capitolo VIII

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"Perché hai deciso ora di dirmelo?" Dice lei , "perché voglio che tu mi creda, e poi perché ora che ti ho detto tutto, non puoi più stare qui, ho un padre che ti ucciderebbe più tosto, ho ti terrebbe a guinzaglio nei inferi in oltre io ho trovato come toglierti quella runa e restituiti la memoria, ma voglio che vieni con me." Lei mi guarda ancora più confusa di prima. "Dove? E poi se tuo padre è Lucifero, non servirà a nulla nascondersi." Questo non è un no, forse ho delle possibilista. " ecco, per tutto il tempo che ho tentato di starti lontano io ho creato questo." Dico mostrandogli la biglia. "Cos'è?" "Qualcosa che ci può portare al sicuro e dove possiamo cominciare una nuova storia."
"Ma Kevin, non possiamo, non è giusto, stiamo scappando così. Questo non ci porterà a nulla di buono, dobbiamo trovare un'altra soluzione." "Light non capisci non c'è e ai inferi non c'è più spazio per me e per te sarà solo un'eterna tortura che non meriti."
Purtroppo il tempo di discutere è finito. Alex è venuto ad avvisarmi che stà per arrivare qualcuno che meglio non incontrare, devo agire in fretta e con Light finirò più tardi, in poco tempo la faccio cadere in un profondo sonno e la affido al mio amico che ha il compito di portarla sulla piattaforma nell'altra dimensione nello spazio. Lui non perde tempo, appena Alex sparisce nel portale fa la sua entrata trionfale il Re dei inferi Lucifero in persona che onore per questa noiosa festa.
" tu vuoi morire? Dov'è la ragazza?"
" lei non è qui, non mi importa se il vostro nuovo figlio governerà gli auguro questa fortuna, ma io voglio Light e voglio un mio posto dove non vengo più  trattato come un diverso, tu dovresti saperlo, perché in parte è anche per questo che tene sei andato dal paradiso e ai creato gl'inferi se mi cerchi sono nello spazio nel mio mondo." Lui non dice più nulla mi si avvicina pacatamente e sinceramente mi incute terrore ma non ritornerò sui miei passi. Lucifero mi poggia una mano sulla spalla poi mi stringe al suo petto dicendomi che sono suo foglio e che ora è fiero di me. Grazie alla sua approvazione anche io me ne vado nella mia nuova casa con il cuore un po più leggero.
Qui trovo Alex con Light che litigano e lei lo accusa di non so cosa, mi avvicino cautamente e ora lei se la prende con me, io la lascio fare in fondo la capisco. " Light hai finito, ho avuto il permesso da Lucifero, possiamo stare qui quanto vuoi nessuno verrà mai a cercarti."
"Ti odio io non volevo lasciare la terra, trova una soluzione, ti sei montato la testa?" Dice con tutto il fiato che hai nel corpo ora è Alex a farla svenire hahaha. Certo non è corretto ma è talmente chiassosa che come si fa altrimenti? "Alex senti quando avremmo terminato questa costruzione?" Lui mi aggiorna che nel giro di poche ore saremmo completamente operativi, nel senso che ho programmato che qui ci fosse un'atmosfera come quella terrena altrimenti Light sarebbe già morta ma per ora è solo un'enorme piattaforma e così non è proprio confortevole come casa quindi con l'aiuto di Alex e di qualche altro amico stiamo ricreando un luogo che conosciamo bene ovvero il boschetto e la cascata sulla terra e una specie di casa il tutto racchiuso in una sfera o meglio gli umani se mai dovessero vederci penserebbero che siamo un'altro pianeta e in effetti è quello che ho avuto inmente di creare. Possiamo dire che per metà è simile alla terra grazie anche alla presenza di una grande stella ma a spiegare sarebbe troppo lungo tutta questione di matematica, fisica e chimica poi l'altra metà e totalmente metallica e vetro è pare più una costruzione artificiale fatta a grossissimi archi di metallo e altri materiali ed è lì che ho situato la mia casa. Non sono di certo Dio che ha creato tutto in sette giorni e non l'ho creato ma un po è copiato dal pianeta terra, il risultato è soddisfacente potrebbe ospitare tutta la popolazione terrestre quella celeste e quella dei inferi ma al momento conta sui 5 abitanti tutte le varietà di vegetali presenti nel mondo e molti  insetti. Mancano gli animali e sarà possiamo dire completata. Ho deciso di dargli un nome ma non so proprio quale, al inizio la volevo chiamare arca come quella di Noè ma direi che è un po più grande, Pandora mi piace come in quel film dei umani Avatar ma la storia di Pandora è alquanto triste e chiamare così questo pianeta non mi pare molto pomettente. -Hope! si credo che lo chiamerò speranza.- Ora che ci penso ho lasciato Light rinchiusa in una stanza o mio Dio! a quest'ora mi ucciderà. Inffatti lei sta gridando di farla uscire. Bhe si effettivamente sono passati un paio di giorni e sono stato super occupato con questo posto ho dato precise istruzioni a un demone che si è unito a noi. Per la verità sono in molti ad essersi uniti a noi come Aureca e il ragazzo è molti angeli che si sentivano diversi perché innamorati di un demone e molti demoni che si sono innamorati di un angelo. Ora vicino qui e mi hanno dato una mano. "Light calmati ora ti apro." So che calma non ci starà per niente però... Apro la porta e lei schizza fuori come una gazzella impaurita, bene così ora mi toccherà cercarla. Faccio uscire le mie ali, perché così sarà molto più semplice, ma la ragazza è furba e non si fa vedere da nessuno. e che cazzo! è un ora che la cerco ma di lei non c'è traccia gli piace giocare? Io non ho tempo da perdere, e pensare che tutto questo é stato fatto anche per lei. Alla fine mi tocca pure diramare un annuncio per tutto il pianeta così quelli che hanno da fare dovranno pure badare a una ragazzina. Per fortuna riescono a trovarla e in fine la trovo pure io. "Light, smettila di comportarti come una bambina."
"Cosa sei? Mi hai sequestrata e ora cosa intendi fare con me?" "Senti ne parliamo a casa mia non puoi disturbare queste persone." Dico perché so quanto i demoni siano irascibili e non sopportino i rumori forti. Abbiamo un udito trenta volte più acuto di quello umano e ogni rumore è devastante per i nostri timpani. Lei abbassa la testa però decide di seguirmi unavolta fuori dall'abitazione dei due demoni me la carico in spalla e spicco un bazo per alzarmi in volo lei si di mena e stilla ma non so perché questo mi fa solo sorridere, ammetto che mi piace pure se non è giusto. In poco, topo poco tempo arriviamo al mio nuovo ufficio e la poggio per terra "lasciami andare via!" "Non posso!"
"Perché?"
"Perché ti faresti uccidere, e non posso permettere, che qualcuno ti faccia male."
"Cos'è questo posto?"
"L'ho chiamato Hope, è un pianeta."
"A cosa servirebbe?"
"Ti ho portato un po di terra qui, dato che tu non puoi tornare sulla terra."
"Tu sei pazzo e io non voglio stare qui."
"Almeno permettimi di Ridarti la memoria."
"Va bene." Dice in fine.
Allora poggio la mia mano sul suo collo e mi concentro sul simbolo della runa pronunciando mentalmente una formula imparata proprio per toglierla questa si riscalda e Light tenta di allontanarsi la io la tego ferma lei sviene e quando finalmente sento che il calore si stà dissipando tolgo la mano vedendo che la runa non c'è. Lei dopo poco si riprende confusa e svuotata di forze così la faccio sdraiare su un divanetto poi le vado a prendere qualcosa. Quando torno lei non c'è. -che cavolo ma possibile che me la perda sempre.- lascio il tutto su un tavolino ed esco per cercarla ma mi ritrovo difrinte un Alex parecchio preoccupato. "Alex che succede?" "Micheael e Lucifero ti vogliono parlare." -Che diavolo vorrano? Mi domando poi come sono arrivati qui poi mi rendo conto che dalla terra volando ci si arriva inparticolare se si è un Lucifero o un Michael e si ha dei portali di teletrasporto.
" ditemi in che vi posso essere utile?" A parlare è Michaele: " Kevin Light è stata scelta come principessa dei celi e tu come re dei inferi, non lo abbiamo scelto noi ma Leterno."

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