verso la morte

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RAGAZZI ALLORA PER IL CONCORSO:
- posto partecipanti: 9
- posto giudici: 2

Se volete potete partecipare

Una gita come le altre, una gita normale che si doveva concludere tranquillamente. Ma avevo un presentimento molto brutto.
Un di quelli che ti fanno venire i brividi lungo tutta la schiena.
Poggiai la testa contro il finestrino del pulman, osservando più e più volte il mio riflesso su di esso. Ogni linea del mio volto mi sembrava troppo accentuata o nulla: mi odiavo.
O comunque mi avevano messo in testa per anni di essere brutta ed uno scarto, lo sapevo benissimo, ma ormai non facevo altro che pensarci.
A distrarmi furono le note di Always di Bon Jovi che mi riempirono la testa avvolgendomi in una calda sensazione. Forse mi sbagliavo sul brutto presentimento, non lo potevo sapere.
Erano così monotone le gite: quelle che avevo fatto io consistevano solo in stupide visite in stupidi musei. Ed io gli odiavo. (Depressaaaaaaa)
Sentii qualcosa arrivarmi sulla spalla, mi voltai e vidi che era una bottiglietta vuota di acqua piegata su se stessa: sapevo già chi l'aveva tirata, Kevin.
Era uno dei tanti bulletti che si credevano fighi facendosi risvoltini, fumando e scopando con più di metà scuola.
E si che non aveva niente di speciale: era stupido e sul mento aveva un grosso neo che, sfortunatamente, non gli aveva ricoperto quella faccia da culo che si ritrovava.
Presi la bottiglietta e incominciai ad osservarla.
Io:- Kevin non si può dire che tu abbia una buona mira -.
Il ragazzo si fece rosso in volto e fece un gesto al suo amico per dirgli di lasciarlo passare.
Prof:- Kevin sta seduto -.
Il ragazzo mi rivolse una smorfia sfogando tutta la sua rabbia su di me, con solo uno sguardo.
Era divertente farlo arrabbiare: mi sentivo davvero malvagia.

Arrivammo dopo due ore di pulman e Kevin continuava a lanciarmi occhiate furiose che ricambiavo con sorrisetti divertiti.
Entrammo nel museo dove un uomo ci stava aspettando girato verso una statua.
Prof:- mi scusi è lei la guida che ci deve mostrare questo bellissimo museo-.
X:- oh certamente -.
Quando si girò riconobbi quel maledetto naso a punta e quel sorriso da psicopatico. I denti seghettati rendevano il tutto più macabro.
Sentii il corpo venir privato di tutte le energie che fino a qualche minuto fa avevo. Sbiancai incominciando a respirare sempre più velocemente.
x:- oh guardate quel naso punta!! Cioè scusi signore ma lei è proprio fuori moda!-.
Una delle ochette della mia classe si fece avanti toccando il naso di Jack.
Jack:- tu devi essere Mary l'amica di Jessica vero?-.
Prof:- ma che sta suc..-.
Non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò un artiglio di Jack infilzato nello stomaco.
L'uomo si guardò lo stomaco, cercò di pronunciare qualche parola ma dalla sua bocca uscì solo sangue. Il suo corpo cadde senza vita sul pavimento con un sonoro tonfo.
Io:- non anche qui....-.
Con uno schiocco di dita tutta la gente vicino a me scomparve: tranne Kevin e Mary che stava tremando dalla paura.
Jack:- facciamo così: giochiamo a nascondino.. è il mio gioco preferito! E chi trovo per primo lo uccido, chi trovo per ultimo lo torturo: voi vi dovete solo nascondere. Conto fino a 20 da ORA!!! -.
Le mie gambe si mossero scattanti verso una delle tante sale che erano presenti nell'atrio. Erano tutti posti troppo banali in cui nascondersi, ero finita.
Voltai l'angolo e una forte luce bianca mi innondò facendomi chiudere gli occhi. Continuai a correre finché non sentii degli applausi invadere quella che sembrava una stanza.
Aprii gli occhi e vidi che ero nel circo di quello stupido clown.
X:- oh un'estranea-.
X:- ma il nostro padrone non vuole avere intrusi nel suo mondo-.
X:- uccidiamola!!-.
Gli applausi continuarono ma dei bambini cominciarono a seguirmi tenendo in mano un coltello.
Ma in che razza di situazione di merda ero capitata!?
Vidi un tunnel sulla mia destra e lo presi sperando con tutto il mio cuore di ritrovarmi al museo anche se non era un posto sicuro. Davanti a me si aprì un corridoio pieno di stanze dalle pareti e porte di colore bordeux, eh ma che sfiga avevo!?
Continuai a correre e quando mi girai vidi che i bambini non mi stavano seguendo ed entrai in una porta completamente nera. Era la stanza di qualcuno: le pareti erano bianche e nere ed un grosso armadio nero in stile gotico saltava subito all'occhio; un piccolo letto a baldacchino ricopriva una parete e su di esso vi erano morbidi lenzuoli bianchi leggermente sfatti.
Sentii dei piccoli passi e delle voci in fondo al corridoio, erano arrivati. Mi buttai sotto il letto e mi misi una mano davanti alla bocca.
Nella stanza entrarono i bambini di cui vedevo solo i piedi nudi, cavolo che tensione!
X:- non è qui proviamo nelle altre stanze, se il padrone ci becca nella sua stanza ci uccide... di nuovo -.
Uscirono dalla stanza tutti quanti richiudendo pesantemente la porta alle loro spalle.
Sospirai profondamente rilassando i muscoli che erano restati in tensione tutto il tempo.
Mi mossi leggermente e andai a sbattere contro quello che sembrava un libro. Lo presi e uscii da sotto il letto. Andai a chiudere a chiave la porta della stanza e mi sistemai sul letto aprendo lentamente il libro.
Un senso di tristezza e di dolore mi pervase il corpo tanto da farmi venire le lacrime agli occhi, scossi la testa e lessi quello che era un diario.

Giorno 25 Ottobre

Caro diario,
Oggi è il mio compleanno, e Isaac non è ancora tornato. Mi manca e mi sento così solo...

Giorno 3 Giugno

Caro diario,
Oggi c'è troppo caldo e i miei colori si stanno lentamente sciogliendo. Da quant'è che non ti scrivo? Da un mese, due o un anno? Mi sento così stanco e solo...

Giorno 2 Gennaio

Ti odio.

Su quella pagina vi era una strana macchia di sangue che si era leggermente macchiata a causa dell'inchiostro.
Andai avanti a leggere ma molte pagine erano strappate e su alcune vi erano disegnati strani oggetti inquietanti fatti con pelle umana, come sedie.
Richiusi il diario, avevo sbagliato a leggerlo, forse era il diario di Jack? E che era successo dopo il 2 Gennaio?

Oltre la follia // Laughing Jack \\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora