Capitolo 15.

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Charlotte povs.

Dopo che dissi quella frase che sembrava esserlo congelato.

Posai una mano sulla sua guancia e mi avvicinai piano a lui.

Non so cosa mi spinse a farlo.. Ma provai un mare di emozioni quando mi trovai faccia a faccia con lui.

Lui mi stava ancora guardando troppo sbalordito.

-Tu non sai niente.

Sussurrò il moro a pochi centimetri dal mio viso..

Avevo i rinoceronti nel mio stomaco, il suo calore, il suo respiro sulle mie labbra.

-anche io ho un passato difficile, Zayn.

Sussurrai anche io.

-Apriti con me..

Continuai.

-Non capiresti.

Disse lui guardando i miei occhi che brillavano nell'oscurità proprio come i suoi.

-Si che capirei..

Gli accarezzai lo zigomo dolcemente, mentre lui mi guardava ancora, come se quel momento gli piacesse, come se avesse tanto bisogno di una carezza.

-Mio padre è morto... Aveva un tumore.

Sussurrò piano, mentre continuava a farsi accarezzare.

Il sangue mi si congelo' nelle venne, e il mio corpo fu invaso di brividi.
Era una storia simile a quella di mamma fin qui..

-Z-zayn.. Mi dispiace.. Anche mia madre. Anche lei se n'è andata come tuo padre.

Sussurrai ancora scioccata della dura scoperta.

Forse era uno dei motivi per cui era così.. Così freddo.. Così amaro, così.. Così lasciato solo e bisognoso di affetto... Un po' come me.

Dopo la morte di mamma, mi ero isolata, anche se ero molto piccola, avevo tutto.. Ma non il calore materno.

Mi mancava un casino... E ogni volta che la pensavo mi saliva rabbia.. Se solo l'avessimo scoperto prima che stava così male..

Potevo capire il ragazzo.. So come ci si sente, non è tutto rose e fiori.

-Sul serio? Non hai la mamma?

Mi guardo' lui e schiuse le labbra.

Quelle labbra che erano così baciabili, irresistibili.

Annuì velocemente.

-Mi dispiace...

Mi guardo' sinceramente.

-è la vita Zayn...

Sussurrai e in un attimo non so perché o cosa, mi ritrovai dentro le sue forti braccia... Mi stava stringendo e io probabilmente stavo tremando dentro esse.

Varie sensazione invasero il mio stomaco, sensazione inspiegabili, un miscuglio.

Mi strinse più forte e io ricambiai sicura di quello che stavo facendo.

'Un abbraccio serve a tutti, no? '

Misi le mani sulle sue braccia scoperte.

Aveva la pelle caldissima e così liscia..

Si staccò subito dopo, e mi guardo' negli occhi, io feci lo stesso..

Si stava avvicinando piano, piano a me..

E si poteva benissimo sentire il mio stomaco a puttane.

Cosa stava succedendo?

Poggio' la fronte sulla mia. Potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra.

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