Laughing Jack

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Mi stropicciai gli occhi, il clown era sparito. Sarà stata solo la mia immaginazione a giocare brutti scherzi. Sentii dei passi provenire dalle scale per la soffita, era Jessica.
Jessica:- Sam tutto bene?-.
Io:- uh? Sisi, sono solo un po' stanca tutto qui -.
Stranamente mi sentivo osservata, cercai più volte con lo sguardo qualcosa ma nulla.
Jessica:- sicura?-.
Io:- si -.
Andai verso le scale dove Jessica mi stava aspettando con un caldo sorriso, appena poggiai il piede su uno scalino sentii il vento sussurrarmi "attenta".
Non ci feci caso e continuai a scendere le scale con Jessica che mi aveva preso sotto braccetto.
Mentre scendevamo avvertivo una strana sensazione, come di pericolo.
Jessica:- mentre tu eri qui abbiamo dato un'occhiata al pian terreno -.
Io:- ok -.
Attraversammo la seconda porta quando udimmo un urlo agghiacciante che mi fece venire i brividi in tutto il corpo.
Ashley:- LUKE!!! -.
Scendemmo di corsa le scale saltando qualche gradino. Quando arrivammo Ashley era seduto per terra mentre una figura incappucciata nera stava tenendo in mano un coltello imbrattato di sangue. Posai lo sguardo su Luke che giaceva immobile sul pavimento ormai pieno del suo sangue.
Subito mi venne in mente il clown visto prima, ma la figura che ora avevo davanti non gli somigliava affatto.
Si girò verso di noi mostrandoci una maschera blu con grandi occhi neri dai quali colava uno strano liquido nero.
Jessica impallidì a quella vista.
Jessica:- eddai Mat ora puoi toglierti quella maschera... -.
Ashley incominciò a piangere dicendo che Mat era morto.
La figura si girò verso di lui e con un movimento fulmineo affondò il coltello nel collo del ragazzo.
Girò il corpo e con tagli perfetti estrasse i reni grondanti di sangue. Si sfilò la maschera e addentò l'organo sotto gli occhi impauriti di Jessica.
X:- ah ma che schifo questi reni...vediamo se quelli di voi ragazze sono più buoni -.
Presi la mano di Jessica ed incominciai a correre su per le scale fino ad arrivare al secondo piano, di sopra nella soffitta c'era un letto ci potevamo nascondere li sotto.
Salimmo anche le scale per la soffita e mi buttai (letteralmente) sotto il letto. Guardai Jessica che era bloccata davanti al letto, il suo sguardo era perso nel vuoto.
Io:- Jessica!! -.
Jessica:- io...io... -.
L'uomo mascherato entrò nella stanza prendendo per il collo Jessica che ancora aveva lo sguardo perso. Con un taglio netto gli recise la carotide lasciando cadere il corpo di Jessica per terra che atterró con un sonoro tonfo.
Estrasse di nuovo il rene portandoselo alla bocca, era disgustoso vedere quella scena.
X:- oh questo si che è buono! -.
Rivolse lo sguardo su di me che ormai avevo metà busto fuori dal letto, cavolo ero fottuta.
Non volevo morire però! Non per mano di uno stupido uomo...
Il ragazzo mi prese per il collo facendomi sbattere la schiena contro il letto che scricchiolò minaccioso.
La presa del ragazzo si faceva sempre più forte tanto da farmi svenire.

Mi risvegliai legata ad una sedia, ero nella soffitta dove poco prima vi era il cadavere di Jessica immersa in una possa di sangue.
Il collo mi faceva male ed avevo ancora la sensazione di avere una mano intorno ad esso. Era una sensazione davvero fastidiosa.
Io:- ma dove... -.
X:- oh ben svegliata -.
Mi voltai verso le scale notando Jessica che teneva in mano delle forbici che anche al buio emanavano un leggero riflesso.
Guardai fuori dalla finestra notando che ormai era arrivata la mattina anche se il buio era ancora presente.
Guardai di nuovo Jessica che intanto si era avvicinata a me puntandomi le forbici contro la gola.
Io:- pensavo fossi morta -.
Jessica:- oh quello era solo uno scherzo, ora ti punirò -.
Io:- per che cosa? -.
Il suo viso si contorse in una smorfia di puro divertimento.
Jessica:- perché mi piace torturare le persone e perché mi stai antipatica -.
Cercai di liberarmi inutilmente dato che Jessica mi prese per i capelli avvicinandosi pericolosamente ad una ciocca di capelli.
La tagliò ridendo come una gallina, tenevo al mio aspetto ma non avrei mai pianto davanti ad una psicopatica. Resta ferma mentre vedevo le mie ciocche di capelli cadere piano sul pavimento.
Io:- gli altri? -.
Jessica:- oh loro sono miei complici e mi stanno aspettando a casa -.
Chiusi gli occhi mentre delle immagini mi passarono nella mente in pochi secondi: un bambino dai capelli biondi che sorrideva a qualcuno, un gatto morto ed infine un ragazzo dai capelli rossi che piangeva.
Perché mi stavano venendo in mente tutte quelle immagini?
La voce stridula di Jessica mi fece rinvenire dai miei pensieri.
Jessica:- allora ti piacciono così i tuoi capelli? -.
Io:- sai avevo già pensato di tagliarmeli, grazie -.
Jessica:- tu lurida!!! -.
di nuovo l'immagine del ragazzo dai capelli rossi mi venne in mente e d'istinto guardai la scatola di prima che ora era poggiata sulla scrivania.
Un nome mi balenò per la testa, un nome che mi ispirava molta paura ma allo stesso tempo curiosità: Laughing Jack.
Io:- Laughing Jack....? -.
Una musichetta riempì la stanza, l'inconfondibile Pop Goes The Weasel.
Sentii qualcosa di metallico cadere per terra, erano le forbici di Jessica che stava tremando.
Jessica:- è... è qui... -.
Sentii in lontananza una risata, era un bambino... di nuovo l'immagine del bambino dai capelli biondi mi attraversò la mente.
Sentivo nell'aria una così grande sofferenza, abbandono e soprattutto odio.
Io:- Laughing Jack... uccidila... uccidila... UCCIDILA -.
Una nube nera comparì dietro le spalle di Jessica che incominciò a ridere sempre più forte, era insopportabile la sua risata.
Jessica:- oh mio amato sei venuto dunque? -.
Sulla sua vita comparvero lunghi artigli neri, seguii con lo sguardo il braccio per poi passare alla spalla che era ricoperta da lunghe piume bianche e nere.
Era un clown... I suoi occhi erano cerchiati da una pesante matita nera e un sorriso divertito era stampato sul suo volto.
Jessica:- oh Jac- -.
Clown:- oh dio stai zitta mi fai venire il mal di testa con quella tua voce da oca. Non so chi cazzo tu sia ma mi stai altamente sulle palle quindi bye bye -.
Con un solo movimento della mano squarciò il torace della ragazza che incominciò a sputare sangue.
Il clown fece ricadere il corpo di Jessica sul pavimento con un sonoro tonfo che fece alzare della leggera polvere.
Clown:- tsk stupida donna. Ebbene tu sei la ragazza che mi va liberato? Beh grazie io sono Laughing Jack e tu? -.
Io:- Sam, Sam Lawrence -.

Oltre la follia // Laughing Jack \\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora