Capitolo XV

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Regna un'apparente calma al mio risveglio, la ragazza è ancora accanto a me addormentata. So che quando si sveglierà sarà dura da gestire, e sicuramente sarà insaprita dal fatto che si trova nella mia camera con me, forse è meglio se mentre le do il tempo di svegliarsi mi faccio una doccia. Dopo poco sento un singhiozzo debbole si sarà svegliata. So che non è molto corretto da parte mia ma sono per metà angelo e metà demone e detesto veder piangere qualcuno, quindi decido di usare il potere di calmare le persone che mi sono vicine per dargli un po di soglievo e farla ragionare su quello che succede. Appena temino la doccia mi affretto a tornare da lei per vedere come sta, se non gli è successo nulla l'altro giorno per la rabbia non ho nemmeno controllato.
Eccola li difronte a me con uno sguardo spaventato e vigile pronto a scappare, "Buongiorno, scusa se ti ho spaventata ieri."
Lei continua a fissarmi interdetta fosse a causa del potere di rilassamento, comunque non dice nulla fosse si aspetta che chieda io.
"Che è sucesso?"
Ecco che di colpo si inrigidisce e stringe le ginocchia al petto per chiudersi a riccio. Deve essere proprio come ho immaginato.
" Light cos'è successo ieri sera?" Chiedo cauto non so bene come iniziare, per farla calmare un po, lei trema, è evidente che solo il ricordo la inpautisca parecchio.
"Cosa sono quelle creature la fuori, non le avevo mai viste!"
Dice con lo sguardo altrove perso nel vuoto.
"quelli sono demoni o angeli, ma credo tu ti riferisca ai demoni."
"Perchè quelli sono liberi?"
Se sapesse che sono come loro penso che si taglierebbe le vene pur di non vedermi mai più."
"Perché questo è anche il loro pianeta, nella magior parte del tempo abitano sulla superficie di questo pianeta in piccole case fluttuanti, non vengono mai a terra se non in quel preciso giorno, questo posto diventa visibile anche dalla terra ed è preferibile che gli esseri umani non vengano a curiosare qui."
"Si ma non capisco perché sono qui e sono così numerosi, hai detto che lo hai creato tu questo posto ed è tuo."
"Inffatti questo è il mio pianeta ma che re sarei senza un popolo, certo non li ho scelti io come abitanti, sono quelli fuggiti sia dal paradiso che dai inferi, sono qui spesso perché cacciati spesso perché amanti e tra i due mondi un amore tra demone ed angelo non è possibile."
"Perché allora tieni in gabbia gli altri animali?"
"Quelle sono conquiste, e le gabbie sono più per la loro protezione che per altro, i demoni amano giocherellone con qualsiasi creatura è spesso arrivano a ucciderla, mentre gli angeli farebbero tutto il possibile per mandarli ai proprio pianeti di appartenenza e in questo mondo regnerebbe il caos più totale e un massacro orribile."
"Ma ieri loro si cibano di creature umane!" Dice singhiozzando e con le lacrime ai occhi, tento di avvicinarmi ma lei indietreggia inaudita. -Ok va bene sto qui basta che ti rilassi.
"Non erano umani quelli di cui si cibano, per lo più erano angeli e qualche demone, lo so è qualcosa di orribile un demone che mangia, ma non uccidono nessuno, e chi dona il proprio sangue è consenziente, non si nutrono di altro! Sono dannati a questo per l'eternità, la loro sete è insaziabile e può essere allevata solo da un angelo ma anche così sono creature che soffrono, e ancora di più che colui o colei che gli dona il sangue è la persona che amano."
"È orribile!" Sembra riferirsi più a se stessa che a me, povera piccola.
"Non dovevi uscire, c'è un motivo se te l'ho proibito."
"Potevi dirmelo!" Dice alzando un po la voce, senti da dove viene la predica. Devo aver indurito lo sguardo perché lei si tappa la bocca e cerca di nascondere il volto con le mani.
Accidenti quanto vorrei avvicinarmi a lei e togliergli le mani e abbracciarla per confortarla... Accidenti alla mia metà angelica. Comunque mi conviene tenerla d'occhio d'ora in poi.
"T..tu, cosa sei?" Dice inpaurita
"Non posso dirtelo, vorresti morire più tosto che starmi vicino." E questa volta sono io a provare paura, perchè è come se fossi stato messo al angolo senza via di scampo.
" devi dirmelo, non ti ho mai visto mangiare se non usacco di dolcetti eppure siamo stati sempre in sieme, poi al inproviso mi hai cacciata via, cosa ti avevo fatto?"
Accidenti, non voglio, non voglio parlarne non voglio digli che essere immondo ha difronte.
"No posso mi dispiace, già così non ho il massimo della tua fiducia ne tanto meno un po di rispetto."
"Accidenti, kevin delle volte sei unico, mi sembri un angelo e delle volte sembri il figlio del diavolo, sei sempre sicuro di te mentre ora sembri un leone ferito, ho paura di avvicinarmi per non farti andare in frantumi. Mi hai chiuso qui hai preteso che fossi tua amica e poi mi hai rifiutato quando ti sei stufato e ora che fai mi rinchiudi qui ti prego..."
Accidenti questa donna mi porterà nella tomba anche se sono immortale.
Mi avvicino ancora e questa volta sembra non avere paura così proseguo lentamente e mi siedo sul bordo del letto gli do le spalle e mi prendo la testa con le mani perché ho d'acero paura che potrei perderla da un momento al altro.
"Io non ti ho cacciata perché mi hai stufato, e anche se ammetto di averti tormentata io non volevo la tua amicizia ma la tua obbedienza. Eppure tu mi hai fatto desiderare qualcosa di diverso. Non riuscivo a resisterti questo mi ha messo paura, quando me ne sono accorto ho reagito in modo sbagliato, lo ammetto non avrei mai dovuto lasciarti sola, sei una creatura unica."
Mentre sto chino sento due manine prendermi le spalle e una testina poggiarsi sulla mia schiena.
"Perché hai così tanta paura, cosa sei misterioso essere."
Accidenti quanto insiste. Non mi muovo ho bisogno di questo semplice contatto, nulla mi da più conforto del sentirla vicino.
" Io non lo so!"
Confesso, quando capisco come la situazione d'improvviso si sia ribaltata, e quanto lei sia più brava di me a consolare, questo mi fa incupito ancora di più perché so di essere solo una maschera indegna della sua presenza. " Perché ti stai di nuovo allontanado da me" mi accorgo che si è nuovamente staccata così mi giro per guardarla in volto. Possibile che abbia capito cosa stavo pensando, sembra leggermi l'anima. "Non ti fidare mai di me Light stammi lontana, devi avere paura di me, sono il tuo peggior nemico, pensa a tutto quello che ti ho fatto, odiami pure."
Lei mi guarda di nuovo stranita,
"Che intendi, vuoi abbandonarmi di nuovo?"
"No, purtroppo non posso, ma sarebbe meglio per te"
"Perché dici così?"
"È la verità non ti ricordi che tu hai detto che sono orribile"
"No ho sempre pensato che tu fossi pazzo per la verità"
Sorride dolcemente, ecco che ritorna alla carica lei è ingrado di cambiarmi.
Non voglio più parlarne, non c'è la faccio più a lottare con lei la voglio solo abracciare, ed è quello che faccio. Umana, dolce, ingenua, avida di sapere, così forte e allo stesso tempo fragile come fai... si la mia dannazione. Delle volte ti vorrei mangiare con un demone che é quello che sono. Non puoi starmi così vicino senza aspettarti conseguenze, presto o tardi ho paura che il tuo peggior pericolo diventerò io che voglio salvarti da ogni male. E senza accorgermene un occhio mi sta lacrimando ed è di un blu intenso, accidenti. " Kevin che ha il tuo occhio? Nulla piccoli difetti di fabricazione" Cerco di vanificare i miei pensieri, accidenti come avrà fatto io che di sentimenti non riesco a provarne come diavolo è uscita questa lacrima.
" Su usciamo sa qui, devo parlare con delle persone e tu vieni con me, le tue cose dovrebbero essere al loro posto."
" con quelle creature di ieri?"
"Bhe la mia guardia del corpo è sicuramente una di loro, non avere paura non ti torcherà un solo capello, e ho da fare un'annuncio e ci devi essere anche tu, purtroppo ci saranno presenti tutti demoni e angeli di questo pianeta ma avremmo un po di tempo."
"Perché? "
"Perchè non voglio che nessuno ti faccia del male."
Lei non mi guarda pare abbia messo il broncio, non ostante l'età sembra sempre una bambina.
In breve chiamo Alex deve organizzare una grande festa e in poco tempo.
"Eccoti ho bisogno di un'altra guardi possibilmente un angelo per Light e voglio una festa, devo fare un'annuncio invita anche la mia famiglia e la parte angelica credo debbano essere presenti."
"Certamente mio re ma posso domandare perchè queste scelte?"
"Certo amico mio, Light è la cosa più preziosa che ho, ma non è mia come oggetto, lei però è più importante di tutto questo è anche di me stesso per questo voglio che tutti la rispettino e la proteggano, non posso sopportare che un episodio come ieri ricapiti, lei deve conoscere cosa siamo e spero che riesca a capire."
"Mio re lei è davvero troppo buono e non sene rende conto, comunque credo che la ragazza è più forte di quanto pensi."
"Lo spero amico mio."
"Conviene che prima però ne parli con lei."
"Certo. Te la voglio presentare, devi proteggerla anche da me se dovessi esagerare. Giurami che lo farai, come amico e con mia guardia."
"Tutto per lei mio Re."
"Smettila con tutte queste formalità, vieni non vedo l'ora che tu la conosca."
Stranamente questo mi rende felice voglio che faccia parte della mia vita.
"Light, lui è Alex il mio migliore amico e guardia del corpo."
"Light, sono onorato di conoscerla, mi perdoni per la brutalità dell'altra sera ma le circostanze non erano delle migliori." Lei lo scruta con diffidenza ma in fine si decide e gli va in contro gli prende la mano dicendo: "piacere di conoscerti Alex, è stata tutta colpa mia se ti sei trovato in una simile situazione ieri, non sei tu a doverti scusare ma credo di essere io a doverti delle scuse e anche dei ringraziamenti."
Accidenti che personcina intraprendente e temeraria. Conclude con un sorriso appena accennato.
"Concluse le presentazioni, Alex puoi andare a fare quello che ti ho chiesto, ricordati del pennuto, il migliore perfavore, poi il resto"
"Certo sire."
Si congeda il mio amico.
"Waw com'è rigido, il tuo amico."
"Questione di educazione e rispetto, poco fa mi hai paragonato a un leone io direi più un lupo solo che io sono il capo e in loro è innata l'obbedienza verso di me."
"Come siamo modesti!"
Continuiamo così per un po lei mi fa un sacco di domande spesso anche provocatorie e io gli rispondo a tono, e sembra che tutto sia tornato come prima poi d'impoviso mentre ci alleniamo si ferma.
" Cosa c'è già stanca?"
"No stiamo scherzando? Da quando ho scoperto la ginnastica, la adoro!"
-Waw che sorpresa, Bhe in effetti è migliorata tantissimo rispetto prima.
"Allora che c'è? "
"Tu sei un Demone?"
-Accidenti pensavo che il discorso fosse chiuso.
"Pensavo avresti rinunciato."
"È proprio il tuo volto il modo in cui ti comporti a impedirmi di rinunciare."
-Che diavolo vuole?
Ormai non posso più tornare indietro o la va o la spacca e in più sta sera dovrà essere al cospetto del mio popolo e dei miei genitori non posso nasconderle cosa sono.
"Giurami che non farai nulla di stupido che ti metta in pericolo."
"Se te lo giuro me lo dirai?"
"Se mantieni il giuramento te lo dirò!"
"Allora te lo giuro!"
Questo non mi rassicura molto ma devo fidarmi.
"stai facendo un patto con il diavolo"
La premonisco prima,
"Ebbene io sono figlio del Diavolo è di un' umana, un mezzo sangue per metà angelo e per metà demone."
Il suo volto sembra pura curiosità e sorpresa, stenta a credere a ciò che ha sentito, finché dopo un po di minuti si riprende. "Com'è possibile?"
"Perché il potrebbe di mio Padre è unico sia quando era angelo sia ora che è il Demone, però tra noi non corre Buon sangue i rapporti sono migliorati quando pochi anni fa io ho mostrato la mia metà demoniaca ma in complesso per tutti sono il bastardo. E questo lo fa star male è per questo che mi sono creato il mio posto ed è per questo che quelle persone la fuori mi hanno seguito."
"Incredibile, non posso crederci!"
"Credici perchè sta sera dovrai conoscere tutta la mia famiglia e dovrai stare difronte a molte persone"
"Perché è come?"
"Voglio che tu sia al sicuro e l'unico modo e che tutti ti conoscano così nessuno potrà toccarti, così anche se dovessi scappare di nuovo, nessuno oserà andare contro il volere del Re"
"Mi fai paura quando fai così! "
Non la capisco le fanno più paura i miei discorsi sul proteggerla che sul fatto che sono un mostro.
"Non riesco a capire che stai ignorando che sono un Demone o se stai per crollare sotto i miei occhi."
"Nessuna delle due, ammetto che sono un po spaventata e sorpresa, ma in fondo io so chi sei, ti conosco meglio di chiunque altro, quindi non ho paura di te,"
"Ti prego aspetta a dirlo, sta sera se voglio essere credibile dovrò mostrarmi per quello che sono."
"Tu non sei diverso d' adesso, bisbetico, con disturbi di personalità, ma in complesso una creatura perfetta."
"Senza dubbio sono il migliore, ma comunque sono ben diverso da come sono ora, mezzo a sopito in questo involucro di essere quasi umano."
"Non credo!"
-Deve sempre ribbattere, spero vivamente che questo non cambi mai. "Ed eccolo qui, l'ombra oscura che lo avvolge."
" Non è così ora sto molto meglio, te lo assicuro."
Lei mi guarda bubbiosa, così gli faccio un radioso rorriso più per convincere me che lei.
"Per te va bene allora per sta sera?"
"Credo di si se sono tutti come la tua guardia!"
"Lui sembra che ti piaccia!"
"Sembra simpatico e tu ti fidi."
"Mm solo simpatico?"
"Si!"
"Va bene."
"Geloso?"
"Scherzi vero? Guarda che lo so che tu sei cotta di me!"
Mi piace vederla ridere di gusto come ora, ma la verità è che davvero ho paura di prderla perché si innamori di qualcuno ecco perché forse non volevo dirle di tutto questo.

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