all'inizio continuava a fare l'offeso, ma che dopo un po' finalmente mi baciò.
Finalmente mi aveva dimostrato un sentimento.

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