Capitolo 38

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Il mattino seguente aprii gli occhi ad un orario a me sconosciuto, avevo ancora la schiena appoggiata contro al petto del ragazzo sdraiato al mio fianco. Le nostre mani erano rimaste intrecciate tutta la notte e sentivo la punta del suo naso sfregare leggermente sulla mia scapola. Il suo respiro era ancora pesante, segno che stava ancora tranquillamente dormendo.
Provai ad alzarmi silenziosamente, ma non appena provai a tirarmi a sedere sentii un braccio bloccarmi.

-Resta qua con me, abbiamo tutto il giorno-

Nonostante la sua voce fosse ancora impastata dal sonno mi sembrò comunque bellissima e quando mi girai ad osservarlo notai i suoi occhi ancora chiusi. Le sue lunghe ciglia erano messe ancora più in risalto ed era decisamente una magnifica visione.

-Che ora è?- mi allungai stampandogli un bacio sulla guancia.

-Ora di dormire, amore è presto. Dormi ancora abbiamo fatto tardi e io ho sonno- si mosse appena prima di stringermi più forte a sè.

-Va bene, buonanotte-

Scossi la testa imbarazzata per la sua replica e provai a chiudere gli occhi di nuovo.
Pochi minuti dopo mi addormentai nuovamente e fui svegliata solo qualche ora più tardi o almeno credo. Sentii un leggero rumore dal piano di sotto e come avevo immaginato lo spazio al mio fianco era ormai vuoto.
Raccolsi i miei vestiti e mi rivestii per poi scendere le scale verso il piano inferiore.

-Zayn, cosa stai facendo?- mi sfregai gli occhi entrando in cucina.

-Buongiorno anche a te, dormito bene?- ignorò totalmente la mia domanda e chiuse l'anta del mobile che stava ispezionando in quel momento.

-Benissimo, tu?- continuai a sfregarmi gli occhi nel vano tentativo di svegliarmi.

-Anche, vieni qui. Volevo preparare la colazione, ma è quasi ora di pranzo- cosa? Avevo dormito così tanto?

-Da quanto sei sveglio?- mi avvicinai a lui osservandolo.

-Da non molto tempo, ti eri incollata a me. Sei adorabile quando dormi- mi abbracciò stringendomi incredibilmente forte.

-Sei comodo- replicai ricambiando l'abbraccio.

-E tu sei bellissima, ma non ti resto sempre addosso. Anche se lo vorrei- rise appena prima di premere le labbra sulla mia fronte.

-Io non mi lamenterei di sicuro-

Il treno per il nostro ritorno a casa era previsto nel primo pomeriggio, ma la mia voglia di partire era pari a zero. Avrei preferito restare lì con lui, tutti i nostri problemi sembravano essere lontani anni luci.
Niente scuola a cui pensare, esami e non mi era nemmeno passato per la testa il futuro viaggio di Zayn. Il pensiero del college in Irlanda non mi aveva nemmeno sfiorato, eravamo solo noi due e con il nostro ritorno a Londra sarebbe ricominciato tutto.

-Amber, sei pronta?-

-Sono pronta e calmo, abbiamo tutto il tempo del mondo- replicai varcando la soglia della porta d'ingresso.

-Devo riportarti a casa dopo il weekend al college, ricordatelo- lo sentii ridere prima di chiudere a chiave la porta.

-Giusto, me ne stavo dimenticando- sistemai il cappuccio della felpa, aveva iniziato a piovere e avremmo fatto la strada letteralmente di corsa.

-Dobbiamo inventare qualcosa di sensato- lo osservai infilare le chiavi in tasca per poi stringere la mia mano.

-Qualcosa inventeremo, no?-

-Ci conviene, ora sbrigati. Non ci tengo a riportarti a casa malata-

Tirai un sospiro di sollievo quando salimmo finalmente sul treno.
I nostri vestiti erano quasi completamente bagnati, i miei capelli da lisci erano diventati quasi completamente mossi e Zayn continuava a lamentarsi per il suo ciuffo smontato.

-Al posto di pensare ai capelli potresti abbracciarmi- risi osservando il ragazzo al mio fianco passare nuovamente una mano tra i capelli.

-Mi danno fastidio così- sbuffò leggermente prima di mettere un braccio intorno ai miei fianchi.

-A me piaci lo stesso, ti donano- tutto sembrava donargli, ma tralasciai quel dettaglio.

-Forse sei di parte, ma apprezzo la dolcezza- scossi la testa ascoltando la sua risata.

La pioggia sembrava non voler cessare e osservai le goccioline d'acqua lungo il finestrino, il ragazzo al mio fianco sembrava assorto nei propri pensieri.
Mi chiesi se quello sarebbe stato il nostro primo ed ultimo viaggio insieme, l'idea del college aveva di nuovo sfiorato la mia mente e bastò quel semplice pensiero per spingermi sull'orlo delle lacrime.
Sentii le sue dita solleticarmi appena il fianco e poco dopo le sue labbra si appoggiarono sulla mia guancia.

-Che succede? Stiamo solo tornando a casa non è poi così tragico-

-Lo so, non preoccuparti- cercai sorridere, un sorriso falso che non sembrò convincerlo.

-Ora mi dici che cosa succede? Hai gli occhi lucidi e non sei capace a mentirmi-

Sospirai leggermente prima di girarmi del tutto in sua direzione. Notai i suoi occhi scrutarmi in attesa di una risposta.
Mi sentii in colpa in quel momento, era stato tutto perfetto fino a quel preciso istante. Zayn era stato dolce nei miei confronti e dopo la notte precedente mi sembrava di essergli ancora più vicina. Forse era assurdo da dire, ma non mi sarei mai aspettata di arrivare a tal punto.

-Non devi prendertela, ti prego- mormorai appena, avevo seriamente paura di farlo arrabbiare.

-Tranquilla, ma ora parla-

-Questo potrebbe essere il nostro primo ed ultimo viaggio insieme, tu andrai in Irlanda ed è come se sentissi già la tua mancanza-

Reagì in modo totalmente opposto alle mie aspettative, scoppiò a ridere guardandomi con aria divertita e pensai fosse impazzito per un breve istante.
Era divertente ascoltare tutte le mie paranoie?

-Come devo fartelo capire?- spostò una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio e non smise di sorridermi nemmeno un secondo.

-Di cosa stai parlando?-

-Vedi Amber, tu sei sei insicura e credi che appena prenderò quello stupido aereo tra noi finirà. Potrebbero anche mandarmi dall'altra parte del mondo, ma continuerei a volere te al mio fianco-

-Non lo stai dicendo solo per consolarmi, vero?- lo vidi scuotere la testa sorridendo.

-Lo dico perchè lo penso e ora basta. Abbiamo ancora un po' di tempo per stare da soli-

Mi strinse più forte e appoggiai la testa contro al suo petto, eravamo ancora entrambi umidi a causa della pioggia. Riuscivo comunque a sentire il sui buon profumo, era dolce come il suo carattere e mi piaceva.

-Devi farmi una promessa- alzai lo sguardo e lo sorpresi già impegnato nel guardarmi con sguardo dolce.

-Tutto quello che vuoi-

-Dammi la mano- mi porse la mano con aria confusa.

-Ora facciamo la promessa come i bambini- spiegai riuscendo a farlo scoppiare a ridere.

-Con il mignolo? Davvero, Amber?-

-Davvero e devi promettere che questo nostro viaggio resterà un segreto, solo una cosa tra me e te-

Lo osservai fare un leggero cenno col capo e strinsi il suo dito al mio ridendo. Sembravamo davvero due bambini, ma almeno eravamo felici in quel momento.

Tornati a casa i miei genitori mi riempirono di domande riguardanti il college e risposi ad ognuna di esse. Cercai di essere il più convincente possibile e realizzai solo in quel momento di non avere idea di quale scusa avesse utilizzato Zayn con i propri genitori.
Lo avrei chiamato dopo cena e gli avrei posto tale domanda, ma pensare a lui riusciva a farmi sorridere subito.

Per la prima volta in assoluto pensai che sarebbe andato tutto bene tra noi due.

***
Salve gente. Non faccio un angolo autrice da secoli e quindi sarò breve, questa storia è quasi giunta al termine. Pochi capitoli e sarà finita, ho in programma una nuova storia e spero che qualcuno la seguirà.
Detto ciò, ciao ciao gente.

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