capitolo 7

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7. Hermione

- Hermione Granger per quale assurdo motivo la tua bacchetta era al lago nero? - Ginny entrò in camera come un urgano, urlandomi contro - Ehm... Potrebbe darsi che vi abbia mentito... Su stamattina - - L'avevo capito! Ieri ce la avevi! - - Eh già - - Dove sei stata stamattina? - - Al lago nero - - Avevo capito anche quello, perché? - E ora che le dicevo? - Ero con un ragazzo - Confessai rassegnata sperando che il piano di Malfoy funzionasse - Non dirlo agli altri per favore - - E con che ragazzo? - - Non te lo dico - - lo dico a Harry - - E io dico che fumi canne! - Ecco, lanciata la bomba - E tu come lo sai!? - - L'ho intuito, stai con Goldstein e tu me lo hai appena confermato - - Mi hai spiato troia? - - Troia!? - - Solo le troie spiano le persone perché sono invidiose o gelose - - Io non sono invidiosa dei tuoi amici drogati! - - Non sono drogati! - - La Greengrass non è drogata no... - - Come sai che esco con Daphne? Mi hai spiata sul serio allora! Non solo mi hai tenuta segreta la tua relazione con chissà chi, mi hai pure seguito! - - Non ti ho seguito, so che se la fa con Goldstein - - Non se la fa con Anthony! - - Mezza Hogwarts se la fa con Anthony - - Non è vero che cazzo ne sai tu? - - Lo sanno tutti - - Menti! Come sempre! Sei solo una bugiarda spiona di merda - - Non ti spio! E sei tu l'impicciona che vuol sapere con chi esco! - - Sono la tua migliore amica! - - Pure io lo sono per te ma anziché venire da me quando stai male vai a fumare! - - Sai che ti dico? Non sei la mia migliore amica! Sei solo una stronza - E con questo se ne andò, sbattendo la porta... Che avevo combinato? Avevo litigato con la mia migliore amica, proprio ora che lei aveva bisogno di me.

Disperata, non sapendo che fare, mandai un gufo ad Harry dicendoli che non potevo andare da lui e corsi fuori dal castello, non sapevo dove andare, puntai al lago nero, ma avevo paura di trovare Ginny, o peggio Goldstein e la sua cricca così deviai il percorso cercando di ricordare la strada per il posto dove mi aveva portato Draco.

Lo trovai, dopo un bel po', con non poche difficoltà e mi sedetti sotto una quercia, pensierosa, in quell'angolo di paradiso, guardai il cielo, cosa stava succedendo a Ginny? Perché non lasciava che che l'aiutassi anziché risolverla così - Che senso ha poi fumare per non pensarci cazzo! - Gridai, nessuno poteva sentire - Per quale motivo, a cosa serve? - - Serve a stare meglio Granger - Saltai in piedi, estraendo pronta la bacchetta che Ginny mi aveva restituito, o meglio, lanciato contro - Malfoy? - Sospirai di sollievo - Ti ho visto correre fuori e ho intuito, avevo paura che ti perdessi, tu non sei abile come il sottoscritto - Mi fece ridere - Vantati poi anche meno - - Neanche morto - Sorrisi, era più pazzo di me quello! - E così s'è infuriata perché gli hai mentito e tu le hai rinfacciato delle canne vero? - - Mi spiavi Malfoy? - - No, sono solo un po' più comprensivo di quell'oca - - Lei è molto comprensiva - - Si molto guarda, tant'è che non l'ha capito che se avresti detto di me si sarebbero infuriati, cioè dai, lo capivo io - abbassai lo sguardo, lui si sedette vicino a me - Glielo andrà a dire - - No tranquilla non lo farà, altrimenti tu potresti dire di Anthony - Sospirai ancora, lui si accese una sigaretta - Smettila mi da noia - - Perché Granger? - - Sono come le canne fanno ugualmente male - - No Granger, meno, rilassano soltanto, dovresti provare - - Sei scemo? - - Solo un tiro, sei sempre così tesa - - Ma fottiti - - Appunto, prova - - No! - - Eddai se fai un tiro giuro che stanotte almeno ci provo a tagliarmi meno - All'angolo - Uffa, d'accordo ma solo un tiro - Lui annui e mi passò la sigaretta, feci un tiro e mi soffocai, tossì - Non deglutire Grang - Sospirai e feci un altro tiro, questo mi riuscì meglio, e in effetti, funzionò, mi sentii più rilassata e mi venne voglia di provare ancora, passai velocemente la sigaretta a lui - Allora? - - Avevi ragione, lo ammetto, ma con ciò non vuol dire che inizierò a fumare - - Peccato, io ci ho provato - A farmi diventare una drogata? - - No a farti diventare un po' meno rigida - - Che intendi? - - Rispetti sempre le regole, alla perfezione, sei sempre così rigida che alla fine non ti godi la vita - - Tu te la godi Malfoy? - - Me la godevo - - Facciamo che ricominciamo a godercela entrambi? - Lui mi guadò stranito, si, perfino io, in effetti, mi stupivo della mia stessa frase - Okay - sorrise Malevolo - Di pure ai tuoi amici che non stai bene, e che domani non potrai fare lezione! - - Cosa? - - L'hai detto tu, no? Di godercela -

La cena fu un vero incubo: io e Ginny non ci parlavamo e Ron ci chiese perché, nessuna delle due parlò, avevamo un tacito accordo - Hermione si può sapere cos'hai? - Feci per rispondere l'ennesimo "Nulla" a Harry quando, alzando lo sguardo, l'occhio mi cadde sul tavolo delle serpi, dove mancava la Greengrass, probabilmente era nel letto del caro Anthony, e dal quale Malfoy mi guardava, ricordai il nostro discorso del pomeriggio e misi in atto il suo piano, per la seconda volta in una giornata segui il suo consiglio, ma in che guai mi stavo cacciando? Maledetta serpe! - Non sto molto bene,credo di avere un po' di febbre, è meglio che vada a dormire, spero di star meglio domani - Mi alzai da tavola e uscii, passando vicino al tavolo delle serpi, strizzai l'occhio a Malfoy che ghignò divertito.

La mattina dopo Ginny dovette tenere il gioco senza fare storie perché nessun Grifone venne a cercarmi disperato, io aspettai, guardando dalla finestra, che tutti andassero a lezione, poi mi vestii, piuttosto pesante, misi la solita camicia ma sopra infilai una maglia bordeaux di lana e anziché la gonna infilai un paio di jeans, poi mi misi il mantello e uscii dalla scuola.

Io e Malfoy non ci eravamo dati appuntamento, ma era sottinteso, per entrambi, che ci saremmo trovati al lago nero, difatti, quando arrivai, lo trovai sdraiato contro un tronco, dormiva, lo svegliai, - Ciao Granger - - Malfoy - - Stavo dormendo - - Ho notato - - Stanotte l'ho passata in bianco - - Come mai? - - Soliti incubi - - Ti va di parlarne? - - Non molto a dire la verità, solitamente sogno cose che accadevano al Manor deformate dalla mia mente - Annui - Possiamo dormire ancora un po'? - - Certo - Gli sorrisi, e, come mi era accaduto il giorno prima, mi venne naturale appoggiarmi a lui, che non replicò, ci addormentammo.

Fu un thestral a svegliarci, stava battendo piccoli colpetti sulla spalla di Draco che lo salutò - Demone! - Io appena lo vidi mi spaventai e scattai in piedi, colta di sorpresa, quello si spaventò pure lui e si allontanò - No, vieni qui, è la Granger, è innocua - Rise, il cavallo si riavvicinò e mi annusò, poi, soddisfatto mi lecco una mano, lo accarezzai - Lo puoi vedere Granger? - - Si - - Sono in molti a vederli, oramai - - Colpa della guerra - - È stato durante la battaglia finale che sei stata vicina alla morte Granger? Se posso saperlo - - Non solo, tu? - - Quando fallii con Silente, mi torturarono - Lo torturarono? Oddio ma era solo un ragazzino! - Chi? - - Voldemort in persona - - Oddio - - Già - - E questo da dove salta fuori? - Cambiai discorso, indicando il cavallo - Bo, non mi molla più - - È carino - - Se lo dici tu - E con questo si alzò in piedi e, dopo aver fatto una carezza al cavallo, si incammino nella foresta, lo seguii.

Passeggiamo un po', seguiti da Demone, a differenza di come pensavo non ebbi paura, non faceva così paura la foresta, ora che la guerra era finita, incontrammo un centauro - E voi che ci fate qui? - - Nulla - Intervenne Malfoy - Passeggiamo - - Andatevene - Draco alzò gli occhi al cielo e tornammo indietro, appena fummo fuori dalla vista del centauro deviò il percorso.

Camminammo così per un po', a caso, poi lui si sedette su di un tronco, mi sedetti accanto a lui - È qui che ho trovato il thestral - annui, mi guardai intorno, era buio, la foresta era buia da sempre, anche in pieno giorno, il tronco su cui eravamo seduti doveva essere caduto di recente, non era ancora marcito, e per terra vi era uno spesso strato di foglie bagnate che si appiccicavano sotto le scarpe, tutte colorate, ne raccolsi una rossa, bella e la lisciai - Rovere - parlò lui - Rovere? - - È la foglia di un rovere - Annui e mi alzai - Torniamo a scuola? - - Lui annuì, si alzò e prese un'altra strada da quella che avevamo fatto per venire - Conosci a memoria tutta la foresta? - Più o meno, ci vengo spesso - - Io non ci sono mai venuta, non di mia spontanea volontà - - Com'è essere un'eroe Granger? - E così, dal nulla, se ne uscì fuori con quella domanda - Dopo un po' non ci fa più caso nessuno a te - - Perché vuoi aiutarmi? - - Perché sono stufa di tutta questa sofferenza - - Io sono l'unico che la merita, sono quello che l'ha scatenata - - No, non è stata colpa tua, non la meriti Malfoy - - Draco - - Cosa? - - Chiamami Draco - Annui, sorpresa - Facciamo una stronzata? - - Lo guardai interrogativa - - Ho bisogno di un alleato per entrare nell'ufficio della Daisyred e scrivergli sul muro " ti amo, tuo Vitious" - - Sei pazzo? - Rise, no, era Malfoy - Prendiamo la vernice che abbiamo usato per ridipingere? - - Ottima idea - - Sai dove la tengono? - - Io so tutto Granger! - - Quindi? - - Nell'ufficio di Gazza - - È un suicidio - Ma acconsenti lo stesso, ci intrufolammo nell'ufficio del guardiano e rubammo la vernice rossa poi scappammo verso i sotterranei, - Alohomora - Aprii il lucchetto dell'ufficio della nuova professoressa di pozioni, Draco ghignò, poi entrammo, feci da palo, alla porta, anche se mai sarebbe potuta arrivare, in quel momento aveva lezione, con una scrittura che non assomigliava alla sua la serpe scrisse il messaggio sul muro, poi scappammo - Se ci beccano ci uccidono - Risi - Non ci beccheranno Granger - - Hermione - - Cosa? - - Chiamami Hermione -

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