Capitolo XI

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Lei mangia in fretta io me la prendo con comodo, sono sempre stato un tipo comodo.
"Mi farai mai vedere quante creature ci sono su questo pianeta?"
"Forse" rispondo interrompendo cosi la conversazione ma le leggo in faccia che vorrebbe farmi altre domande oggi mi sento generoso, credo che sia grazie alla Dormita rigenerante.
"Dai dimmi cosa mi vuoi chiedere?"
"Già so che non mi dirai cosa sei ma almeno come ti chiami lo posso sapere?" Bhe forse si.
"Mi chiamo Kevin."
"È un bel nome, tu come hai saputo il mio?"
"Per uno che ha fatto tutto questo, scoprire il nome di una persona non è molto difficile."
"Bhe suppongo di si." Quando anche io ho finito di mangiare e ora di fare palestra, decide che pure lei vuole farla così gli procurò un personale Reiner e una tuta. Light dopo neppure un ora si è già stancata mentre io faccio bruciare un'altro robot, pare che più miglioro loro e più miglioro anche io, davvero impressionante. Bhe alla fine mi ritrovo a pensare che possiamo fare per passare il tempo e non so perchè la voglio un po far divertire anche a lei. Poi mi viene un idea. "Che ne pensi di andati a scegliere i vestiti che vuoi nel tuo armadio?"
" Ok" Ah ora è  lei che non mi da soddisfazione, speravo che gli piacesse come a tutte le donne. Bhe gli effetti cambiano quando si ritrova difronte un magazzino intero di ogni sorta di vestito, gli spiego che ho i migliori sarti dell'universo a confezionare quello che voglio è  lei mi chiede di conoscerli. " No, sono molto riservati e dato il loro lavoro, si trovano bene qui proprio per la protezione che offro." "Quindi non sono qui perchè li hai rapiti e costretti a lavorare, ma perché gli piace?"
"Eh si, è poi sinceramente costringerli non darebbe gli stessi risultati."
"È sono d'accordo sul fatto che collezioni creature persone ecc..."
"Molte delle (persone) qui stanno qui perchè vogliono."
"Oh!" Dice lei. Non si direbbe ma sono molto convincente in genere. "In effetti sei un carceriere particolare, direi unico nel suo genere."
"Bhe se sono cose che colleziono le tengo bene non voglio che mi si rovinino." Lei non fa una piega, poi una volta riempiti parecchi sacchetti torniamo in dietro.
"Ma perchè non si vede mai nessuno in giro se non qualche automa?" "perchè non voglio."
"Ma come fanno tutti?"
"Semplice, hanno i loro spazi, come pure tu dopo oggi."
"Vorreisti dire che dopo oggi non potrò più uscire dalla tua stanza?"
"Eh già!" Sembra davvero distrutta purtroppo per lei io sono così, lo faccio anche per lei, non può andarsene in giro per Hope dove non sa neppure cosa ci sia, io poi come la ritrovo. "Perché non posso?"
"Perché é pericoloso, e io tengo alle mie cose, non le lascio andare in giro come gli pare, no, no! Non esiste propio. " " non sono un oggetto ma un essere vivente."
" anche i cani, cavalli, pecore ecc sono esseri viventi ma li tenete sempre in casa come se fossero oggetti di vostra propietà, ora che differenza fa se tengo te come un cane? Considerando che sono anche piu inteligente di te, sono capace di fare un sacco di cose che tu non puoi, ho quindi il diritto di tenerti per me, essendo in più un essere intelligente ho deciso che non ti voglio trattare male, ti addomesticherò come con i cuccioli." " Non va molto bene, il tuo modi raggionare. Puo sembra giusto ma se sei superiore dovresti saperlo che é ingiusto." "Bhe non ti devi procurare di questo, sono io che ci penso e se è giusto o sbagliato lo so io. Tu non ti devi preoccupare di nulla."
"Bhe io lo faccio perché sono un essere pensante."
"Libera di farlo e dirmelo, ma decido io per te ok?" È questo quello che voglio, spero che con il tempo si calmi e mi lasci decidere a me come per tutte le creature su questo pianeta, altrimenti si farà del male."non voglio, ma tu mi costringi."
"È quello che devo fare, tu devi imparare a comportarti nel modo giusto per questo mondo dove sono io a decidere." Lei si ferma e si siede a terra per poco penso che sta svendo,  poi mi rendo conto che stà semplicemente cedendo, la calma che ha dimostrata fin ora deve costargli molto, e ora sta piangendo silenziosamente. Io la sollevo delicatamente prendendola in braccio e la porto in camera dove le tolgo le manette e l'adagio sul enorme letto. Lei non smette di piangere, decido così di intervenire, non mi piace quando piange, mi fa sentire in colpa. Mi metto accanto a lei e usando la mia parte angelica la faccio addormentare dolcemente, purtroppo nel sonno continua ad agitarsi e piangere. Questo in genere non mi disturba è normale che abbia bisogno di afogarsi, oggi è stato molto stressante per lei ma mi dispiace. Tanto ché decido di restargli accanto e accarezzarla per farla calmare un po. Quando finalmente la sento rilassarsi, non me la sento di lasciarla sola, non sarei neppure un bravo padrone, lei ora ha un grande problema interiore e bisogna che io l'aiuti... così mi faccio portare il lavoro in camera così sarò presente quando si sveglierà.
Light si agitata altre volte nel sonno ma nulla di che in fine sul tardi mi tocca svegliarla per cenare. "Hei Light! Svegliati è ora di cena"
"Non voglio cenare, non voglio restare rinchiusa qui dentro tutti i giorni per il resto della mia vita." Risponde con un tono lamentoso e molto infantile.
"Dai su alzati, tranquilla non ti sentirai più di tanto in gabbia, non lo pernetterò, ne risentirti,  mentalmente e fisicamente."
"Si ma a me piaceva la mia libertà,  per un animale nato in cattività, il problema non esiste, per me invece è diverso."
"La tua gabbia c'è  sempre stata la terra solo non tene sei mai resa conto perchè ci sei nata, e come cambiare casa, tutta questione di punti di vista. Ti ci abbituerai, a detta di tutti sono un buon padrone di casa, se senti che qualcosa non va la risolviamo piano piano, lo spazio non è un problema."  In fine si alza anche se continua a borbottare che non gli sta bene così, io invece cerco di tranquillizzarla  dicendogli che starà bene. Dopo cena mi assicuro che stia bene, pi mi viene in mente che mi sono dimenticato le basi, -da quando è qua mi dimentico  tutte le visite mediche che deve fare? Come mi aspettavo a lei non piace molto l'idea, ma del resto me lo aspettavo, quando mai ho sperato che Gli andasse bene? non ha altre scelte perciò... in più dato tutto lo stress che le ho fatto sopportare, fargli fare una visita in laboratorio non mi sembra il caso. Oggi sarò io personalmente ad occuparmene in modo che non se ne accorga neanche di aver passato tutti i test necessari. Quando ho finito e ie lo comunico ne rimane sorpresa. "Visto abbiamo fatto, se stai tranquilla e pensi ad altro non ti accorgi neanche di quello che devo fare io e tutto ti sembra più normale." Light mette il broncio perché non vuole darmela vinta, ma dentro di sé sa che ho ragione ed è proprio per questo che ora mi guarda in cagnesco,  è Testarda come poche. Purtroppo per lei più le cose sono complicate e più mi piacciono.
 

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