Chapter 12: Run.

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Allora non è Ross ad attaccare le persone.
Aveva detto che i Wolfsbane attaccavano solo se si sentivano minacciati.
Come fece con il ghermidore. Lo ha attaccato, solo perché stava facendo del male a me.
Non posso dire la verità a mio padre.
Ucciderebbe Ross e chiuderebbe me in un convento di suore di clausura.

Osservo la finestra, che si trova proprio di fronte a me.
Mi alzo dalla sedia, risistemandola sotto al tavolo.
Lentamente mi avvicino alla finestra e osservo il paesaggio fuori.
Dalla mia camera, al piano di sopra, si vede meglio.
Qui si vede il prato, tre metri più in basso, buona parte delle rocce che rialzano il borgo, il bosco e la montagna che si staglia qui di fronte.
È un paesaggio meraviglioso, quando nevica.
Tutto si tinge di bianco e l'aria si rinfresca.
Resto ferma a fissare un punto impreciso, davanti a me.
Respiro pesantemente.
Ho un groppo allo stomaco.
Ross tornerà domani. Lo uccideranno sicuramente.
Devo fermarlo.
Senza attendere, esco di casa, chiudendomi la porta alle spalle.
Inizio a correre per i vicoli, urtando anche delle persone.
Mi arrampico sulla staccionata del parco e la salto, atterrando un po' malamente, dal'altra parte.
Riprendo a correre.
Le porte della città sono aperte...
Mi guardo intorno.
Via libera.
Con uno scatto corro oltre le porte e mi avvio lungo il sentiero, nel fitto del bosco.

Il sentiero è largo, ma circondato da alberi.
Sento il cuore martellare nel petto, fino a farmi male. Sembra quasi che voglia uscire dalla mia cassa toracica.
Il sentiero inizia ad essere in salita.
Fantastico, non stavo affatto per sentirmi male.
Sento un rumore.
Mi blocco di colpo.
Aguzzo l'udito. Mi volto in tutte le direzioni.
Degli zoccoli. Sono zoccoli che battono forte contro il terreno.
Poi un rumore strano.
Come uno schiocco e un sibilo.
Delle grida.
Infine un ululato.
Vedo una figura lontana.
Inizio a corrergli dietro.
È Ross.
Devono avergli sbarrato la strada.
Continuo a corrergli dietro.
Okay, oggi muoio.
Io ed il mio maledettissimo cuore gentile.
Continuo a correre, abbandonando il sentiero.
Mi guardo alle spalle, quando sento i cavalli sempre più vicini.
Inciampo spesso nelle radici, presa dal panico.
Vedo delle rocce davanti a me.
Mi ritrovo in un piccolo campo, davanti ad una parete rocciosa. È alta circa sei metri.
È l'Altopiano dell'Orso. Ora ricordo. È fatto a conca, di una lunghezza di circa due kilometri.
Sono in trappola.
Quante probabilitàho di sopravvivere?
Circa il 20%.
Quante possibilità ho che mi trovino?
Il restante 80%.
No. Non posso farmi prendere.
Decido di fare l'unica cosa che mi resta fare.
Arrampicarmi.
Mi aggrappo a delle piccole sporgenze e cerco di raggiungere la cima.
Poggio i piedi nei massi, nei quali prima avevo le mani.
La roccia è fredda e per mia fortuna ruvida.
Se fosse stata liscia, sarebbe stato inutile salire.
Sento le punte accuminate conficcarsi nella mia pelle.
Mi mordo il labbro e continuo a salire.
Mi tiro su a fatica e mi allontano dalla conca.
Ora mi ritrovo in un'altra parte di bosco.
Potrebbe andare peggio?
Sì.
I Guardiani non hanno raggiunto l'Altopiano, ma devono avermi vista da lontano. Quindi troveranno un passaggio per arrivare qua.
Quando ho chiesto se poteva andare peggio, non era una sfida!
"Laura?"
Mi volto.
Poco lontano da me trovo un Ross sconvolto.
"Ross!"
Corro verso di lui e lo abbraccio.
Mi stringo contro di lui.
Mi circonda la vita con le braccia.
"Cosa fai qui?!"
"Ross devi andartene! Hanno trovato un uomo morto nel bosco e credono sia stato tu! Ti uccideranno!" Grido, spaventata.
"Andrà tutto bene." Sussurra più a se, che a me.
Resto contro il suo petto, finché non sentiamo un rumore lontano.
"Vieni." Mi afferra la mano e inizia a correre, nel fitto del bosco.
"Dove stiamo andando?!"
"A casa mia!"
Lui corre davanti a me, ma con un parte del busto piegata di lato, mentre stende il braccio verso di me.
Mi tiene la mano stretta, nella sua.
Io corro, seguendo i suoi passi.
Li sento affondare nelle foglie.
Continuiamo a correre per non so quanto.
Il bosco mi sembra tutto uguale.
È come se corressimo in circolo.

Gli alberi iniziano ad essere più alti.
Quasi tetri.
A molti mancano già tutte le foglie, mentre alti sono totalmente anneriti.
Ross inizia a rallentare, così faccio io.
Mi guardo intorno.
Avevo ragione.
Gli alberi sono tutti neri, con tronchi sottili o più spessi del normale.
Sul terreno c'è una nebbiolina leggera, che mi impedisce di vedere il suolo.
Mi avvicino a Ross e gli stringo il braccio, con la mano libera.
Lui se ne accorge e mi guarda.
"Dove siamo?" Domando, spaventata.
"Benvenuta nella Selva Oscura." Dice, con un sorriso ironico.
La Selva Oscura...
"Esiste veramente?!"
"Se noi ci stiamo camminando, evidentemente sì."
La leggenda della Selva Oscura, era come quella sulla Bestia, Ross.
Ai bambini veniva raccontato che se giocavano nel bosco e si perdevano, venivano attirati da dei poteri mistici nella Selva Oscura.
Molti uomini adulti hanno raccontato di esserci passati.
Hanno detto che ogni pianta qui era nera e il terreno non si vedeva.
Fra gli alberi si sentivano voci di donne, risate di bambini, strane luci arancioni o gialle fluttuare nell'aria e l'ululato di una creatura degli Inferi.
A quanto pare, le leggende di Altea, erano tutte vere.
"E perché noi ci stiamo passando?" Chiedo, stringendomi di più al braccio di Ross.
"Per raggiungere casa mia."
"Abiti qui?!" Esclamo, pentendomi di averlo seguito.
"Ma ti pare?" Ride. "Abito poco dopo la Selva Oscura. In un bosco comunissimo."
"Ma sono vere le leggende sulla Selva?"
"Ad Altea tendono sempre ad ingigantire le cose. Come su di me. Secondo loro ho orecchie e coda. Dovrei anche avere gli occhi rosso sangue." Sbuffa, divertito.
"La Selva Oscura non ha niente di strano."
"Non sembra." Ribatto, continuando ad osservare gli alberi.
"Le risate di bambini e le voci di donne, sono solo le allucinazioni di coloro che l'attraversano. È talmente silenziosa, che senti il sangue scorrerti in corpo. Questo ti porta ad avere allucinazioni uditive.
Molti di coloro che l'attraversano, sono viandanti, con a casa delle famiglie.
Il silenzio li porta a ricordare la loro famiglia. La voce della moglie e le risate dei figli.
Le luci gialle e arancioni che vedono, sono allucinazioni visive.
Può capitare benissimo." Spiega, serio.
"Perché gli alberi sono anneriti? E perché c'è nebbia nel terreno? E poi..."
"Sei molto curiosa, vedo."
Arrossisco.
"Hey, non c'è niente da imbarazzarsi." Mi da un dolce buffetto sulla guancia.
Alzo lo sguardo.
"Beh, la nebbia sul fondo è causata dall'acqua e dalle piccole sorgenti di lava vulcanica.
La Selva Oscura è piena di ruscelli e sorgenti di lava. Quando la lava arriva a contatto con l'acqua, sai che crea il vapore, no?" Annuisco. "Ecco. Così si crea la nebbia nel terreno."
Inizio a rilassarmi. "Quindi perché gli alberi sono così?"
"Un incendio. Tanti decenni fa la Selva Oscura era conosciuta come Selva Della Contea. Era un pezzo di bosco come gli altri.
Ma molti Wolfsbane abitavano qui.
Degli uomini diedero fuoco a questa parte, per uccidere tutte le 'Bestie' che abitavabo qui.
Gli alberi non bruciarono mai del tutto, ma il terreno si seccò.
È per quel motivo che non si è mai ripresa." Risponde, fissando il basso.
"Per questo non ci sono nemmeno animali. Oltre che essere anche loro spaventati, non potrebbero mangiare."
Lui annuisce.
Inizio a tranquillizzarmi.
Come ho detto prima, ad Altea ci sono molte leggende, a quanto pare vere, ma errate.

Restiamo in silenzio per un po'.
Gli alberi hanno ripreso colore e si vede il suolo, finalmente.
Ross alza la testa verso il cielo e dilata le narici.
"Che hai fatto?"
"Sento l'odore del forno di mia madre. Ha fatto i biscotti." Dice allegro e con un sorriso in volto.
Sembra un bambino.
"Riesci a sentirlo?!"
"Sì. Riesco ad identificare odori fino a... non so quanti kilometri, ma so che sono tanti."
Rido, alla sua risposta.
"Dai, muoviamoci. O i miei fratelli finiranno tutti i biscotti!" Inizia a correre ed io faccio fatica a stargli dietro, quasi.

"Rooooss! Rallenta!" In quel momento, lui frena di colpo. Io gli vado a sbattere contro.
"Perché ti sei fermato?"
"Eccoci arrivati a casa mia."
Seguo il suo sguardo e rimango a bocca aperta.

~Angolo autrice:

Yay :3 curiose di vedere casa di Ross? (Finisce che abita in una buca scavata nel terreno)
AHAHAHAHAH
Vi giuro, non ho problemi OuO

Comunque...
Se vi interessa, ho postato una nuova storia, intitolata ||Gravity||. Se siete interessati a leggerla, vi dico che è sequel di un sequel, quindi vi conviene prima leggere ||Paralyzed|| e poi ||Brighter|| :3

Grazie dell'attenzione, lamacorni (?)

Okay, forse ho problemi.

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Beauty & The Beast || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora