capitolo X

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Bhe ho un aquistato un vantaggio ora so come si chiama e non è poco. Mi basta guardare brevemente su internet per scoprire che ha studiato in un colleggio di Roma e per giunta e lo stesso che ho freguentato anche io, siamo stati nella stessa sezione. Non me la ricordo affatto ma lo trovo normale in quei anni la mia vita era una sorta di stato assopimento in cui neppure io mi rendo conto di quello che ho fatto e di come sono arrivato a tutto questo. -Bhe lo dicevo io che ho una memoria da paura- lei non mi ha riconosciuto, ma nemmeno ha avuto l'impressione di conoscermi altrimenti me ne sarei accorto. Comunque poi si è laureata come Architetto e ora lavora per conto suo in uno studio in centro dove l'ho incontrata. Niente male una vita normale senza anomalie. Svelato il mistero di Light. Certo se mi prendevo solo l'automa mi sarei risparmiato l'inconveniente di trovare una sistemazione alla mia nuova ospite, a questo punto direi prigioniera. Do nuovamente un'occhiata alla donna e noto che ha mangiato quello che ho assaggiato poco fa e questo un po mi fa ridere. Purtroppo essendo io per metà un angelo non sono capace di uccidere ma essendo anche mezzo demone posso ridurre in fin di vita chiunque. La cosa bella, in parte per me, è che lei non sa come non lo sa nessuno in questo mondo e tutti hanno una paura folle di me, pure se non posso ucciderli e piuttosto spesso arrivano loro a desiderare la morte e a suplicarmi di concedergliela ma io non ne sono capace e in questo sono ancora più malefico, almeno per loro, non saprei ma questo sembra piacermi moltissimo. Non divaghiamo oltre ora, rimanendo li ad osservare il visino di quella donna che deve avere la mia stessa età, solo con un po di segni in più del tempo, mi viene da pensare che forse è sposata o magari ha anche dei figli e anche se sono crudele in genere non mi piace separare le madri dai propri bambini. 
Su internet però  di questi dati c'è  meno di 0. Dire che è riservata, è  dire troppo e ai limiti della maniacalità, praticamente non ho nulla, tanto che mi tocca volare sulla terra nella sua abitazione per vedere se ha una famiglia,  cosa davvero strana è  che in effetti non ha né marito, ne bambini ne mai ne ha avuti. L'ho saputo dalla vicina di casa che pensava fossi un suo pretendente e che mi invitava a lasciar perdere perché tanto lei non ha sentimenti, in più ha aggiunto che é una ragazza tanto gentile a cui non dispiace mai fare compagnia ad altre persone, e anche a lei dispiace che non provi sentimenti per nessuno, allora ho domandato del bambino che porta sempre con sé, l'anziana signora mi ha risposto che è una diavoleria moderna,  come una statua è serve solo per fare la guardia. Dire che serve solo a quello è uno sfregio però, la signora mi ha saputo dire molto di più di quanto non sia riuscito a dirmi quel ammasso di materiali. Ringrazio la gentilissima signora e me ne ritorno su Hope.  dove mi aspetta Light, dopo le agghiaccianti rivelazioni la curiosità mi sale alle stelle, non ostante il caratteraccio della donna pare essere amata da tutto il vicinato e avere spesso dei spasimamti che però rifiuta facilmente e con questo ha ricevuto nel quartiere la nomina di apatica.
Non credo che lei non sia capace di provare sentimenti ma piuttosto è difficile che li dimostri, io sono così si può  benissimo dire che non ne provo ma ricordo che rarissime volte nella mia vita ho avuto voglia veramente di qualcosa e quello di fatto è una dimostrazione di un emozione, è grazie a quelle rare emozioni che ho creato questo posto. Rientrato mi faccio una doccia e siccome il tempo oggi sembra esser volato passo a vedere Light, che nuovamente non ha toccato nulla e così non va molto bene. Entro nella stanza anche un po arrabbiato, non mi piace lo spreco, in questo modo tutto viene usato al massimo. "Light devi mangiare, guarda non c'è  nulla di velenoso, non mi piacciono gli sprechi." In fine prendo un boccone di ogni cosa che gli è stata portata e mi sdraio come se nulla fosse sul mio letto, mentre lei si avvicina e si mette a mangiare, io faccio partire la musica è una delle più malinconiche ma rilassanti canzoni di beethoven ovvero Moonlight che personalmente adoro. Anche a lei non sembra dispiacere così mi rilasso a guardarla quando ha finito mi si parà di fronte con due occhi che mi puntano con disprezzo: "voglio andarmene a casa."
"No!" Rispondo semplicemente. Ritorno ad ascoltare la dolce melodia dopo un po lei ci ri prova.
"È sequestro di persona, tanto per avvisarti, e poi non capisco perché? "
"Perché non puoi andartene o perché ti ho portato qui?" Lei  mi guarda come prima, e sinceramente le dice bene che oggi mi senta di buon umore. "Entrambe le cose."
"Bhe la prima e perché ormai ti ho portato qui, e la seconda è perché mi piacevi, potrei dirti che volevo il tuo Umanoide, ma potevo benissimo prenderlo senza toccarti con un dito, perciò non ti mento,  mi sei piaciuta e ti ho portata qui."
"Apperzzo la sincerità e forse potrei pensare di non denunciarti se mi riporterai a casa, e il mio Drone te lo puoi tenere." Che carina che è! ma tuguarda cosa vado a  pensare. "Tranquilla, qui non può venire nessuno, e poi al momento non sei molto nella posizione di poter dettar'legge." Dico tranquillo, forse il mio ritrovato Buon umore dev'esser dovuto al fatto che mi ha ubbidito e ha mangiato tutto, in genere quando le persone fanno quello che voglio poi posso concedergli qualcosa. "Quindi che intenzioni hai con me?" "Ti piace questa stanza?" Domando lei mi guarda come se avessi detto chi sa cosa di assolutamente insensato. " Si direi che è una bella stanza." "Ok allora ho deciso, rimarrai qui nella mia stanza, mi toccherà condividere il letto ma non staremmo stretti è molto largo, e poi io di giorno sono troppo impegnato per stare in camera, quindi non mi serve ci puoi stare tu. L'alternativa è qualche casa sperduta chi sa dove, un po spoglia e senza qualcuno che assaggi i tuoi piatti, assolutamente molto più gustosi dei miei." La vedo per un attimo rabbrividire e mi domando se ha freddo o se è per quello che gli ho detto io. "Posso avere in beneficio del dubbio, vorrei mettere le distanze tra di noi ma purtroppo, senza qualcuno che assaggi i miei cibi mi sentirei un pesce fuori d'acqua." Mi piace che abbia senso dell'umorismo e che a differenza di qualunque altra donna su questo pianeta non stia ai miei piedi bensì si considera alla pari. Quasi non mi accorgo di aver cambiato canzone con il pensiero ora risuona una canzone che il nome è tutto un concerto ma la bellezza dell'orchestra che suona, con un tono più gioioso e di speranza oserei dire mi si addice. Per fortuna lei non si è resa conto di come sia cambiata la musica. "È vada per il dubbio, ma devo sapere se almeno per sta notte vuoi restare qui a dormire, perché ho un po di sonno." Le dico. Light fa una smorfia e in fine mi dice che dormirà qui ma che vuole che io dorma sul divano, comunque non lo farò mai. E poi non ho voglia di farle nulla potrei averne quante me ne pare, lei sarà pure bella ma non è la bellezza in persona, non mi vuole pazienza, Si può considerare una rarità nel universo, non per vantarmi ma sono pur sempre un figlio di Lucifero.
Bene faccio scomparire le chiavi della stanza e mi metto a dormire tranquillo. Dopo un po sento: " hei, non ti dovresti cambiare?" Oh che premura, con la voce impastata dal sonno e le palpebre pesanti le faccio un verso che più che sembrare un assenso, pare un un verso grottesco. Di mala voglia mi tocca alzare, prendere un pigiama per dormire e vengo pure cacciato in bagno per cambiarmi, tanto che quasi quasi sono io a voler cambiare camera. Poi mi viene in mente che lei pure deve vestirsi attivo l'unità robotica a cui l'ho affidata e dopo diverse contrattazioni riguardo la taglia riesco a ottenerla immobilizzandola e leggendola con la forza. Questa in pochi minuti ritorna con quello che gli ho chiesto. "Sono per te, domani ti metterò un armadio per te e dei vestiti." Dico lei li prende e corre in bagno a cambiarsi. Quando torna mi rendo conto di quanto sia carina, con una camicetta nera di seta e dei pantaloncini, per essere solo un umana mi sta facendo venire delle voglie pazzesche.
Poi mi rimettiamo a letto non so perchè il mio crevello si mette a stilare una lista di cose da fare per lei domani, e di modifiche alla mia stanza ecc. In fine mi addormento purtroppo però dei rumori mi fanno svegliare, e lei che sta cercando le chiavi. "Tranquilla non le troverai, vieni a dormire dai." Le dico con la voce rocca per il sonno. Lei si lamenta un po ma poi si poggia sul margine del letto io con un braccio la avvolgo e la avvicino a me, non sono abituato con questo genere di cose però con lei mi viene naturale. Light si dimena un po perché vuole liberarsi ma vadendo che non riesce a muovermi nemmeno di un millimetro cede abbandonandosi al mio abbraccio, se non voleva le conveniva stare buona e dormire. La mattina quando mi sveglio lei è accoccolata contro il mio petto e il suo respiro è pesante per il sonno, mi rendo conto che deve aver freddo. Io dormo sempre senza coperte perchè non soffro ne il caldo ne il freddo. Comincio a riscaldare un po la mia pelle e lei si rilassa visibilmente assumendo un'espressione cosi tenera, mi viene voglia di baciarla, ma resto a guardarla per ore poi comincia a svegliarsi stropicciandosi gli occhi, credo che ancora non si renda conto di dove si trova quando si stiracchia proprio difronte a me non resisto piu le tocco dolcemente i fianchi salendo lentamente sulla sua pelle morbida e velutata i miei pensieri vagano e dal cupo vanno all euforia, mi domando se e mai stata toccata così, se mai qualquno l'ha baciata, ovviamente si è talmente bella. Questa si inrigidisce e mi riporta alla realtà tiene ancosa le mani sollevate ma mi guarda incerta su tutto penso. "Mmm sei morbisiddima, mi dispiace non poterti coccolare oltre." Mi lascio sfuggire, lei tanta di allontanarsi ma io la blocco non voglio che si allontani. "Ferma dai, non ti farò nulla, prometto, non ti farò mai del male, ne nient'altro che tu non voglia." Tento di rassicurarla anche se lei non pare rassicurarsi, la situazione attuale mi fa gonfiare d'orgoglio perché veramente il mio auto controllo è al massimo, sono ancora qui a tenerla tra le mie braccia senza avergli fatto nulla il che è molto piu che strano. Dopo un abbonte manciata di minuti anche lei sembra convincersi un po che ora non le farò nulla perciò si distende nuovamemte sul letto. "Hai avuto freddo sta notte?" Le chiedo perché voglio capire come risolvere. "Un po, ma non so bene quando un calore mi ha invasa e sono caduta in un sonno profondissimo." Oh cosi va bene sta cominciando a comunicare. " io dormo sempre senza coperte ma tranquilla ne farò portare un paio per te, regolati tu io non saprei." Lei fa solo un cenno. Gurado l'ora ed è tardissimo. È praticamente mezzo giorno!. "Senti Light è  tardi, pranziamo e poi ti faccio fare un giro. Nel fra tempo qui qualcuno sistemerà  le tue cose."
"È così quindi mi fai trasferire nella tua stanza?" "Eh già, non montarti la testa e non lamentarti dopo." Lei fa solo cenno con il capo e mi ricorda che le ho dato il beneficio del dubbio. Mi domando perchè mai gli ho permesso una cosa del genere. Fatto stà  che dopo colazione barra pranzo mi tocca ammanetarla al mio polso per poter far qualcosa, come prima tappa la sala controllo del pianeta dove vedo se ci sono anomalie e oggi magicamente non ve ne sono poi lei insiste per vedere la sua unità e finisco per acconsentrie, dopo di che la porto nel mio porto preferito che le e molto famigliare ma non capisce dove lo ha visto e pensare che io lo so e mi domando quanto il mondo possa essere piccolo. Bhe lei vuole passare il pomeriggio li, io ne approffitto per fare delle modifiche ai miei nuovi proggetti. Il tempo passa in fretta in sua compagnia. "Tutto questo è tuo?"
"Assolutamente si, probabilmente non ti sei nemmeno resa conto di quanto sia grande, questo posto."
"Moltissimo, ma inneffetti non riesco a capirlo."
"È il doppio della terra."
"Cosa non e possibile, vuoi dirmi che questo è un pianeta intero ed é tuo?"
"Si e per dirla tutta l'ho costruito io, ho preso spunto dalla terra ma il vero genio è dove abito ovvero i posti che abbiamo visto prima."
"Mio Dio ma tu chi sei? Ecco perché eri così sicuro che qui nessuno mi avrebbe cercata. Il perffetto serial killer!" Mi fa ridere "no quale serial killer io non uccido nessuno, mai fatto e mai lo farò." "Quindi non sono qui solo per farti divertire e poi mi ucciderai, come con tutte quelle che hai fatto prima?" Ah! Questa è bella tutta questa fatica per uccidere qualcuno no mai. "No mai! se vuoi la nuda è cruda verità, che forse ti piacerà meno del serial Killer, accomodati, non te lo consiglio però."
"Sempre la verità mio carceriere."
"Come preferisci..." faccio spallucce e dico: "colleziono ogni tipo di rarità, ogni cosa unica al mondo, come creature... hai presente l'arca di Noè ecco io ho più o meno quello."
"Oh!" Dice lei, con questo penso di averla totalmente persa. Restiamo ancora in silenzio per un po poi decido di rompere il silenzio. "Hai fame?"
"Non molto! Cosa avrei io di raro?"
Vuole davvero saperlo? Non so se sia in caso di dirglielo.
"Per la verità non ne ho la minima idea, gli umani come creature già ne ho una coppia, ma tu semplicemente mi piacevi."
"Perché dici umani, tu non lo sei?"
"Troppe domande, hai un sacco di tempo da trascorrere qui. Dai vieni facciamo merenda, poi io ho un paio di ore di palestra."  Lei mi guarda sorpresa vedo che non le è piaciuto l'idea di lasciar perdere l'argomento, è stata così brava fino ad ora, ha persino saputo un sacco di cose in piu su dove si trova, non le basta la curiosità può far male.

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