Brother

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[Sugar, we're going down - fall out boy]

Una luce accecante mi annebbiò la vista per un attimo. Aprii gli occhi e mi guardai attorno.

Ero ancora al parco. Su una panchina. Sdraiata. Mi alzai a sedere. Andy era lì, che dormiva ancora. Solo in quel momento mi accorsi quanto potesse essere dolce. Mi venne in mente una cosa.

- andy. - provai a scuoterlo gentilmente.

- andy, sul serio, svegliati. - risi.

Con un gesto della mano allontanò le mie e gli spuntò un sorriso. Era presto, probabilmente le 8 del mattino.

- come stai?

- davvero mi chiedi questo? Devo sbrigarmi e tornare a casa, immagino già la faccia di alex.

- uh, okay. allora sbrigati. - rise e mi lasciò correre via.

Quando tornai a casa, presi un respiro profondo.

Cazzo, mi avrebbe uccisa.

Bussai alla porta, tenendo la testa bassa.

Un Alexander coi capelli arruffati apparì davanti a me.

- Oh dio. Ice! - Urlò.

Mi tirò dentro casa e mi appoggiò al muro.

- Dov'eri? Dove cazzo sei andata e con chi? Tutta la fottuta notte, dove sei stata?

- Hey alex, calmati. Perfavore, sveglierai gli altri. - sinceramente mi aveva un po' spaventata. Non sembrava lui.

- No, sono stanco di preoccuparmi per ogni volta che non torni, stavolta hai finito. - si avvicinò.

- Sono maggiorenne già da tanto tempo, lasciami vivere, alex.

- Oh, avrei dovuto capirlo prima. Eri con lui, eri con biersack! Mi sbaglio? - avanzava sempre di più, mi sentivo come se stessi per soffocare in quell'angolino.

- per-favore lex..
Ero come bloccata, non riuscivo a dare una risposta sensata, e avevo la vista offuscata.

- Hey, lasciala in pace. - una voce.

- ma che..Alex! - un' altra voce.

Lui si girò di scatto e quando vide i due prese la giacca e uscì, borbottando un 'fanculo'. Mi voltai per vedere chi fossero, e sorrisi. Andy e jack mi guardavano preoccupati.
Andai a rifugiarmi tra le braccia di andy e li ringraziai.

- che ci fai qui?

- ti ho seguita. - scrollò le spalle come se fosse la cosa più normale del mondo. Mi staccai improvvisamente.

- ..cosa?

Come risposta ricevetti una risata. Poco dopo raccontai cosa era successo a jack.

- stai tranquilla. Vedrai che lo fa solo perché ti vuole bene e si preoccupa per te. - annuii distrattamente.

- non capisco perché si è comportato così. Mi spaventa pensare a cosa sarebbe successo..- Fissavo un punto nel vuoto, come incantata. A volte pensi di conoscere qualcuno meglio di te stesso. Però capita che una parte sconosciuta di quella persona si rivela senza preavviso, e ne rimani stravolto.

Ecco, ho capito che alex ha una personalità composta da tantissimi pezzi di puzzle, tutti diversi ma che si incastrano tra loro. Per esempio la sua pazzia, l'ironia, la tristezza. Ma non avrei mai aspettato che ci fosse un'altro pezzo così sconosciuto e singolare.

E mi occupava i pensieri quasi sempre, da quando lui aveva iniziato a parlare il meno possibile con me e stando in casa poco usando come scusa che aveva idee per le canzoni del nuovo album e doveva andare in studio.

- Ice, volevo dirti che tra qualche giorno andiamo via. - disse jack da dietro di me.

Mi girai velocemente. -Mh?

- abbiamo travato una casa qui vicino in cui possiamo stare tutti e quattro. Ma tranquilla, ci vedrai ancora girare per casa. - fece un sorriso malinconico. Pensai ad alex, e a come sarebbero andate le cose.

- prima però..- non finii la frase, ma sapevo che avesse capito.

- Vai. - mi mostrò un sorriso sincero.

Corsi fori dalla porta, sapevo dove trovarlo.

Caraphernelia. // A.B.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora