[Feel - Sleeping With Sirens]
- Ice, io e gli altri vogliamo ordinare la pizza. Puoi restare anche tu sei vuoi. - disse, rivolgendo un sorriso a entrambe.
Oh, grazie al cielo non ha sentito.
- Uhm, no. Stavo per andarmene. Comunque grazie per la giornata, ice. - disse con un finto sorriso. Era arrabbiata. E so per certo che farà di tutto pur di scoprire la risposta.
- okay, ciao Mei. - la abbracciai e uscì.
- Ice, posso parlarti un attimo?
Oh, si che ha sentito.
- ehm. - tossii. - uh, certo, si.
Guardai in basso, mentre mi prese una mano e mi fece sedere.
- potevi dirmelo.
- Io-Tu...Io sapevo che tu. Accidenti. Tu saresti diventato matto.- mi sentivo un po' in panico, incerta della sua reazione.
- beh, si hai ragione. Odio quel tipo. E non sopporterei se ti facesse soffrire. -disse con un po' di freddezza. - Ma sei mia sorella, che razza di fratello fossi se non rispettassi le tue decisioni?
- Questa conversazione non andrà a buon fine, lo sai. - dissi sfidandolo.
Si irrigidì. Ricordava.
- Ero un ragazzino, Ice.
- mh-h. Vai a ordinare la pizza. - lo spinsi via dalla stanza.
Passai un po' di tempo con Moon e poi andai di sotto dai ragazzi, che stavano discutendo su quale super eroe fosse il migliore. Si, hanno quasi 30 anni loro.
Mi misi in mezzo a rian e Zack, e quest' ultimo si appoggiò sulla mia spalla. Giuro che è un cucciolo.
I ragazzi poi fecero uno scherzo ad alex, e passammo la serata a vedere film e mangiare.
Si addormentarono, quindi tornai nella mia stanza. Nel momento esatto in cui sentii il letto morbido a contatto con la mia pelle, sentii un rumore.
Tic, tic, tic.
Feci uno strano verso, simile ad un lamento, e mi avvicinai alla finestra.
- mi dispiace, ma stavolta passo. - dissi senza neanche lasciargli il tempo di rispondere. Feci per chiudere la finestra, ma lui disse qualcosa.
- Stavolta saremo solo io e te.
Gli si erano letteralmente illuminati gli occhi. Ed era buio. Wow.
- scendo..
Misi qualcosa di decente al volo, poi uscii cercando di non fare rumore.
- Woah, è mezzanotte. La prossima volta vedi di fare un po' più tardi, giusto per non farmi dormire eh. - risi.
Mi portò al parco, c'era un gruppo di persone in lontananza, ma non ci facemmo molto caso.
Camminavamo lentamente, facendo dondolare le nostre mani intrecciate.
'Oddio, sembriamo due fottuti fidanzatini.'
Dato che sono il disastro che sono, caddi, inciampando in un sasso che non avevo visto.
Andy rise e si sdraiò accanto a me.
- che fai?
- sembrava così comodo lì giù. - disse scrollando le spalle. Feci una piccola risata e mi girai verso di lui. I suoi occhioni blu erano più accesi, i capelli si erano allungati un po' dall' ultima volta che lo avevo visto, e come al solito, era vestito di nero.
- che c'è? - andy spezzò il silenzio.
- oh, nulla. - arrossii un po', ma fortunatamente era buio.
- mi stavi fissando.
- stavo, uh, pensando.
- a cosa?
- Alex sa che esco con voi..
Si mise a sedere. - e come l'ha presa? - disse con una nota di preoccupazione.
- oh beh, non malissimo. Solo che si arrabbierebbe se fate qualche cazzata.
- tranquilla dolcezza, con noi sei al sicuro. - scherzò. Poi si rimise come prima.
Non so perché continuava a chiamarmi così anche dopo tutte le volte che lo rimproveravo. Ma mi ero quasi abituata.
- penso sia l'ora di andare, Mh? - guardai l' orologio.
- no! Cioè, intendo..Perfavore, resta.
I suoi occhi azzurri erano un po' spenti, il tono di voce che mi pregava.
'Questo ragazzo mi chiede le cose in questo modo troppo spesso..'
- va bene. E adesso?
Mi prese per mano e sorrise.
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Caraphernelia. // A.B.
FanfictionLui era come farsi un tatuaggio: la feriva, ma le piaceva..soprattutto, le lasciava un segno indelebile per tutta la vita. Lei, invece, era come una piccola tigre: dall'aria innocente, ma in realtà acida e scontrosa. Ma anche ma creature così forti...