Capitolo IV

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Prima di raggiungere la sala da pranzo vengo chiamato da Alex e sono costretto a dividermi da Light e fidandola alla mi guarda. Mentre io devo risolvere un gran baccano all'entrata dei inferi, a quanto pare una donna si è avvicinata troppo al ingresso.
Sono arrivato al entrata e c'era la figlia di Eva quella vipera che chiedeva aiuto di certo non gli si può dire di essere brutta, mi sono consultato con Lucifero e abbiamo deciso di accettarla qui per ora. Devo affrettarmi a raggiungere la sala da pranzo. Quando entro mi vedo tutti i sguardi puntati contro ,Light è esterrefatta, sdegnata, schifata e chi più ne ha più ne metta. Immaginavo una simile risposta come biasimarla, Lucifero si alza e mi indica il posto accanto a se difronte a Light, dicendo vieni figlio accomodati alla mia destra.
Non mi e piaciuta la reazione che ha avuto Light però, non è nemmeno colpa mia sono figlio di Lucifero, anzi si è dimenticata che l'ha aiutata? Mi dovrebbe ringraziare. Così le ricambio lo sguardo con uno interrogativo per non fare sciocchezze.
Papà ci da il buon appetito e tutti cominciamo a mangiare. Dopo poco si intravede un figura alta e snella nel corridoio che porta in questa sala un rumore di tacchi, si sente sempre più vicino, ed ecco entrare una bellissima donna, bellissima è dire poco una creatura incantevole dai lunghi capelli rossi e a boccoli ordinati, una fine coroncina sul capo un dolce viso su cui nasce un sorriso solare accompagnato da due occhi smeraldi brillanti vivaci.
-Finalmente, sono secoli che non la vediamo, mia madre la donna ora demone più bella del mondo a confronto il creato è brutto, solo la bellezza di mio padre può uguagliarla anzi superarla per poco,
" chiedo perdono sono in ritardo ma non mi hanno dato grande preavviso, c'è ancora un posto a tavola"
Tutti sono rivolti verso di lei e l'ammirano per la sua bellezza e tutto ciò che emana al sua personalità. Tutti sono girati eccetto mio padre dopo le sue dolci parole musicali l'ho quasi avvertito sussultare e alzare il capo ora lentamente le rivolge uno sguardo, da prima pare duro e di rimprovero ma incontrando il suo, si addolcisce e diventa solo un punto interrogativo silenzioso che vale più di tutte le parole del mondo, e vedo un sentimento diverso dal odio nel suo viso di cui nessuno può fare a meno di notare. Chiama immediatamente un servo e chiede che il trono della regina venga messo accanto al suo e nessuno replica per alzasi e farle spazio, come si potrebbe replicare a un demone che di demone pare non avere nulla. Io la osservo in silenzio e di sottecchi tentando di non farmi notare, inutile lei ha i sensi sopraffini. "Kevin é bello pure per me vederti e tuo fratello non trovi stia benissimo con la contessa?". Accidenti a me, pensare che alla contessa avevo pensato come futura moglie. "Certo madre purtroppo la contessa era una mia dama" ne approfitto per linciare con lo sguardo mio fratello ma vengo interrotto da una incantevole voce. Scusate la mia intromissione ma non credo le persone o demoni o altre creature siano una vostra proprietà semplicemente perché alcune sono più deboli di altri. Mio padre non è affatto contento, mentre mia madre e incuriosita e prima che qualcuno possa intervenire si rivolge a me dicendomi: " Kevin chi è la ragazza accanto a me perché non ci presenti?".
Io tolgo lo sguardo dal piatto e lo alzo su Light. È solo per lei che mamma e qui, l'ho capito subito da quando è entrata, l'aveva vista ed è per questo che ha accoppiato Cassandra a mio fratello, ho il suo permesso silenzioso. -Ma cosa penso, lei non vorrebbe mai e nemmeno mio padre, come tutto il regno, ma penso che più che altro gli ricordi la mia tenera sorellina.
"Lei è Light madre ma potrebbe parlarvene meglio mio padre è una sua invenzione, se così si può chiamare." E con questo mi tolgo dalla discussione. Per il resto della serata mentre mia madre ha conversato con tutti più o meno eccetto me e papà, anche se lo ha diciamo accarezzato dolcemente più di una volta cosa rara, credo che tempo fa mamma ha pensato che per colpa sua io e Jasmine siamo andati in paradiso, apposito di sorelle questa scena le sarebbe piaciuta tantissimo.
Finita la cena mia madre si è allontanato con il re e Cassandra con Kevin siamo rimasti io, Enjy ed Light. Enjy mi gira in torno come una mosca, io cerco di ignorarla e parlo con Alex che si è unito a noi da poco e lo invito a prendere la ex capitana, dopo il suo ritorno e di fare pratica. Alex non perde occasione di mettere alla prova nuove persone e così si porta via quella scocciatrice. Io finisco il dessert e faccio per andarmene.
"Kevin aspetta."
È Light, ora non la vorrei sentire, ma le rispondo non è un mio problema se mi irriterà, così avrò quello che volevo.
" che c'è Light ti ho datto tutte le spiegazioni che volevi."
" volevo dirti semplicemente che tua madre è davvero stupenda sotto ogni punto di vista."
" grazie inffatti e solo per la tua presenza che è uscita non di certo perché gli e l'ho chiesto io gentilmente."
" Io non credo!
non sapevo che ti interessasse Cassandra."
Quella sgualdrina no per niente era solo più utile di Enjy.
" Ehm no, non mi interessa era solo per consolare mio fratello della perdita di te, altrimenti avrei attirato troppa ira e a mio padre non piace."
" quindi è così che sei riuscito ad avere quelle cose? Sei solo un traditore in cielo tutti ti stimavano."
Ma di che vai blaterando sciocca non sai con chi hai a che fare non sono il tuo angioletto stupida.
" non sono affari tuoi" e mene vado lasciandola sola che se la cavi da sola. Io ho già troppi problemi miei da risolvere.
Mia sorella Jasmine non la finisce di chiamarmi ma se le rispondessi capirebbe subito la situazione è so già che si presenterebbe qui ma non posso nasconderle nulla a lei quindi domani le parlerò pregando qualcuno che ragioni. Mi dirigo verso il giardino ora che ho un po' di pace.
Madre anche lei qui...
"Hei Kevin! Vieni ?"
Io annuisco e mi avvicino a lei.
" come sta tua sorella?"
" Jasmine si trova benissimo in paradiso domani ci sentiremmo mi sta riempendo di chiamate."
" e tu perché non le rispondi? E perché sei cambiato in questo modo?"
-Io non so che dirti madre però sono contento che tu non mi gradisca so di essere sempre stato solo un peso per voi.
" semplicemente perché non ho nulla da dirgli Jasmine sta bene dove sta e io sto bene qui."
"Ah! Capisco, in realtà io credo che a te piace qualcuno."
" non dire sciocchezze! ne io, tra virgolette buono, ne meglio dire io, tutto me non ho mai provato sentimenti, sono sempre stati una falsità tu lo sai bene. Perciò se aspettavi il momento di vedermi provare qualcosa, ti sbagli. Se non sei uscita per questo motivo fino ad ora, sappi che non sono cambiato, sono solamente più me stesso. "
Con questo sono decisamente stanco e mi avvio in camera.
Davanti alla porta di camera mia c'è una persona, è Light
-che vuole? Ne ho abbastanza.
Cerco di calmarmi e avanzo, lei mi guarda seria e non capisco cosa vuole.
"Ciao, siamo vicini di camera."
"E con questo? Cosa vuoi?"
"Ehm nulla, solo perché tutta questa scontrosità?"
Sono stanco non ce-la fa faccio più
"Che vuoi Light? Se non è nulla di importante vado a dormire sono stanco."
"Volevo scusarmi, ho pensato a quello che successo oggi a tavola, ti ho giudicato per un po' male, sono addirittura andata a parlarne con Michael, pensavo sul serio tu fossi un traditore..." Con questo la interrompo ne ho davvero abbastanza.
" ti sei venuta a scusare per questo, potevi tenertelo per te, sono il figlio di Lucifero non un vigliacco, ho un onore e mi so far rispettare, se ti sta bene ok! se non ti sta bene a me non cambia la vita." Sono stato neutro sempre prendendo le parti in uno o nel altra parte di me.
Finito di parlare entro in camera e mi butto sul letto. Il prossimo che entra si prenderà tutta la mia ira. Per mia fortuna vengo lasciato in pace per un paio d'ore. Quando però il baccano della notte si fa sentire. Ai inferi si sa! qui non c'è demone che dorma di notte, essendo creature oscure hanno bisogno della notte per i loro più oscuri riti ecc. Alex infatti mi sveglia dal mio breve sonno e mi invita a ristabilire ordine almeno due volte nel regno di mio padre, e ora sono nella sala reale a discutere con Cassio, Bruto e Giuda della sorte di alcuni demoni che hanno commesso uno dei più grandi reati nel inferi e cene vuole per commettere errori dove come regola vige l'assenza di regole e ordine, ma tornando a questi, la punizione per l'aver introdotto nel regno di mio padre delle armi benedette verrano uccisi tra atroci torture. E io li ho sentenziati, a quanto pare Lucifero ora ha da fare con la sua sposa e siccome sono tornato io può lasciarmi tutto a me. Sono le 5;00 ma essendo io per metà, il sonno lo sento davvero tanto così supplico Alex di permettermi di dormire almeno un po', almeno di giorno e così ora sono nel corridoio, stranamente mi sono fermato difronte a quella che potrebbe essere la camera di Light sento il suo profumo da qui è così invitante, questo mi ricorda che ho fame, e che non ho una schiavetta che mi procura del sangue. Pensando questo noto un'altra porta aperta ed è quella di Evangellin figlia di Eva. Ed è proprio lei sul ciglio della porta che mi fa segno di entrare. So bene che genere di donna è, ma forse potrei divertirmi un po, questo dimostrerà se posso essere re. Se tengo lei sotto controllo non avrò problemi con chiunque altro.
"Salve principe "
"Che cazzo vuoi vipera"
"Lei mi lusinga mio principe"
"Ti assicuro non è mia intenzione, ma se non mi dici immediatamente quello che hai da dirmi mene vado e non torno più"
"Scusate per avervi rubato del tempo prezioso, mi chiedevo se volevate assaggiare qualcosa non credo che un demone si nutri di cibo, quello è solo un peccato, come sapete bene, non dovete mentire ne nascondervi, potete fare ciò che più volete, e dare sfogo alle vostre tenebre."
" se lo dici tu"
In effetti Evangellin potrebbe essere un ottima soluzione per i miei problemi, tra cui dissetarmi e divertirmi. Dopo essermi divertito abbastanza e lasciato in fin di vita Evangellin sono tornato in camera e sono crollato. Questo è uno stato di trance più che di sonno e questo non è del tutto un sogno, la mia maschera quella che uso per rinchiudere il peggio di me mi sta punendo severamente non cela faccio più di giorno è un incubo e di notte è pure peggio. Mi sveglio di soprassalto e penso che tutti quei incubi siano solo a causa del mio subconscio. Come ogni mattina mi vado a infilare sotto la doccia, parte di me mi dice di lasciargli più spazio e siccome ho voglia di riposarmi lo lascerò poco più libero mene terrò dietro le quinte.
La prima cosa che voglio fare oggi è uscire con Evangellin sperando che si è ripresa. Esco dalla doccia e trasformo la mia metà demoniaca nel angioletto, essendo però in sintonia con entrambe le parti e non reprimendomi, assumo un aspetto che è un misto tra angelico e demoniaco, trovo mi si addica favolosamente. Esco dalla stanza e vedo giusto Evangelin,
" buon giorno Eva"
" principe" e si inchina difronte a me mi compiaccio e mi avvicino
"Fantastica mattinata ti va una passeggiata prima di colazione?"
È vai così principe!! Mi compiaccio
"Certamente volevo giusto parlarvi."
Fantastico ci avviamo verso il giardino che ha una bellezza unica guastato purtroppo dal terribile odore di zolfo.
"Principe sono felice che mi abbia concesso di esserle così accanto, parlo naturalmente dell' altra sera."
" sia chiaro io non provo nulla per te, cercavo solo di essere compiaciuto e qualcuno che mi compiaccia quando voglio, se vuoi puoi diventare la mia ragazza ma solo perché hai sangue reale, nutrirmi di te non mi fa male e voglio divertirmi, sempre se accetti questo, naturalmente io sono libero di fare quello che voglio."
" principe è un onore per me. "
"Presentati poi nella sala pranzo per la colazione lo dirò a Lucifero del nostro accordo."
Così mene vado non mi interessa veramente nulla di lei non ostante la conosca già da moltissimo. Ha un caratteraccio era tra le preferite di mio padre perfetta per diventare regina dei inferi.
Avviandomi nel palazzo reale vedo giusto Lucifero e mi affretto a dirgli la novità.
"Sire ho pensato a Eva come mia fidanzata vi sta bene?"
" certo come vuoi."
Come pensavo fiero ops ha notato qualcosa.
"Kevin perché sei di nuovo così...?"
Non serve spiegare ho capito cosa intende, pensa sia instabile la mia trasformazione.
" È normale, quando sono per metà ho maggiore controllo su tutto, se dovessi perdere la calma e sappiamo che in quelle sembianze, ci riuscirei facilmente, di questo posso ne resteremmo solo io tu e forse pochi altri."
Per mia fortuna non obietta fa solo cenno con il capo.
"Da questo pomeriggio riprendono le tue lezioni."
Tutto chiaro capo, ora meglio che mela squagli finché non cambia idea.
"Certo Padre ora vado, aiuto Alex."
È così mene vado.
Mentre cammino mi sento una voce chiamare.
" Kevin scusami mi dispiace."
È Light dopo ieri, dopo la discussione avuta pensavo non mi avrebbe più rivolto la parola, meglio così in realtà non volevo litigarci.
" buon giorno, sono sicuro ti saprai far perdonare, non sono più arrabbiato con te."
"Ma tu guarda che pallone gonfiato, tu potevi avvertirmi che eri figlio del mio carceriere."
"Era in rilevante cosa sarebbe cambiato ?"
"Ovvio che non ti avrei mai parlato."
" che razza di luce sei se fai distinzioni è un attimo prima mi adori è un attimo dopo mi disprezzi."
"Sono un essere umano"
E si ritira nella camera sbattendo la porta. Che ragazzina che è. Ma non so per quale motivo non riesco a togliermela dalla mente, questo va solo a suo discapito. Non le chiederò scusa ma voglio comunque la sua compagnia.
Quindi bussò alla sua porta lei intuisce che sono io.
" che vuoi ancora? Non ne hai abbastanza di prenderti gioco di me?"
Sento dei piccoli singhiozzi da dietro la porta e la sua voce rauca capisco che sta piangendo, ma non capisco perché.
" Light non posso dirti che mi dispiace ne che non lo farò più, io sono così mezzo demone e mezzo angelo, ora ho fatto una scelta e ho deciso chi sono, ma la mia curiosità nei tuoi confronti è sincera, quasi mi piacesse la tua compagnia, quindi se vuoi ed è tutto a discapito tuo, puoi venire fuori e essere una mia amica."
Detto questo mene pento immediatamente, so che è merito della mia metà angelica ma non posso dire di non desiderare lo stesso, questo però è un vero problema spero non accetti. Ma ahimè, sentii aprirsi la porta, lei è difronte ha me, ha gli occhi gonfi per il pianto e una goccia salta sulla guancia, velocissimo senza farmi notare prendo la sua goccia e la cristallizzo chi sa perché voglio ogni sua emozione tutta per me, lei non capisce bene cosa ho appena fatto e mi guarda allibita, io non ho intenzione di lasciare ancora spazio alla mia lingua e le dico semplicemente:" posso entrare"
"Mhm entra"
Entro e mi metto sul bordo del suo letto mi guardo in torno notando che è una camera ampia e che ci sono delle scale che portano a un piano che è un'intera biblioteca, mi domando se abbia scelto lei la camera se non è così pare che chi l'ha scelta la conoscesse bene.
"Light hai scelto tu la camera?"
" perché questa domanda?"
" ehm semplice curiosità"
"No è stato un amico"
" un amico?"
"Si"
Chi diavolo porrebbe avere come amico agli inferi? Qui i demoni hanno pochi scopi per interessarsi a una come lei. Deve essere uno di rango più alto ma chi ?
"Light senti non te lo dico da amico ma da mezzo demone, stai lontano da noi, siamo pericolosi, e tu potresti essere incapace di difenderti, la tua luce energia sembra essere potente, ma poterebbe non funzionare con tutti. Con me non ha funzionato e sono un mezzo demone."
" guarda che con te ha molti motivi per cui potrebbe non funzionare, ma non so come mi potresti fare del male tu. Se non moralmente "
"Ti sbagli sono come tutti i demoni e pure peggio. Sono assetato di sangue puro come di quello dannato, ma mi so controllare, sono bravo in questo, forse e merito di mio padre o forse quello del mio guscio di Angelo."
"Secondo le mie teorie è sempre lo stare qui che ti rende diverso. Ma Kevin, quando ti ho incontrato ho capito che eri diverso ma che non mi avresti fatto del male, è quello so che nemmeno tu con la telepatia potresti cambiare. Tu vuoi fare il cattivo ma non lo sei."
"Fai come credi ma io ti ho avvisata."
"Oggi pomeriggio riprendo alcune lezioni con Lucifero ci sarà anche la regina, so che ti piace, è so che anche a lei non dispiaci, se vuoi venire vieni sarà un occasione per stare al aperto."
" ci sarò".
E dopo essermi lasciato questo peso alle spalle sono più sereno e posso andare stranamente ho un sorriso stampato in faccia che mi fa bene, solo quella ragazza può farmi questo. Mentre penso questo mi chiama mia sorella, più sollevato le rispondo:
" ciao sorellina"
"Fratellone perché cavolo non mi hai risposto, ero in pensiero per te Michael mia ha detto che sei al inferno."
" calmati sorellina sto benissimo, sono stato occupato e non ho potuto rispondere, devo dare una mano a una amica è nostro padre aveva bisogno di una mano e la mamma è uscita e sta con lui, le cose si stanno mettendo meglio in questo mondo."
" Ma sai che papà vuole farti re non puoi tu. tu mi hai promesso che saresti con me"
" sappiamo entrambi come sono fatto io Jasmine, sin da piccolo sono senza emozioni non mi cambia ne un regno ne l'altro."
"Fratello non dire così so che non provi nulla per nessuno ma con me stai bene e riesci a sorridere, vengo a prenderti non riesco a sopportare di vederti senza emozioni senza felicità mi rifiuto, papà capirà"
"Ti ho detto di calmarti non c'è bisogno non ho due anni, ho fatto la mia scelta, devo rimanere qui c'è qualcosa che mi trattiene, se mene libero torno, dipende anche da come mene libero."
"Testone ho paura per te, e vengo per salutare la mamma, vengo e a vedere se quello che mi dici è vero devo capire cosa succede."
"Papà non ti accetterà"
" ma smettila sappiamo che in fondo lui non è così insensibile e solo deluso, arrabbiato, è stanco non vuole nemmeno lui più combattere."
"Fai come vuoi"
"Ciao Key ci vediamo domani."
"A domani impicciona haha."
Come si fa a non sorridere a lei e così testona.
Accidenti è quasi mezzo giorno, quanto passa in fretta il tempo con quelle due. Meglio affrettarsi ad andare a lezione.
Esco in giardino e come immaginato Lucifero mi aspettava. per fortuna ad addolcire la sua attesa c'era mamma con cui si facevano delle sane passeggiate. Mia madre ha un potere speciale controlla il tempo e l'ordine c'è un sottile equilibrio tra cielo e inferi ed è così che deve essere. Eccomi, Lucifero si volta e dice alla bun'ora !
Io non bado molto alle sue parole e mi guado in torno in cerca di Light dopo un po la vedo e sembra che tutto sia più semplice, mio padre si incuriosisce e si avvicina a Light che cerca di fare di tutto per evitarlo, quando però è costretta a parlare con lui.....
io non ostante gli allenamenti riesco a sentirli non a caso Alex per due volte stava per buttarmi a tappeto, in pratica dal loro discorso ho capito che Light pranzerà e cenerà sempre con noi, questo è del tutto negativo. Dopo che hanno smesso di parlare mi lascio andare e Alex finisce a terra in meno di cinque secondi e non sto esagerando,
"Bravo figliolo, per oggi basta"
Alex mi guarda malamente e suplica il re di dargli una seconda science ma io lo interrompo dicendo.
" padre mi dispiace ma vostra figlia oggi rientrerà qui, è stata molto esplicita nel voler affermare che non c'è modo di farla ripensare, è convita che voi mi stiate trattenendo qui con la forza."
"Non potevi dirgli che non la voglio qui"
"Ma certo gli'e l' ho fatto presente ma è vostra figlia e ha ereditato anche qualcosa come la vostra testardaggine."
" queste donne saranno la rovina di questo impero. E quando di grazia ha intenzione di farsi vedere?"
" non so padre"
"Piccola disgraziata"
Io mi ritiro e mi sento dei occhi puntati addosso, alzando lo sguardo incontrando un chiarissimo e dolcissimo sguardo, quello di Light inconfondibile per tutto quello che può trasmettere, mi attira è così mi avvicino con un lupo ad un agnello,
" Kevin ma sei bravissimo, io ero molto in pensiero per te Alex è il migliore, ora ho scoperto che è il migliore dopo te."
"Finiscila di insultarmi e sottovalutarmi non lo sopporto, non mi conosci così bene da poterti permettere di dire certe cose."
" scusami, è che non sono abituata a vederti così, sopra tutto prima con Lucifero, eri professionale preciso quasi non tu."
Intuisco che gli piaccio ma così non va bene per lei, perché tutto ad un tratto mi interessa la sua incolumità,
" non fidarti Light, per una persona ci sono infinite facce" meglio non permettergli di dire altro è per il suo bene, meglio andare, oltre all allenamento di mio padre io e Alex abbiamo l'addestramento del esercito è quello impiega calma l'aiuto di Crono.
Dopo due ore di esercizi e tempo di pranzo, mi è arrivata la notizia che Jasmine è arrivata, questo è un vero problema perché comunque mi veda la prenderà male.
Cerco di evitare le mie stanze e mi rifugiò non so per quale motivo in quelle di Light che stranamente non c'è. Mi metto a curiosare un po' in giro e mi rendo conto che non ha minimamente decorato o cambiato quella stanza che ha qualcosa di malinconico triste, in fine noto vicino al suo letto un piccolo fiore è uno dei fuori del boschetto dove ci siamo conosciuti, dove scappando da mio padre, ci siamo sempre rifugiati. sento un calore salire e giungere nelle mani tocco la piccola piantina fiorita e questa comincia a brillare di una soave luce, questo mi fa ribrezzo e esco e prendo il volo.
Volo già da ore pensando a non so cosa, cattiverie e ogni volta Light mi si parà di fronte frenando la mia distruzione, volo senza metà nel buio, non riesco a capire che ore sono, non so perché sono qui, ma sopra tutto non capisco più nulla, mi sembra che fino ad ora ho cercato solo il futile una bellezza inesistente, una perfezione che non mi appartiene, e mi sembra di far parte di un grande teatro in cui io sono solo un oggetto, e questo mi fa tremendamente incazzare.
Ormai cominciò ad avvertire un po' di stanchezza sono arrivata nel mondo dei umani ed è stato un viaggio parecchio lungo atterro e vedo le mie ali nere confondersi con il buio e non mene preoccupo di lasciarle in mostra, il buio il nero mi conforta l'anima.
Sono in un bosco e sento un ruscello ma non mi ci voglio avvicinare, scelgo il posto in cui sono atterrato per sdragliarmi è guardare la luna le sue cortigiane le stelle, tutti ammirano la sua bellezza ma non si accorgono quanto è sola? perché nessuna stella può salvarla da questa solitudine, perché non c'è nessuna che invece di ammirarla non scava nel vero grigiore della sua superficie, se solo sapessero che lei prova solo invidia per il sole per le altre stelle che possono brillare veramente, e non ostante pare grande e potente, non è altro che bella e non ha nulla, non è interessante, non è capace di capire. Ma cosa più di tutto gli manca? se solo lo sapesse forse lei potrebbe... no non potrebbe essere meno vuota sempre sarà futile, una falsa salvezza un illusione, troppo bella per andare oltre a questo, tutto ciò che la circonda non è che un programma lei farà sempre ciò per cui è creata cioè dimostrare la sua falsità e le stelle sorgeranno e tramonteranno solo per ammirarla, ma rimarrà sempre un teatro. Con questa consapevolezza decido di tornare a casa quando una luce viene da più in fondo e cattura la mia attenzione.
-Andiamo Kevin torniamo a casa! No io voglio sapere.
Mi rendo conto che sono di nuovo nel unico posto che mi attira in questa terra e sono nella parte buia mentre c'è qualcuno che è in una metà brillante perché lei è Light.
"Buona sera Fanciulla." lei si volta di scatto e rimane sorpresa pare spaventata.
"Mostrati alla luce chi sei? e cosa vuoi?"
" Light che ci fai qui come mai non sei ai inferi, tu non potresti minimamente avvicinarti a questo mondo."
" Conosco la tua voce... Kevin sei tu?"
Già sono io forse, ritiro le ali e mi avvicino a lei. "Allora Light ?"
"Kevin meno male! mi hai spaventata, non lo dire a nessuno ti prego sai quanto tengo a questo posto e ho scoperto un piccolo privilegio della telepatia, quello di tele trasportati in un posto che conosco così bene come le mie tasche."
"Scema, è pericolosissimo nemmeno io che sono più forte mi permetto di giocare così, ti proibisco di rifarlo, meno male che non è successo nulla, hai idea di cosa potrebbe succedere?"
"Si ma è l'unico modo che ho. e poi non mi importa della mia vita"
" Sei stupida la tua vita se non è importante per te non significa che sia inutile ho che non importi a nessun altro." e non capisco nemmeno io cosa ho detto così mi volto e cerco di andare via, anche per la rabbia strana che mi sta salendo.
" Kevin aspetta, ti prego io non volevo..."
"Cosa ? credi che a me importi no non sono io quello a cui piaci, toglitelo dalla testa, io sono sbagliato sotto tutti i punti di vista, e non mi piace nessuno mai, forse hai ragione sono cambiato, non sono il Kevin che conoscevi."
" Non ti capisco, ma credo di averi ferito, e non solo ti ho adirato, e la tua rabbia e motivo di mia tristezza, sono un egoista perché sono umana, ma non sopporto tutto il buio che ti circonda."
" Cosa ne sai tu, non potresti mai capire."
" Prova a spiegarmelo Kevin, non dico che capirò ma devo sapere la verità, voglio sapere."
Mi avvicinò a lei e gli stampo un bacio sulle sue sottili ma morbide labbra.
Sono così dolci calde sento ogni muscolo rigido nei suoi confronti, mi avvicinò ancora e la cosa non migliora, ma voglio comunque tentare, l'abbraccio e la soli o un poco più in su da terra sento meglio il suo dolcissimo profumo di fiori di neve ghiaccio che si scioglie nelle fiamme del mio bacio, sono così euforico, non mi rendo conto che si stanno manifestando nella mia bocca due aguzze zanne, ma quando mene accorgo e troppo tardi, sen'è resa conto anche lei, perché sono ormai andati a lacerare la sua dolce pelle e poche gocce cadono nel mio palato e subito ne voglio ancora, mi é quasi impossibile fermarmi, ma l'altra parte di me, riesce a fermarmi giusto in tempo, quando sento lei abbondonata tra le mie braccia appena svenuta.
La prendo in braccio poi la riporto velocemente, senza farmi vedere a palazzo nella sua camera. La appoggio sul letto e mi assicuro che stia bene, sono sollevato nel rendermi conto che va tutto bene. proprio allora sento battere alla porta, è Alex. "Avanti"
"Principe l' ho cercato ovunque anche suo padre, sua sorella nel vuole vedervi oggi, minaccia di distruggere gli inferi, sappia che ne è capace."
"Tranquillo Alex ero fuori con Miss Light, non riferirlo a mio padre, mi assicuro di mettere Light in ottime condizioni e vengo."
Detto questo Alex si congeda e io faccio un bagno alla mi piccola Light, mi rendo conto di quanto coraggio abbia questa ragazza, solo ora vedo quanto stia diventando per me. ma dopo questa sera non ho più il coraggio di rivolgergli la parola. la appoggio adagio sul letto e gli lasciò di fianco del succo di frutta e alcune leccornie per il risveglio in modo da farla riprendere, poi le metto un fiore con un mio biglietto di scuse sul tavolino e me ne vado.
Esco e mi trovo difronte Eva.
"Kevin che diamine di fine hai fatto oggi, e la tua promessa?."
"Non ho tempo ora Eva, mio padre mi attende."
Così mi affretto nella sala reale. in questa parte avverto la voce di mia sorella e di mia madre e si fanno sempre più vicino.
" Madre, Jasmine!?"
" Cavolo Kevin, se non sei morto ti uccido io con le mie mani!"
"Calmati sorellina." e mi riferisco a mia madre scherzando " madre ma anche gli angeli hanno il ciclo?"
"Sei un vero cafone Kevin, ma come ti permetti, diavolo che non sei altro."
"Grazie sorellina." mi madre non fa che sorridere segno che non riesce più a trattenersi, e che pure lei non sopportava più mia sorella, in fondo è una demone e Jasmine un angelo stravagante e giusto, l'avrà massacrata involontariamente.
"Madre sono felice che siate di buon umore, ma dubito che Lucifero sia sereno come voi."
"Vai da lui non rischi di morire."
Grazie mamma tu mi (capisci)
"Vado da Lucifero e lo trovo sul trono. Kevin maledetto... queste donne saranno la rovina dei inferi e ora mi sparisci pure tu? "
" No padre ero andato a recuperare una certa persona, un incosciente."
" Da quando ti riduci a balia?"
"Da quando i nosti uomini si sono rammolliti tutti. I demoni di questo posto non sanno più fare il loro dovere, e nel mondo si riversa il Caos, quel angelo dannato."
" Allora meno male che ci sei tu!"
"Ovvio."
"Senti figlio se tu non mi avessi creato tutti questi problemi io non avrei riversato tutto sul precario equilibrio nel mondo terrestre, inoltre gli umani sono così tanti che la terra non sa più dove metterli."
" Non riversare su di me tutto questo la mia assenza è stata voluta anche da te, forse sopra tutto da te, ne ho abbastanza delle tue chiacchiere voglio che questo posto bruci scompaia voglio distruggerlo, non sopporto ne te ne chiunque viva da qui" e sento la rabbia bruciarono dentro mi rendo conto che il mio precario equilibrio sta vacillando e che sto cominciando a distruggere tutto compreso me, mio padre manda le guardie a prendere delle catene con Acqua benedetta mi ustionerò tutto, questo mi fa arrabbiare ancora di più, mi avventò su Alex che cerca di immobilizzarmi mentre mio fratello mi vuole incatenare come un cane. poi sento una voce tenue è Light. Cavolo di male in peggio, tutto me si rivolta e cerco di avventarmi verso di lei ma fortunatamente Kevin approfitta della mia distrazione per incatenarmi e immediatamente aghi si conficcano nella mia pelle e l'acqua mi ustiona come un acido, cerco di ribellarmi anche se questo non mi aiuterà l'unico modo sarebbe quello che io la parte più profonda del cuore di Kevin collabori con la parte che ora ha il controllo, ma quando è così ci vuole parecchio. nel mio monologo sento un grido straziante alzò lo sguardo e c'è Light che cerca di liberarsi da Alex, delle lacrime gli coprono il viso mio padre da l'ordine di lasciare la stanza ma lei si rifiuta, -vattene Light non sono io a controllarmi o meglio io sono diverso ora, sono solo il male in persona, sono ciò per cui sono nato, sono in fondo me libro dal controllo da questa maschera sentimentalista, ti potrei fare male.
"Kevin che ti hanno fatto? perché sei così?"
"VATTENE, NON VOGLIO VEDERTI." gli urlo digrignando i denti e soffrendo come un cane.
"Non ti lasciò tu non mi hai lasciata, non ostante tutto."
Testarda cocciuta di una bimba.
Mi ritrovo nuovamente ad osservarla e lei si è avvicinata ancora un po' a me ora nella sua luce ci sono un po' anche io, lentamente nel guardarla trovo calma e le ferite cominciano a non bruciare più, il mio corpo riacquista un po' di forze e quando sto meglio mi metto rannicchiato sulle sue gambe, Lasciandomi invadere dal suo dolce profumo, in fine stanco svengo.
Al mio risveglio trovo due occhi verdi brillanti puntati addosso.
"Come stai?"
"Hm mm non so!"
Lei si alza e fa per andarsene, ma l'ultima cosa che voglio è che lei scappi via da me, so solo questo.
"Light dove vai?"
"Ad avvertire Lucifero del tuo risveglio, mi ha pregato di dirglielo."
"Light ma dopo ritorni vero?"
"Si certo quando avrai finito con Lucifero, dovrei spiegarmi cosa succede."
Adoro questa ragazzina, la sua curiosità e ingenuità, non ha fine.
Faccio un cenno del capo e lei esce dalla stanza lasciandomi solo.
Cercò di fare mente locale su tutto ma purtroppo non riesco a venirne a capo, così lasciò perdere, non so che inventarmi con Light, ne so come giustificarmi con mio Padre. Questi minuti nell'attesa di Lucifero sono i più lunghi della mia vita, la mia coscienza non vuole parlare, non oso riflettere, non so di preciso quale sia la mia espressione ora ma dubito sia serena. Che fine ha fatto l'angolo in me? semplice sono io solamente che quel angelo è un camuffamento, so che non ostante la mia apparente calma sotto avevo una belva indomabile e ora sto distrutto, nemmeno io so chi sono, e tutto questo perché ? non capisco perché questo risveglio, ho detto che è per Light ma in che modo perché ultimamente lei è la causa delle mie disgrazie. Puntualmente lei è dove ci sono i disastri. Forse dovrei andare via per un po' sia dal paradiso che dal inferno, ma mi farò promettere da Light di non usare mai più il tele trasporto.
Sono stanco di aspettare mio padre ho già passato in rassegna mille modi di morire altri di distruzioni altri che contemplano scuse plausibile per una fuga, ma forse penso troppo in fretta perché non si vede ancora nessuno.
Sento dei passi ecco che mio padre sta entrando nella camera. Light non è con lui un po' mi solleva.
"Padre perdonate per tutti danni che ho fatto."
"Non fa niente, devi imparare a domare la tua rabbia, anche io alla tua età nel cadere dai celi e avendo conosciuto il male, plasmato il male avevo questi squilibri, io come te ho creato una maschera per non rischiare di distruggere tutto, ma ti dico un segreto senza tua madre non ci sarei mai riuscito."
"Cerca di trovare la forza."
"A questo proposito, Lucifero ho pensato di andare sulla terra vivrò per un po' tra loro equilibrerò i ultimi decenni di inattività."
"Fai come vuoi, ma non credo che questo scappare sia la soluzione."
Mi dispiace padre, ma qui non riesco a stare se sapessi, qui c'è la mia droga c'è la causa delle mie disgrazie, non posso restare creerò solo problemi.
Mio padre esce dalla mia stanza e mi lascia nella tenue luce della mia lampada sul comodino. Non ho le forze di rialzarmi così resto sdraiato, venendo accolto nuovamente dalle braccia di Morfeo che però non riesce a tenermi così stretto e io comincio a cadere nel buio, sentendomi sempre più schiacciato dalla pressione. Sono capitato nel mio subconscio, una terra sconosciuta terribile stiamo parlando della mia dove c'è solo dolore, e dove si creano incubi che ucciderebbero le creature. sento in lontananza grida, sono orribili, riconosco questa voce e quella della mia amica Light cerco di seguire la voce e avvicinarmi sto correndo ho paura per lei, ma quando la scorgo vedo un corpo privo di vita, sopra il corpo c'è una bestia orribile con affianco un serpente deturpato brutto che sibila ingiurie e dice di uccidere, uccidere. mi avventò sulla bestia e mi rendo conto di essere io sono sporco di sangue. È quello di Light, riesco solo a gridare sono straziato da qualcosa che non ricordo può essere così. È un dolore nuovo e più doloroso di ogni altro male. voglio strapparmi le carni di dosso ed è meno terribile di ciò che provo. Finalmente mi svegliò di soprassalto sudato più esausto di quando sono andato a dormire. chiudo a chiave la mia camera mi faccio in fetta una doccia per togliermi il sudore di dosso e esco in fretta mi vesto preparo tre valige con vestiti e cose così. Aprendo la camera trovo Alex fuori non mi vuole lasciare partire, almeno non da solo così sapendo che è impossibile convincermi testardo com'è! Si offrì di seguirmi, mentre lui corre a prepararsi io mi avviò alla macchina nel uscita vedo Light ma la oltrepasso fingendo indifferenza e mi sbrigo a infilarmi in macchina lasciandomi in dietro l'interrogativo di Light dove vado. tanto ho incaricato ad Alex che prima di prepararsi andasse da lei per riferir gli che non deve teletrasportarsi Da nessuna parte ne deve contraddire mio padre e farlo arrabbiare in fine di non preoccuparsi di me che sarei tornato presto e questo è un augurio che mi faccio anche io. Per mia fortuna Alex fece in fretta e io diedi a tutto gas facendo partire la macchina con un rombo che rintronò nel paesaggio silenzioso.
Metto al massimo la musica e semplicemente mi concentro sulla guida, che riesce un po' a calmarmi, merito della splendida macchina.
Con il mezzo giungiamo presso un istituto, un collegio gesuita. fermo la macchina è guardando Alex concordiamo che è il luogo perfetto per inserisci, siamo venuti sulla terra per creare un po' di catastrofi, diminuire un po' il numero di persone.
Il collegio è moderno in un marmo bianco un ampio giardino ben curato, si nota di essere in un collegio gesuita, sono molto rigorosi, competitivi, perfezionisti, so con precisione che mio padre strinse un patto con questo collegio qui alcune volte ci passa anche qualche angelo. Sarà divertente. Il collegio è veramente grande con parecchie studentesse e tutte carine, di alta società e abbastanza colte per essere umane, merito del insegnamento gesuita. L'epoca in cui viviamo a mio parere riprende un po' il barocco nel concetto di superficialità, ma perde perché non ostante si cerchi il significato di bello, di bellezze non si da un vero valore alle cose, perciò c'è solo degrado, abbandono di ogni attività costruttiva innovativa, ciò che chiamano progresso non è reale è un miraggio. Io inoltre dovrei aiutare per seri versi il nemico ovvero i angeli come ho fatto fino a poco fa ai fini del equilibrio perfetto trà bene e male. infatti oltre al lavoro di distruggere questo collegio gesuita, che sarà un hobby darò alcuni documenti c'è sembrano veri così che ingannandoli avranno un forte cambiamento, in un certo verso penseranno di aver trovato una sorta di verità che darà una nuova svolta alla società nel senso buono. Il coleggio è molto antico e vanta un esterno e una facciata storica in stile romanico ma al interno, è uno spettacolo, di quadri di bellezze moderne. Improvvisamente mi viene da pensare a Light, lei ha fatto un liceo comune, chi sa come sarà stata la sua vita in questi sottospecie di carceri.
Chi sa che scelta ha fatto, penso che da sempre la sua vita è stata condizionata da mio padre non deve essere stata facile. Entro nella classe insieme ad Alex per loro sono un comune 18enne che si è appena trasferito nella loro città, figlio di un ricco nobile. Nella classe cala un silenzio riverenzialmente alla mia entrata forse pensano che sono uno tosto, ma invece di perdere tempo con loro che non mi interessano particolarmente, rispondo semplicemente alla domanda del professore sulla presentazione,
"Buon giorno sono Kevin sono arrivato da poco dall'America e spero di poter imparare molto."
Il professore mi indica un posto in ultima fila e mi avvio verso il l'unico posto libero. camminando noto con piacere che i maschi mi odiano, e le femmine sono rapite dalla mia bellezza.
Di fatto in questi giorni, della mia permanenza tra le ragazze si è aperto un vero e proprio campo di battaglia per chi mi vuole . Tra i maschi solo odio litigi e quant'altro, per i gesuiti l'insegnamento che hanno dato a questi ragazzi non è servito a nulla e per me è quasi noioso. così Alex e io ci complimentiamo del caos in questa scuola ne troviamo un'altra. Questo è un collegio molto prestigioso a Roma un luogo in cui, se sapessero che sono figlio di Lucifero mi ucciderebbero o alcuni mi adorerebbero. come al solito in queste scuole è importante solo il risultato, sono qui però solo per stare lontano dai inferi in parte il mio compito è finito, ma per non stare con light ho detto che supervisionerò gli umani, affinché svolgessero ciò che voglio facciano. Mio padre ha nuovamente acconsentito così che ora sono qui a godremi un anno terrestre. Entrando in classe quasi come ogni volta tutti si ammutoliscono. unico dettaglio non di poco conto ho nella mia classe Eva, pessima notizia, mio padre mi spia. Io fingo indifferenza e mi presentò lei da brava vanitosa strozza si alza e si mette in mostra dandomi un falso ben' venuto. Ringrazio fintamente, rivolgendo mi però alla classe. e mi siedo nella penultima fila notando però due posti vuoti lasciò correre lo sguardo sulla classe che si dimostra ben diversa dalla precedente, con molti alunni, con persone che chiacchierano e professori che semplicemente se ne fregano. Dando uno sguardo hai loro pensieri si capische che sono dei sempliciotti, stupidi e ingenui ancora meno interessanti dei altri, il frofessore già sa che saranno bocciati, e per me invece ha buone speranze, non riesce nemmeno lui a staccarmi gli occhi di dosso, poi c'è Eva che vuole dimostrare la sua supremazia, vuole che io le chiesa di uscire, e sa che presto lo farò ma non per questo non mi divertirò, anzi forse grazie a lei sarà meno noioso. Il professore sta per iniziare quando sentiamo bussare.
"Avanti"
"Scusa i ritardo, non trovavano la classe!"
Si scusano due ragazze. Che mi venga un colpo è Light con una ragazza che non conosco, mio padre me la pagherà, va bene Eva ma mandare qui anche Light che razza di canaglia.
Il professore esordisce con: " le due ritardatarie del corso. Come vi chiamate."
"Io sono Azura."
"Io sono Light"
"Per oggi siete perdonate andare a sedervi li. ci sono due posti liberi".
Light é rossa praticamente appena entrata e tiene la testa bassa. Da quello che ho capito la scuola per lei deve essere davvero spaventosa peggio dei inferi, è così tenera...
Ora alza la testa per capire dove deve sedersi e incrocia il mio sguardo. Le sue iridi cominciano a essere più chiare del solito, pessimo potrebbe accorgesene qualcuno, ma non posso fare a meno di ammirare la sua bellezza, come molti della mia classe, che sono passati immediatamente nella mia lista nera. Come uno biondo che le dovrebbe stare vicino, sposto il mio sguardo sul biondo, di cui leggo nella mente di chiasi Manuel, ha non so cosa di famigliare. lei finalmente è arrivata al suo posto e quando Manuela sta per rivolger gli la parola, io la faccio girare dando gli un leggero colpetto sulla spalla, la sento sussultare al mio tocco e irrigidissi, mi da sempre fastidio questo suo comportamento istintivo. vorrei smettesse di spaventarsi di me, ma in un certo senso mi piace spaventarla.
"Salve sei nuova anche tu ?" Lei continua a voltarsi lentamente verso di me e nel fra tempo dice: " si sono qui da poco."
Io ora la posso guardare di nuovo nei suoi splendidi occhi.
"Siete voi i nuovi di quest' anno?"
Dice la sua compagna interrompendo il nostro sguardo e facendolo scivolare su di lei, io la maledìco tantissimo per avermi costretto a girare, ma almeno Light non può parlare con quel Manuel. "Mhm sono arrivata poco fa" dice Light. Io le faccio solo cenno con il capo. Il professore decide di interrompere la nostra chiacchiera, non ostante la classe e piena di gente che parla.
"Di cosa stavamo parlando?"
" L'arte Barocca nasce alla fine del 500 al inizi del 600 e rappresenta un arte di decorazione, che mira a stupire, a colpire l'occhio. Mentre nella letteratura e nella storia il 600 e un periodo di crescita intellettuale. questo per quanto riguarda l'Europa. Se ne taglia fuori l'Inghilterra che invece è proiettata al futuro con una riforma sulla libertà."
"Basta così Kevin. Hai studiato già l'arte barocca?"
-Non solo mio professore ingenuo, mi è stato insegnato da uno che l'arte barocca l'ha proprio creata.
"Si professore."
"Stai comunque attento potresti sempre imparare qualcosa di nuovo. Sdegnato ridendo dico "certo, scusi."
Light ormai è girata e non ho modo di richiamarla Accanto Manuel vuole parlargli ma non può per via dei occhi puntati su di noi del professore. La prima e seconda ora passa senza che nessuno di noi quattro possa dire nulla. Arrivata la terza siamo costretti a dividerci essendo una classe mista. Stranamente Light ha scelto Architettura e si avvia con Azura verso un altra classe. Mentre io, Eva e il tizio Manuel siano nella sezione di (Design).
Eva mi si avvicina e finge di fare la mia conoscenza, io sto al gioco e finisco col sedermi vicino a lei è le chiedo di uscire la sera. Le altre diventano immediatamente gelose. I miei piani però sono ben altri, e cioè quelli di dissetarmi e infine lasciarla mezza morta.
Dopo quest'ora ho 20 minuti di pausa mi vado a sgranchire in corridoio, come fanno la maggior parte. Mi stupisco di quante belle ragazze ha questo istituto. Queste mi assalgono indecentemente, alla fine mene libero e camminando per i corridoi in lontananza vedo Azura e accanto Light. Azura gli sta parlando di me, mentre Light gli dice di non fidarsi, E intelligente anche se mi dispiace per ciò che pensa. mi avvicino a loro e le saluto
"Ciao, tu sei Azura non è così?"
"Si"
"È tu come hai detto di chiamarti?" dico riferendosi a Light. aspetto un po' ma per la prima volta la vedo decisamente spaventata ha paura di me non vuole parlarmi.
"Lei è Light."
"Cos'ha perché non parla?"
"Credo si senta male."
"Perché non va in infermeria?" e mi allontano arrabbiato e deluso, mi lasciò coinvolgere nella conversazione,con una bella roscia riccia, non mi sono mai piaciute le ricce, ma questa e carina. Credo sta sera darò buca a Eva.
Mentre parlo poco interessato con questa sento Azura chiedere cosa succede a Light. Lei non sa come spiegarglielo, no si sente molto bene, andrà in infermeria a riposarsi un po'. Azura annuisce e si salutano. Io invece vado a dire a Eva che il nostro appuntamento sta sera è annullato.

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