[Car radio - twenty one pilots ]
- Jack, calmati, ora resta qui e dormi un po', okay?
Lo avevo sistemato nel mio letto, tanto io non sarei riuscita a dormire...
- Lui non deve.. - sussurrò.
Non sapevo davvero cosa fare. Ero preoccupata per lui,certo. Era diventato come un secondo fratello.
Ma tutte quelle cose che balbettava e sussurrava mi fecero preoccupare ancora di più. Perché parlava così tanto di alex?
Erano ormai le 11:47 pm, non potevo chiamarlo, aveva avuto una giornata stressante per via dell'intervista di quel pomeriggio.
Guardai Jack addormentarsi, e pensai a come fosse strano. Di solito era l'anima del gruppo, quello pazzo e che faceva ridere tutti con la sua sottile ironia. Ma ora no, era tormentato ma calmo, parlava a vanvera e sembrava un bambino che si era perso nel bosco.
Pensai che infondo tutti abbiamo quella parte oscura della nostra personalità, quella che non si vede mai, perché è sempre nascosta dalla parte chiara e brillante, ma spesso falsa.
Avevo visto la parte buia del carattere di alex, quella di mia madre, e ora anche quella di jack.
Io generalmente non ne ho una, sono scura e basta. Insomma, sono sempre scontrosa con tutti e rovino i rapporti con le persone, intanto che resto chiusa nel mio mondo, a pensare a cose astratte e complicate, oppure a non pensare nemmeno.
Forse la parte più normale di me è quella che mostro solo a meiko..Aprii gli occhi. Ero ancora sul davanzale della finestra dalla scorsa notte. Uhg, sarei potuta cadere.
Lanciai uno sguardo al mio letto. Stava ancora dormendo..
Dopo essermi preparata mi assicurai che fosse un orario decente e uscii.
Suona il campanello. Una, due volte.
- uh, ciao ice. - spostai rian il più dolcemente possibile e iniziai a cercare mio fratello.
- Alexander.- dissi lentamente.
- uff, ti ho già detto che odio quand-
- tu mi spieghi cosa è successo a jack?
- jack?
- Jack. Jack barakat. Lo conosci no?
- non fare così con me. - mi guardò male.
- rispondimi, alex.
- non lo so! Non so che cazzo ha okay? Non lo vedo da ieri e non so dove sia. - sbuffò.
Alzai gli occhi al cielo.- Fanculo, alex.
Uscii da lì e tornai a casa. Jack era sveglio, ma sembrava ancora perso.
- Ice..- disse.
- Hey. - mi sedetti accanto a lui. - vuoi dirmi che cosa è successo?
- Beh, penso che sia andata così. Ero in giro, quando ho incontrato alex con una ragazza. Io, io..pensavo beh, che noi fossimo qualcosa e quindi io-
- Un momento...era reale?
- Cosa?
- ...Ti piace mio fratello? Oddio, i jalex sono reali!- sorrisi.
- erano. - disse guardando il vuoto.
- ma forse questa ragazza non la conosceva e..
- ma dai, parliamo di alex. - rise ironicamente. E Aveva ragione...
- A lui non sembrava importare.. - riflettei ad alta voce. Il ragazzo mi guardò confuso.
- Stamattina sono andata da alex per chiedergli cosa ti fosse successo, però lui faceva come se non fosse successo nulla..
- bastardo. - sussurrò stringendo i pugni.
- non posso crederci...il fandom impazzirebbe. - mi buttai sul letto.
- invece di pensare a quello potresti aiutarmi..- disse alzando gli occhi al cielo.
- Hey, sto facendo il meglio che posso. - sorrisi.
Lui rise.
Più tardi, quel pomeriggio, sentii qualcuno suonare il campanello.
Quando aprii la porta trovai andy che sorrideva , chissà per quale strano motivo.- Hey. - dissi.
- Ice!
- Perché sei così felice? - chiesi lentamente.
- Non ti fai sentire da un po' e sono felice di rivederti. - e continuava a sorridere.
Era serio?
'Awh, lascialo essere carino per una volta.'- Oh, scusa per quello. Ho avuto qualche..problema.
Annuì. Poi mi prese per mano e mi trascinò fuori, mentre sentivo jack blaterare qualcosa.
Mi portò al parco, ci sedemmo su una panchina.- Ice, dovremmo uh..parlare.
- Sono riuscita a scrivere la jalex yay! Ma pls be nice cuz so che fa schifo ma li shippo troppo e ciaoneh -
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Caraphernelia. // A.B.
FanfictionLui era come farsi un tatuaggio: la feriva, ma le piaceva..soprattutto, le lasciava un segno indelebile per tutta la vita. Lei, invece, era come una piccola tigre: dall'aria innocente, ma in realtà acida e scontrosa. Ma anche ma creature così forti...