VI capitolo

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I giorni si susseguono, passano mesi e ultimamente ho passato il mio tempo qui, In questo appartamento di periferia, lontano dal cielo e dalla terra, ho dato vita a tutto ciò che mi è passato per la mente o quasi. questa mattina mi sono alzato e la prima cosa che ho visto è stato un uccellino nella mia stanza che beccava un mozzicone di pizza del giorno prima, i resti di una serata al insegna del culto del futile, di tutto ciò che può farti perdere la testa, io che la testa e il controllo non lo volevo più perdere. per la prima volta mi domando cosa sono. Ho saputo della nascita di un nuovo erede al trono, LightNuoir strano nome una combinazione tra luce e ombra Lucifero sostiene che lui è quello giusto a regnare, a me però non importa più nulla di nulla. Solo mia madre combatté per me e io la prego inutilmente di smetterla. Sono venuti da me molti per convincermi a scegliere la via migliore, anche Alex ma tutto è stato vano. predo un autobus e vago senza meta. Di Light non ho più avuto notizie ne l'ho più rivista da quando ho lasciato l'istituto. Stranamente Vedo un altro passero accanto a me pare che queste creature non ostante l'istinto gli dica che sono pericoloso abbiano deciso di seguirmi, forse anche loro vedono quanto in realtà sia debbole. Ad un certo una ragazza si avvicina al passero e gli dice: "ciao piccolino come ti chiami io sono Aureca." gli tende una mano con alcune briciole e lui ci vola sopra per beccare dal suo palmo. Accanto un ragazzo dai occhi verdi, la scruta e la incita a tornare accanto a lui, pare essere molto attratto dalla ragazza ma anche intenzionato a proteggerla a costo della vita a stargli accanto, pare abbia una missione. Così penso bene al nome della ragazza Aureca nome antichissimo la lacrimosa l'unica che con le sue lacrime può decidere le sorti di un mondo perduto quello di Atlantide.
"Areca vero? nome davvero speciale, pensavo fosse dimenticato!"
"Già, fonte solo di disgrazie per l'intero mondo."
"Io non credo! tu hai una storia e questa ha sempre un lieto fin. In genere la fine di un mondo è la nascita di un' altro, buona fortuna."
Il ragazzo mi si avvicina e mi chiede chi sono forse per l'allarme interno che raramente umani hanno, noto però che lui di umano ha ben poco, è così la terra è piena di creature che hanno da compiere la loro missione. È proprio vero che di alcuni il nome dice tutto è il destino colpisce sempre qualora c'è ne sia il bisogno. "Tranquillo ragazzo la tua sorte è di stargli accanto, mentre per me la sorte vuole solo la solitudine. "
Detto questo mi alzo e faccio per scendere dal mezzo, mentre i due decidono di seguirmi, e proprio il ragazzo si rivolge a me dicendomi: " tu sei solo un ragazzo, ma sei più intelligente di me e conosci ciò che noi ignoriamo, permettici di seguiti perché potresti essere la nostra salvezza, e noi la tua, il destino è stato gentile a farci incontrare."
"Non dire strozzate ragazzo, io sono solo un principe della menzogna, e tu un mezzo angelo, io dovrei portare luce e purezza, ma in realtà ho portato solo distruzione."
"Noi invece che secondo tutti porteremmo la fine del mondo. dovrei rinunciare alla vita? "
"Il mio è un diritto alla vita e anche il suo e finché ci è dato vivere noi lo faremo con dignità." In effetti credo abbiano ragione questi ragazzi ma non ho alcuna voglia di vivere.
Poi il ragazzo interviene nuovamente dicendo:" cosa ti ha ridotto così?" so bene a loro posso dirlo, ma cosa mi ha ridotto così?
"Da quando una persona mi ha fatto capire che lei ha tutto e io che a tutti sembra abbia tutto in realtà manca la cosa più importante. Ma non potrò mai averla"
"Cosa ti manca, sei intelligente, di bellissimo aspetto, probabilmente la cosa più bella al modo, salute e forza sono con te cos'è che ti da pena? "
"Questo sapere tutto e l'incapacità di meravigliarmi, senza più riuscire a vedere il bello la mia vita è più vuota di un buco nero, mi mancano i sentimenti."
"Allora andiamoli a cercare."
Ormai siamo scesi, hanno deciso di venire con me di cercare i miei sentimenti e io non capisco come pensano di fare e già so che questi (i sentimenti) fuggono da me.
Cammino senza meta con lo sguardo perso nel vuoto, probabilmente mi investono ma quasi non mene sono reso conto, se non per la presenza di Aureca che si meravigliava di come ho distrutto un auto lasciandoci quasi a stampo la mia figura.
"Hei fai attenzione!"
"Mhm" le rispondo semplicemente, continuo così a camminare urtando qua e la qualsiasi cosa mi capiti in torno. La ragazza dopo svariati tentativi di farmi prestare più attenzione, finisce col rinunciarci, comincia così il ragazzo che delle volte, mi sa sui nervi, ha un atteggiamento da angioletto che vorrei proprio che si strozzasse e morisse.
Ad un certo punto, urto contro qualcos'altro più morbido e finisco col buttarlo a terra, in quel istante mi sveglio, e dopo vari momenti in cui avevo immaginato di poter morire, e come togliermi la vita, vedo lei che è una luce hai miei occhi.
Lei si alza e mi dice: " figurati non fa niente per avermi travolto come un bisonte, tanto mi hai aiutato ad alzarmi, tranquillo!"
Ma io sono troppo scioccato per reagire, lei lentamente alza il viso verso di me, per l'evidente differenza di altezza. In fine si blocca sul mio viso come se avesse visto un fantasma.
"Oh che sorpresa, nasconditi presto!"
"Cosa! perché?"
"Perché lo dico io"
Vengo strattonato e finisco dietro un cespuglio mi sento quasi uno scemo ad essere li ma anche stranamente contento.
"Kevin che ci fai qui? perché non vieni più a scuola, che diamine, mi sono sentita in colpa per tutto questo temo e ora comparì qui così!"
"Frena aspetta, e che ci fai tu qui Light?"
"Siamo in campo scuola genio, sai è normale che non sai nulla, perché non vieni mai, pensavo fossi morto, mi aspettavo il tuo nome ai telegiornali, invece ora ti trovo qui con quei due a spassartela, pensavo seriamente quel giorno di averti ferito."
"Quindi eri in pensiero per me?"
"Si certo, che dici sei sparito dopo quella volta"
"Light?!!! Dove sei ?"
"Eccomi, Manu arrivo, dammi un attimo, ti prego torna a scuola, non perdere stupidamente l'anno"
"Tornò se mi prometti di darmi una possibilità, di spiegarti."
"Puoi dirmi tutto quando torni, ora vado mi aspettano."
Quando esco dal cespuglio mi ritrovo i volti dei miei accompagnatori a fissarmi intensamente, io mi girò e mi incammino veloce per arrivare nel piccolo appartamento, che mi fa da riparo .
"Hei aspetta, ora dove vai? È quella chi era?"
"Vado a casa, devo darmi una regolata, non avete sentito, ho una seconda opportunità!"
"È noi?"
"Voi venite con me, mi sarà utile qualcuno."
Giunto a casa con i miei amici mi metto a fare ordine in tutto il casino che c'è ho intenzione di dare una festa per i collegio a casa mia ovvero in questo palazzo che non ricordo come ho comprato. Così potrò rivederla e poi non so cosa succederà ma non mi importa molto. " hei Kevin cosa hai in mente di fare?" "Una festa, invierò tutto il collegio, lei sarà costretta a partecipare, e alla festa proverò a riconquistata. "

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