Glares.

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[Let love bleed red - Sleeping With Sirens ]

Ed eccomi di nuovo lì, davanti a quell'edificio, a bussare a quella porta.

- Alla fine sei venuta. - Sorrise jinxx.

- A quanto pare. - alzai le spalle, mentre mi conduceva a salutare jake.

In quel momento notai una cosa. Nonostante il mio carattere e il modo in cui rispondo, queste persone continuano a starmi attorno, a credere in me. In così poco tempo avevo fatto amicizia con loro..e dire che sono rimasta sola per tanti anni.

- Ice! - ashley mi abbracciò prendendomi alla sprovvista. Dopo qualche secondo di indecisione ricambiai l' abbraccio.

Andy e Cc scesero dalle scale ridendo, e in poco tempo ci ritrovammo in macchina. Nonostante continuassi a chiedere la destinazione, nessuno mi rispondeva, quindi ben presto mi arresi.

Da un lato ero un po' spaventata, da questi ragazzi si ci può aspettare di tutto. Ma poi mi venne in mente che erano solo cinque musicisti un po' idioti e mi tranquillizzai.

- Siamo arrivati dolcezza.- Andy spense il motore e uscì. Tutti lo seguimmo, e scoprii dove mi avevano portata.

L'ambiente era abbastanza grande, pieno di tavoli e sedie e al centro uno spazio vuoto. Poi in fondo c'era un bancone con una ragazza dall'aria annoiata.

Essa ci porto a un tavolo abbastanza appartato, e presto cominciai a fare domande.

- Ragazzi perché mi avete portata proprio qui? - dissi sinstemandomi tra jake e cc.

- A volte veniamo qui, è un posto abbastanza tranquillo. Pesavamo ti potesse piacere. - Sorrise ash.

- È poi vendono i frullati. - disse cc. Feci una piccola risata. Infondo non era poi così male.

Jake e ash iniziarono a fare battute, cercavo di seguire i loro discorsi ma, mi sentivo come..osservata. Alzai lo sguardo. Colsi andy a guardarmi, infatti di stole subito la sua attenzione da me.

Perfetto, proprio davanti a Andy mi dovevo mettere.

Continuò a lanciarmi sguardi, e la cosa mi infastidita un po'.

- Ragazzi, esco un'attimo a prendere aria. - mi congedai e raggiunsi il giardinetto sul retro del locale.

Scoprii che c'era una panchina e un'altalena un po ' arrugginita.
Mi sedetti cautamente su uno dei due seggiolini e dondolai lentamente. Sentii un rumore metallico e un peso dall' altra parte dell' altalena.

- Come mai sei qui? - disse la persona. Era un ragazzo, aveva la voce familiare.

- uh, dovevo respirare un po' di aria Buona.

- dimmi la verità. - giurai di averla già sentita quella voce, mille volte. Ma proprio non riuscivo a ricordare chi fosse. Allora mi girai.

-Ma..ma..tu sei- sei..vic.

- Fuentes. - aggiunse lui.

Ebbi un momento di sclero interno ma dovetti calmarmi. Mi avrebbe presa per una quattordicenne in preda agli ormoni.

- rispondi alla mia domanda..sul serio.

Risi. - boh, forse..andy non smetteva di fissarmi.

Sorrise guardando in basso.

- ma tu che ci fai qui?

- Ero anch'io lì dentro, e ti ho vista uscire. Mi sono preoccupato..

Sinceramente non mi ero accorta che lui fosse presente. Ricordai di quando lo incontrai a quella festa degli all time low, gli avevo rivelato che lo shippavo troppo con kellin. Lui mi rispose che era etero, ma che il ragazzo era come un fratello per lui. Sorrisi al pensiero.

- Comunque è stato gentile da parte tua. Sai, venire qui, ..

- penso che sia spontaneo. - fece spallucce. - Tutti dovrebbero comportarsi così.

Dopo un po' di tempo trascorso a parlare di cose a caso, arrivarono gli altri membri dei pierce the veil.

- Vic? Ti abbiamo cercato dappertutto. - disse Jaime.

- Forza andiamo, è tardi e domani dobbiamo andare in studio. - disse suo fratello Mike.

- beh, si ci vede. - disse Vic, in modo che gli altri non sentissero. Li salutai con la mano sorridendo e decisi che era ora di tornare dentro.

- Ice! Ma che fine hai fatto? Non ti avranno rapita.. - disse ashley.

- ancora no. - dissi sorridendo.

///

- andy, tutto okay? Sembravi strano oggi. - Gli chiesi.

Ora eravamo davanti a casa mia,lui aveva insistito per accompagnarmi.

- si solo che...- sospirò. - lascia stare. Dopo domani andiamo on studio per registrare una canzone. Se ti va potresti venire.

Mi stupì dell'abilità e la velocità che aveva adottato per cambiare discorso. Decisi di lasciar perdere, ma avrei scoperto di cosa si trattava.

- ci penserò. - detto questo gli baciai una guancia ed entrai in casa.

Sorrisi. Come cazzo mi era passato per la testa di farlo?

Quella notte andai a dormire sorridendo, ripensando a tutti gli strani avvenimenti del giorno.

Caraphernelia. // A.B.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora