capitolo 4

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4. Hermione

Come feci a non svenire in quel momento non lo so, vi era sangue ovunque e Malfoy era seduto sul letto macchiato, le maniche tirate su a mostrare le braccia completamente ricoperte di segni e senza pantaloni, che erano buttati, appallottolati, in un angolo, le gambe erano bianchissime, o meglio, una era bianchissima, l'altra era completamente ricoperta di liquido rossastro che continuava ad uscire dalle ferite - Sparisci sangue sporco - Non ci badai e mi avvicinai, con un colpo di bacchetta ripulii il sangue da terra e mi sedetti accanto a lui, gli presi un braccio - Non mi toccare - - Silenzio Malfoy - sapevo abbastanza di Medimagia da saper guarire una ferita da taglio, iniziai l'incantesimo e, un taglio per volta, li cicatrizzai, intanto ripulivo il sangue in eccesso per poter distinguere i tagli aperti da quelli già guariti.

Appoggia la bacchetta su di un taglio per la quarta volta ma lui ritrasse il braccio - Non quelli sul marchio - Lo guardai interrogativo - Lasciali li, lo nascondono - Allora capii, ecco perché lo faceva, per coprire il marchio dei mangiamorte - Ti basta non guardarlo - Mi rispose con un ringhio, gli feci segno di porgermi il braccio e lui, seppur diffidente, lo fece. Gli curai ogni taglio, quelli sul marchio li feci richiudere ma senza farli cicatrizzare in modo che non si vedesse sotto, poi ripulii le gambe dal sangue e notai, quello che forse, era il taglio peggiore, Draco Malfoy, divorato dai sensi di colpa, si era scritto sulla gamba, con un coltello: " I'm wrong", sono sbagliato - Non sei sbagliato Malfoy, hai sbagliato è diverso, ma puoi rimediare - - Non ne sarei così certa Granger - Ringhiò, richiusi anche l'ultimo taglio e mi alzai barcollando, indebolita dallo sforzo - Va a farti una doccia - Lui obbedì, lasciandomi stupita e si infilò in bagno - Vedi di non affogarti se no ti faccio pentire veramente di aver perso il tuo quadernino nero - - Più di così non posso pentirmene tranquilla Granger - - Attento a quello che fai Malfoy -.

Aprii l'armadio del Serpeverde nell'istante esatto in cui entrò in camera Zabini - Granger - salutò - Zabini - risposi, si sedette sul letto e si prese la testa fra le mani - Cosa ci devo fare con lui? - Mi chiese, o forse lo chiese a se stesso, quasi singhiozzando - Aiutalo - - E come? Non me lo lascia fare - Sospirammo entrambi, all'unisono, mentre tiravo fuori dall'armadio una camicia pulita - Granger? - - Si? - - Salvalo per favore - Annui, seria, l'avrei fatto anche se non me lo avesse chiesto lui, ma il problema era: come? Lui mi odiava.

Entrai in bagno lasciando da solo Zabini che stava riordinando la stanza, posai i vestiti puliti sul lavandino e mi guardai intorno alla ricerca di quelli sporchi, non li trovai - Dimmi che non stai facendo la doccia vestito ti prego - Lui aprì la porta della doccia comparendomi davanti in boxer e con la camicia e la giacca, completamente fradicio - Non ci credo! Svestiti! - Svestimi tu - alzai gli occhi al cielo e gli sfilai giacca e camicia - Be Granger? Ti fa schifo togliermi i boxer? - - Puoi anche toglierteli da solo - Ringhiai, si divertiva a farmi incazzare - Non hai mai visto un ragazzo nudo? Oppure Weasley faceva tanto schifo che sei diventata lesbica - arrossii, ma quanto lo odiavo! - Svestiti da solo Malfoy - ripetei, e lui, deficiente, lo fece, tranquillo, si tolse i boxer e me li lanciò addosso - Fai schifo! - Sbraitai voltandomi in fretta e uscendo, lo sentii ghignare, maledetto di un Malfoy.

Rimase in doccia una buona mezzora e la mia pazienza vacillò seriamente poi usci pulito e vestito di fresco, si sedette sul letto e mi lanciò uno sguardo truce, alzai gli occhi al cielo - Da quanto non ti cambiavi? - - Da un po' - - E perché? - - Mi faccio la doccia ogni mattina tanto, per lavare via il sangue, quindi era tanto più semplice lavare i vestiti con me e limitarmi a trasfigurarli - Quindi, era sottinteso, che si tagliava ogni notte, sospirai, gli feci scomparire le occhiaie con un tocco di bacchetta e gli alzai gli angoli della bocca in un sorriso che fece scomparire in fretta tentando di mordermi un dito, sorrisi scuotendo il capo.

Lo feci alzare in piedi e lo portai davanti ad uno specchio, lui tenne lo sguardo basso - Guardati, sei un ragazzo bellissimo - Gli dissi voltando, anche io, lo sguardo allo specchio e guardandoci riflessi: era più alto di me, di un bel po' e metteva piuttosto in soggezione, nonostante l'espressione triste, il viso sembrava di porcellana, senza imperfezioni, mentre i polsi, nascosti dalla camicia. di imperfezioni ne avevano fin troppe, dal marchio, ai tagli, alle cicatrici, lui non alzava lo sguardo, si rifiutava, chissà come si vedeva in quello specchio? Io vedevo solo un ragazzo che, nonostante la depressione, era rimasto perfetto - Guardati - Ripetei, e questa volta ubbidì, due occhi color ghiaccio comparvero nello specchio e analizzarono la sua figura - Io vedo solo un disastro - - Io vedo solo un ragazzo distrutto che rimane comunque perfetto all'apparenza invece - - Grazie per i complimenti Granger adesso sparisci - - No - - Cosa scusa? - - Io non me ne vado di qui finché non sono certa che stai meglio - - Granger sparisci, mi hai sempre odiato continua a farlo - - Io non ti odio - - E io sono Godric Grifondoro, ma per favore - - Non sto scherzando serpe - - Vattene non è che perché sei riuscita a salvare il mondo magico ora devi salvare pure me, tanto a me non mi salvi - - Mi sottovaluti - - No, sei tu che sottovaluti lo schifo che ho dentro - - Raccontamene - - Fatti i cazzi tuoi - Non avrebbe vinto lui, non lo avrei lasciato solo neanche morta, mi sedetti sul letto - Non è colpa tua - - Si lo è - - Sei stato costretto - - Non conta - - Se conta per me che era dalla parte opposta deve contare pure per te - - Non conta mi odiano tutti e fanno bene, pure te mi odi non nasconderlo non so perché tu stia facendo questo - - Ascoltami bene Malfoy mettiti bene in testa che io non ti odio, primo, e che nulla, nemmeno il tuo carattere del cazzo, mi impedirà di aiutarti se voglio capito? E si da il caso che voglia, chiaro? - - Vai dai tuoi amici Grifoni - - Vai a farti fottere - - Come siamo volgari - - Mi stai facendo incazzare - - Era quello che volevo - - Non risolvi nulla - - Risolvo che almeno te ne vai, tanto qui non poi fare niente sai? Sono morto oramai - E cosa dovevo fare? Cosa potevo fare dopo una frase del genere? Lo abbracciai, era l'unica cosa che mi veniva in mente in un momento del genere, le parole erano state inutili tanto, e lui, incredibilmente, si lasciò abbracciare, e prese a singhiozzare sulla mia spalla - Non ce la faccio più - - Finirà, tranquillo, te lo prometto - Gli asciugai le lacrime e gli sorrisi - Vai ora si chiederanno che fine hai fatto - - Okay, ma sappi che non ti libererai tanto facilmente di me Malfoy - - Vai Granger, vai - - Non fare cazzate, per favore -

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